Passioni invisibili e senza tempo
Lavorare a documentari su argomenti molto discussi è sempre difficile, perchè bisogna trovare un taglio originale, un punto di vista diverso dal solito per affrontare il tema preso in esame. Anche raccontare l'omosessualità oggi non è cosa da poco, ma il regista francese Sebastien Lifshitz (già autore di Presque rien - Quasi niente) trova un mezzo originale per farlo. L'idea venne all'autore, amante di vecchie foto, guardando un vecchio scatto di una coppia di donne anziane; qualcosa in quell'immagine gli fece pensare che potesse trattarsi di due lesbiche e la stessa idea gli fu trasmessa da altre foto d'epoca di uomini e donne. Lifshitz iniziò a stupirsi della spontaneità del loro atteggiamento, in tempi molto più chiusi verso l'argomento rispetto ai nostri, ed a chiedersi che vita avessero vissuto. L'idea di realizzare un docomentario per farlo raccontare direttamente ai protagonisti fu la naturale conseguenza, un'idea che poco per volta si fece più articolata: perchè fermarsi al passato e non dare uno sguardo anche alle loro vite di oggi? Si mise così alla ricerca di uomini e donne omosessuali nati tra le due guerre, da intervistare per mettere insieme il suo documentario.
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Un progetto riuscito, quello di Lifshitz, che attraverso le testimonianze dei suoi intervistati riesce ad essere dolce e romantico, o stravagante e spontaneo, ma sempre molto profondo e completo nel raccontare, dai diversi punti di vista, le prime esperienze, i momenti più folli, le lotte o le fughe, fino ai resoconti degli anni della vecchiaia che i protagonisti stanno vivendo negli ultimi anni.
Movieplayer.it
3.0/5