Outlander: due amori, due epoche, mille avventure

Il pilot della nuova drama/scifi series prodotta da Ronald D. Moore e tratto dalla saga letteraria di Diana Gabaldon è ottimamente realizzato e vede assoluta protagonista la splendida e carismatica Caitriona Balfe.

Le highlands scozzesi, qualche mese dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. I Randall arrivano a Inverness per una seconda luna di miele, dopo che la guerra li ha tenuti separati per anni, lei infermiera al fronte, lui nell'intelligence. Questo viaggio nella Scozia segreta, sulle tracce di un antenato di Frank, nelle intenzioni di Claire e di suo marito, dovrebbe permettere loro di ritrovare tutta l'intimità e l'armonia di un matrimonio felice. In realtà per la donna questo viaggio si trasformerà in un'avventura inspiegabile, spaventosa e affascinante.

E' stato trasmesso da Starz il pilot di una nuova, promettente serie tra il dramma storico e la fantascienza tratta dalla popolare serie di romanzi di Diana Gabaldon: questo primo episodio, scritto dall'eminante showrunner Ronald D. Moore (Battlestar Galactica) e diretto da John Dahl, introduce l'eroina e il suo mondo con passo misurato, sapiente, placido, esaltando paesaggi incantevoli e creando un'atmosfera carica di magia e mistero.

Outlander, la serie letteraria

Consta di ben otto romanzi - pubblicati tra il 1991 e il 2014 (l'ultimo volume, Written in My Own Heart's Blood, è uscito lo scorso mese di giugno) la saga letteraria da cui è tratto Outlander, dotata di un robusto fondamento storico, ma capace di spaziare tra avventura, romance e science fiction, tra diverse epoche e diversi scenari affascinanti. La Gabaldon ha diverse specializzazioni scientifiche, è stata ricercatrice e docente universitaria, ma non aveva nessun particolare background storico quando decise di tentare la via al suo primo romanzo, verso la fine degli anni '80: curiosamente, l'ispirazione arrivò da Doctor Who e da uno degli storici Companion del dottore, Jamie McCrimmonun, giovane scozzese originario del 1745. Concepito il suo eroe, Diana aveva bisogno della controparte femminile: quando arrivò, Claire, una donna moderna, volitiva e sarcastica, volle la storia tutta per sé, e per "spiegare" il contrasto tra questa irriducibile personalità e gli scozzesi con cui la giovane donna avrebbe avuto a che fare, la Gabaldon ebbe l'idea del viaggio nel tempo.

Outlander: Caitriona Balfe in un momento dell'episodio Sassenach
Outlander: Caitriona Balfe in un momento dell'episodio Sassenach

La saga è stata pubblicata in tutto il mondo e gode di una notevole popolarità, cosa che ovviamente garantisce allo show di Ron Moore un pubblico di base simile a quello che ha fatto la fortuna de Il trono di spade. E naturalmente il materiale per il futuro non manca: la saga è ancora più vasta di quella di George R.R. Martin, e combina una quantità di elementi impressionante; nelle parole della scrittrice: "storia, guerra, medicina, sesso, violenza, spiritualità, onore, tradimento, vendetta, speranza e disperazione, relazioni, la costruzione e la distruzione di famiglie e società, viaggi nel tempo, ambiguità morale, spade, erbe, cavalli, gioco d'azzardo (con le carte, i dadi e le vite umane), atti di sfida, viaggi con il corpo e con l'anima..." Insomma, ce n'è davvero per tutti.

