Il miglior film dell'anno, il miglior regista, i migliori attori. Gli Oscar sono sempre stati, per il grande pubblico, i grandi film e i divi. Ma c'è una categoria che, anno dopo anno, desta sempre più interesse. È l'Oscar per la miglior canzone originale. Questa categoria permette di unire i due mondi che, più di altri, sono in grado di far presa sull'immaginario collettivo: quello del cinema e della musica pop. Perché spesso i candidati all'Oscar per la canzone originale vengono invitati sul palco e permettono di dare alla cerimonia quel tocco di spettacolo che la fa decollare. Ricordiamo, ad esempio, la performance degli U2 con The Hands That Built America, da Gangs Of New York di Scorsese, nel 2003, e quella di Lady Gaga, insieme a Bradley Cooper, occhi negli occhi e pianoforte, con Shallow, da A Star Is Born, nel 2019.
Quest'anno, ad attirare i riflettori sono due popstar di livello mondiale: Rihanna con Lift Me Up, dal film Black Panther: Wakanda Forever, e proprio Lady Gaga con Hold My Hand, da Top Gun: Maverick. Se dovessimo basarci sulla fama delle due dive, sull'impatto pop delle canzoni, e sulla notorietà dei film, verrebbe da pensare che la sfida è tra loro due. Ma, negli Oscar, bisogna fare attenzione a tante altre cose. La cavalcata poderosa ed euforica di un film come Everything Everywhere All At Once, il grande favorito, potrebbe tirare la volata, proprio sul traguardo, a Son Lux, Mitski e David Byrne e la loro This Is A Life. E poi c'è l'outsider, la trascinante Naatu Naatu, dal film indiano RRR, cantata da Rahul Sipligunj, Kaala Bhairava e M.M. Keeravani. Infine, non dimentichiamo che l'ultima canzone in nomination, Applause, dal film Tell It Like A Woman, cantata da Sofia Carson, è scritta da una certa Diane Warren, vera e propria specialista di canzoni da film: in carriera ha avuto 14 nomination.
1. Rihanna: Lift Me Up (Black Panther: Wakanda Forever)
La prima canzone che vi presentiamo è forse la più semplice, la più immediata, la più bella. Lift Me Up, che chiude Black Panther: Wakanda Forever, è una canzone che da Rihanna non ti aspetti: minimale, spoglia, sembra una canzone che non decolla mai. Credi che lo faccia da un momento all'altro, attendi l'esplosione, ma non arriva mai. E poi ti accorgi che il bello della canzone è questo. Una ninna nanna, un brano rassicurante, dolce, da cantare a chi si ama. Infatti arriva proprio sulla fine del film, con l'arrivo ad Haiti, una sorta di ritorno a casa, di pace ritrovata. Lift Me Up serve proprio ad evocare il mondo di Haiti, si lega alla perfezione al finale del film, e inizia con lo sciabordio delle onde. È una ballata per voce, piano e chitarra acustica. Man mano che cresce la voce viene raddoppiata ed entrano dei cori, ma la natura minimale rimane. Il ritornello arriva subito, e più che una struttura ritornello-strofa ci sono due temi che si rincorrono. La canzone è un omaggio a Chadwick Boseman, morto nel 2023, ed è stata scritta con Ludwig Göransson e il regista Ryan Coogler.
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2. Lady Gaga: Hold My Hand (Top Gun: Maverick)
Lady Gaga è l'altra grande popstar che arriva all'agone della statuetta dorata per la miglior canzone. Hold My Hand è quello che negli anni Ottanta avrebbero definito il "Love Theme From Top Gun: Maverick", e prende il posto di quella che nel film originale era Take My Breath Away, scritta da Giorgio Moroder e interpretata dai Berlin. Sì, Top Gun: Maverick, requel perfetto di Top Gun (uno dei migliori requel in assoluto), è uno di quei film che riprendono gli originali, ci mettono tutto quello che non deve mancare, cercando dove possibile di andare oltre. E allora ecco questa ballad enfatica tra pop e rock che, chi ha visto A Star Is Born, sa di essere nelle corde di Lady Gaga: in quell'occasione fu Oscar per la bellissima Shallow. Hold My Hand (scritta con BloodPop) è il contrario della canzone di Rihanna: parte piano, ma esplode, come da manuale, con chitarre, batterie effettate, sintetizzatori e un cantato carico di enfasi. Bella, ma si ha l'impressione che sia stata costruita per piacere. E, dopo che Top Gun: Maverick si apriva con Danger Zone, la stessa canzone del film del 1986, un po' di nostalgia di Take MY Breath Away ce l'abbiamo.
3. Son Lux Featuring Mitski & David Byrne: This Is a Life (Everything Everywhere All at Once)
Everything Everywhere All at Once, che si avvicina alla Notte degli Oscar con la nomea di asso pigliatutto, potrebbe farcela anche tra le canzoni. This Is A Life, canzone particolarissima come il film da cui è tratta, si avvale di un grande come David Byrne, che ha fatto la storia della musica prima con i Talking Heads e poi da solo. Byrne ha scritto il testo Ryan Lott e Mitski e il testo con Ryan Lott. È una canzone insolita, minimale, da musical, che parte piano e cresce con un impasto di voci e un impianto orchestrale. Molto diversa dalle altre canzoni, ma la corsa del film verso molti Oscar potrebbe premiarla.
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4. Rahul Sipligunj, Kaala Bhairava & M.M. Keeravani: Naatu Naatu (RRR)
Il mondo del cinema è sempre più globale e la corsa all'Oscar per la miglior canzone, che un tempo sarebbe stata limitata ad artisti occidentali, ora vede un outsider arrivare dall'Oriente: Rahul Sipligunj, Kaala Bhairava & M.M. Keeravani con Naatu Naatu (musica di M.M. Keeravaani; testo di Chandrabose), dal film RRR. La loro è una di quelle canzoni che di rado arriva negli airplay occidentali ma, quando arriva, diventa un tormentone assoluto. La canzone non ha ancora sfondato da noi ma, se dovesse farlo, ci immaginiamo un'estate ad ascoltarla. Per poi, forse, a finire per non sopportarla più. Ma ora, a un primo ascolto, cattura subito: per quelle parole che a noi sembrano uno scioglilingua, per quei ritmi tambureggianti, per quel numero da Bollywood che è il video. RRR non è riuscito ad entrare tra i candidati per il miglior film straniero. Ma, grazie a Naatu Naatu, potrebbe farcela ad avere un Oscar. Pronti per il tormentone?
5.Sofia Carson: Applause (Tell It Like A Woman)
Applause, dal film Tell It Like a Woman, cantata da Sofia Carson, è forse la canzone più classica del quintetto, la classica ballata soul da colonna sonora. È quella canzone che ti sembra di aver già sentito. Facile capire perché: a scriverla è Diane Warren, una vera e propria specialista in canzoni cinematiche e ad effetto: dal 1988 a oggi è stata candidata ben 14 volte all'Oscar per la miglior canzone originale. Per capirci, c'era lei anche dietro la canzone di Laura Pausini, Io sì (Seen), che era andata in nomination senza vincere, nel 2021. È una anzone tradizionale, ma che arriva per un progetto molto particolare. Tell It Like A Woman è un film al femminile, sette ritratti diretti e interpretati da donne di tutto mondo. Tra le attrici di sono la nostra Margherita Buy, e poi Marcia Gay Harden, Cara Delevingne, Freida Pinto ed Eva Longoria. E tra le registe le italiane Maria Sole Tognazzi e Silvia Carobbio, e Catherine Hardwicke.
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