Creatività, e poi colori, musica, moda. Ecco Pap Music - Animation for Fashion di Leikiè, lungometraggio animato che mischia vari linguaggi e varie inflessioni, avvalendosi delle voci di Rudy Zerbi e Luca Ward. Al centro del film, una casa di moda e il suo team, pronti a lanciare una nuova collezione. In mezzo, dinamiche lavorative, amicizie, contrasti e l'amore, quello tra Lui e Lei, rispettivamente direttore commerciale e stilista. Secondo la regista, "PAPmusic - Animation for Fashion invita il pubblico a riconoscere e valorizzare l'unicità di ogni individuo e la bellezza delle differenze".
E di Pap Music - Animation for Fashion ne abbiamo parlato sia con Leikiè (non solo regista, ma anche cantautrice e attrice) che con i due doppiatori d'eccezione, Rudy Zerbi e Luca Ward. Il primo punto? Proprio la creatività: "Essere creativi è difficile, ancora di più nel momento in cui vai a produrre un film così diverso da tutto, sapendo che i rischi sono elevati", ci dice Zerbi. "Io ho avuto la fortuna nella mia vita di cambiare tanti campi nel mondo dell'arte, dalla discografia alla radio, alla televisione. Il cinema l'ho sfiorato qualche volta, però il problema è comune. È anche vero che se uno dovesse fare, probabilmente, la percentuale di quelli che hanno tirato un sasso nello stagno e ce l'hanno fatto, la percentuale non è così bassa. Quindi io mi auguro che questi sassolini tirati in questo stagno enorme provochino un sussulto. Diciamo che andrebbe data voce anche a cose diverse, quindi aumentare l'offerta. Poi sarà la gente a scegliere se ha voglia di vedere sempre lo stesso film con gli stessi attori tutti gli anni o se invece ha voglia di sperimentare strade nuove".
Pap Music: la creatività come sfida
Sull'elemento della creatività riflette poi la regista: "La difficoltà vera è come vivere di creatività. È motivo per il quale personalmente ho dovuto crearmi altri lavori e poi cercare di produrre quello che creavo. Perché, fosse per me, io viverei totalmente nel mondo creativo, non di certo organizzativo, produttivo". Per Luca Ward è una questione di prospettiva: "La nostra storia lo dimostra, ci sono miliardi di esempi di creatività e di personaggi straordinari che da nulla poi sono diventati dei colossi industriali. Basti pensare a Ferrari, Lamborghini. Adesso parliamo solo di macchine, ma potrei citare la moda, come Valentino, Armani... insomma, sono tanti. Siamo pieni di persone creative, è solo che non le andiamo a cercare, oppure non ce ne accorgiamo quando le incrociamo. Oggi si vive troppo velocemente, tant'è che la velocità a volte uccide la creatività".
Leikiè, poi, ragiona sull'estetica di PAPmusic - Animation for Fashion: "Sicuramente è un gioco di grafiche, di trasformazione interna, partendo da un soggetto, cambiandola la forma. Ecco, così sono nate le nostre grafiche. Da un'idea, oppure da un'emozione, da una sofferenza che si trasforma in un disegno. Quel disegno prende altre forme e si trasforma in altri disegni".
L'epoca del Pop (sdoganato)
Fin dal titolo, l'ammiccamento è verso il pop. Quel genere, quell'inflessione che, negli anni, ha dovuto sbracciare per superare quello che Rudy Zerbi definisce "snobbismo". "C'è uno snobbismo intellettuale enorme nella musica, per cui una cosa che è popolare è di qualità inferiore rispetto a una cosa che invece è alta, o culturale. Lo dico sempre da anni: prima mi tiravano i sassi, adesso cominciano a darmi ragione, ma comunque sarà sempre complicato essere popolari tanto quanto essere, tra virgolette, culturali. Quindi mi dispiace deludere i paladini del radical chic, ma per me una meravigliosa canzone di Edoardo Vianello o dei Ricchi e Poveri vale tanto quanto Sakamoto e David Sylvian. Quindi, viva l'essere popolari".
"Grazie al cielo le cose siano un po' cambiate", prosegue Luca Ward. "Sono anche un po' cambiate perché forse sono anche venuti a mancare magari alcuni personaggi, di quella musica culturalmente elevata. Tra l'altro, cioè chi lo stabilisce che quella musica è culturalmente elevata? Chi? Da quale pulpito? Poi, alla fine, è la gente che sceglie. Per fortuna abbiamo ancora questo libertà". Il pop, ossia il credo assoluto di Leikiè, nell'estetica, nei colori, nella visione: "Quando scrivo una canzone, lo faccio perché in quel momento la sento dentro. Mi capita a volte di notte di sognarla. Per dire, non ci ragiono su. Parto dall'emozione".