Dallo spazio al tempo

Outlander: Caitriona Balfe con Sam Heughan nel pilot della serie
Outlander: Caitriona Balfe con Sam Heughan nel pilot della serie

Alcuni tra i numerosi fan del precedente show creato da Ronald D. Moore, Battlestar Galactica, saranno forse perplessi dalla sua scelta di adattare i romanzi della Gabaldon: passare dal viaggio della speranza dell'ultimo drappello di soravvissuti delle Colonie a bordo della Galactica, dal piglio corale, dall'azione concitata, dalla tensione morale e dalle riflessioni politiche, filosofiche, etiche di BSG alla storia di una donna che vive una travolgente storia d'amore attraverso le ere sembrerebbe un passo quanto meno discutibile. Ma Outlander - lo avrete capito a questo punto - non è soltanto romance: precipitata nel bel mezzo della guerra civile che vide la ribellione dei clan scozzesi al dominio inglese nel diciottesimo secolo, Claire avrà modo di essere al centro di vicende di grande portata e natura violenta, che offriranno il destro per considerazioni di vario genere sulla natura umana, la guerra e il potere. Il romance, inoltre, non era certo un elemento che mancasse in Battlestar Galactica, basti pensare al quadrilatero Adama/ Roslin e Apollo/ Starbuck. La speranza, dunque, è che passato e futuro, trascorsi gloriosi e nuovi successi, s'incontrino nella forza dei sentimenti e nella potenza dell'epos, lasciandosi alle spalle la preponderanza un po' stucchevole dell'elemento romantico e l'invadenza della voce off che appesantiscono questo episodio inaugurale. Il quale, in ogni caso, ha suscitato non poco interesse, facendo registrare il nuovo record per Starz per il rating multi piattaforma: tra chi ha assistito alla prima trasmissione di sabato, chi ha visto le repliche nel week end e chi ha scaricato il pilot on demand si sono accumulati ben 3 milioni e 700.000 spettatori. Un inizio che fa certamente ben sperare.

Outlander: un'immagine di Tobias Menzies e Caitriona Balfe nel pilot
Outlander: un'immagine di Tobias Menzies e Caitriona Balfe nel pilot

Come Outlander, inoltre, anche BSG aveva una fonte: la serie originale Galactica, tramessa tra il 1978 e il 1979. Certo, in quel caso non si può parlare di adattamento, ma di vera e propria reinvenzione: i nomi dei personaggi e pochi altri dettagli erano rimasti invariati nella versione di Ron Moore della beneamata space saga. Outlander invece sembra offrire, almeno in queste prime battute, una resa fedele del materiale narrativo d'origine. Diana Gabaldon si è già detta entusiasta e orgogliosa del pilot, gli appassionati dei romanzi sono elettrizzati dalla possibilità di vedere sul piccolo schermo una versione così vibrante e attraente dei loro beniamini. E gli altri? Anche per i non lettori non mancano le ragioni d'interesse: basta uno sguardo distratto al pilot Sassenach per ammirarne la fattura tecnica, la luminosa fotografia, la regia suggestiva e i cangianti temi musicali di Bear McCreary, fidato collaboratore di Ron Moore.

Una magnifica eroina

Un bellissimo ritratto di Caitriona Balfe
Un bellissimo ritratto di Caitriona Balfe

Un altro elemento per cui lo show di Ron Moore può dirsi vincente sin da ora si chiama Caitriona Balfe: questa filiforme e magnetica dama irlandese - ma nello show è inglese, sassenach appunto - incarna tutta la forza, la curiosità, la schiettezza e la sensualità di Claire Randall, e riempie lo schermo di un fascino arcano. Per il momento, le due co-star Tobias Menzies e Sam Heughan non hanno avuto modo di dimostrare di essere all'altezza della regale Caitriona (che ci ricorda un po' un'altra regale 'Cat', Cate Blanchett); il primo in un intrigante doppio ruolo, il secondo nei panni dell'aitante guerriero in kilt che le ruberà il cuore, hanno certamente ottime potenzialità. Per scoprire se le concretizzeranno, possiamo solo attendere la prossima occasione per affacciarci sul destino imprevedibile di Claire Randall.

Conclusioni

Un pilot di fattura pregevole per uno show che sembra destinato a fare felici i lettori dei romanzi di Diana Gabaldon - ma potrebbe incuriosire anche un pubblico televisivo affamato di epos, avventura e passione - e a lanciare il talento magnetico di Caitriona Balfe.

Movieplayer.it

3.0/5