È il film che dopo esser stato Palma d'Oro a Cannes 72, ha vinto ben 4 statuette agli Oscar 2020, tra cui quella per il miglior film e miglior regia. Pertanto un ritorno in grande stile di Parasite in homevideo, era da mettere in preventivo. Ma quella targata Eagle Pictures non è un'uscita fine a se stessa o ripetitiva, anzi il pluripremiato film di Bong Joon-ho viene proposto non solo in una, bensì in due versioni ancora inedite.
Slipcover, due dischi, 4K UHD, bianco e nero e una card numerata
Infatti Parasite è appena uscito con un bel cofanetto a due dischi con slipcover per la collana 4Kult: un disco presenta il film nello smagliante 4K UHD, insomma al top della qualità video (finora era uscito solo in HD), mentre l'altro è un blu-ray con l'attesissima versione in bianco e nero in HD, presentata in lingua originale con puntuali sottotitoli italiani. All'interno della bella confezione anche una card da collezione numerata.
Un 4K con immagini incantevoli e nitidezza straordinaria
Inseriamo prima il disco 4K e restiamo letteralmente incantati dalle immagini. Se già il blu-ray era di altissimo livello, qui c'è l'ulteriore step finale verso la perfezione, per un video che esalta la cura e la ricercatezza della messa in scena di un film visivamente molto ricercato. Il quadro è nitidissimo e il dettaglio ancora più granitico su incarnati e ambientazioni, sia quelle povere e sporche della casa dei Kim, sia quelle lussuose dell'elegante villa dei Park. Proprio nella casa dei ricchi, il senso di profondità di alcune sequenze è ulteriormente amplificato.
E poi c'è il vero balzo di qualità dato dall'HDR, che conferisce al film una nuova profondità e una precisione cromatica sbalorditiva. Sia negli esterni intensamente illuminati che negli interni caldi in condizioni di scarsa illuminazione, fino alle scene notturne più buie (splendide quelle sotto il diluvio), le immagini trovano una saturazione e un rigore sui colori esemplari, con tonalità brillanti e vigorose, nonchè sfumature ricche e precise su ogni tessuto di abbigliamento, oggetto domestico, opere d'arte. il tutto esaltato da un'impeccabile livello del nero. Anche il dosato equilibrio fra tonalità calde e fredde a seconda degli ambienti, funziona come ulteriore scarto stilistico fra i due piani sociali.
Un bianco e nero moderno e la sensazione della favola
Ed eccoci al blu-ray con la suggestiva versione in bianco e nero. Il regista Bong Joon-ho aveva già avvertito: "È stato interessante constatare come riproporre il film in bianco e nero serva a cambiare radicalmente l'esperienza della visione". E in effetti non possiamo che dar ragione al cineasta coreano, perché la sensazione che dà questa versione è quella della favola, dove le differenze delle abitazioni delle famiglie sono più accentuate e le interpretazione dei personaggi acquisiscono ulteriore intensità.
Infatti qui non parliamo di semplice desaturazione della pellicola, bensì di una rielaborazione sotto la supervisione del regista, perché il film, al contrario di altri esperimenti di questi anni, non è stato pensato così. Il risultato è un elegante bianco e nero molto moderno, che non assomiglia a quello dei vecchi film, perché oltre alla definizione che rimane eccellente, la sensazione digitale è intatta. Quanto all'aspetto tecnico, il quadro è impeccabile, il contrasto ben calibrato per mantenere profondità, definizione e chiarezza, anche se forse nelle aree più scure mancano alcune delle sfumature più sottili della versione a colori.
Audio folgorante (ora anche in originale), ma extra deludenti
C'è un passo avanti anche nell'audio. Nel senso che la traccia italiana in DTS HD Master Audio 5.1 si conferma straordinaria, ma per fortuna anche quella originale è presentata con questa codifica, mentre il blu-ray si fermava a un DTS HD 2.0. Le tracce sono eccezionali grazie a un mix ben curato nel quale i dialoghi spiccano per la pulizia e il timbro deciso, oltre che per l'estrema cura del loro spostamento anche quando vanno fuori scena, ma anche gli effetti hanno la loro parte contribuendo a una spazialità molto suggestiva.
L'asse posteriore è infatti incisivo nel sottolineare qualsiasi effetto o spostamento all'interno delle case, per poi esplodere con grande energia nel momento dell'acquazzone e dell'allagamento, nel quale lo spettatore è travolto davvero da ogni direzione. Ottime anche le "botte" del sub in occasione di qualche scena, sia per i colpi fra i protagonisti che per la colonna sonora. Resta poco convincente invece il reparto degli extra, dove oltre al trailer, troviamo solo breve making of di 5 minuti con interventi del regista, del direttore della fotografia e di parte del cast, nonché qualche immagine dal set.