Manca ormai pochissimo alla cerimonia della novantaquattresima edizione degli Academy Award. Una cerimonia anticipata da scelte assurde, a partire dall'esclusione di ben otto categorie dalla diretta televisiva, con i relativi premi assegnati in contemporanea con il red carpet; dall'ondata di polemiche scatenate sia dagli addetti ai lavori, sia dai semplici appassionati; e dalla decisione, molto contestata, di rubare spazio alle consuete categorie per far posto ai "premi di Twitter" attraverso la competizione online denominata Oscars fan favorite. Insomma, mentre i produttori dello show sembrano più confusi che mai, è tempo di procedere come da tradizione con le previsioni sugli Oscar 2022: chi sono i favoriti per conquistare le statuette di quest'anno? E quali sfide, invece, appaiono ancora apertissime e resteranno incerte fino all'apertura delle buste? Di seguito, ecco una disamina di tutte le venti categorie riservate ai lungometraggi, accompagnate dai nostri pronostici.
Miglior Documentario
Quest'anno Flee, il documentario animato del regista danese Jonas Poher Rasmussen, è già entrato nella storia dell'Academy, con una tripletta di nomination da record. Flee, tuttavia, non sembra avere alcuna chance di vittoria né tra i film d'animazione, né tra i film internazionali; le sue maggiori chance risiedono nell'Oscar per il miglior documentario, dove tuttavia il grande favorito rimane un altro titolo. Summer of Soul, ricostruzione dell'Harlem Cultural Festival del 1969 da parte del regista e musicista Questlove, ha già ricevuto un'infinità di premi (inclusi il BAFTA, il Producers Guild Award e il Critics' Choice Award) e appare virtualmente imbattibile pure nella corsa all'Oscar.
Pronostico: Summer of Soul (runner-up: Flee)
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Miglior Sonoro
In una categoria in cui, ad avere una marcia in più, sono quasi sempre i film di guerra e i musical, le speranze di West Side Story sembrano però destinate ad infrangersi contro la corazzata di Dune: il kolossal di fantascienza di Denis Villeneuve, forte di dieci nomination, farà la parte del leone nelle categorie teniche e ha già ipotecato, fra gli altri, l'Oscar per il miglior sonoro.
Pronostico: Dune (runner-up: West Side Story)
Migliori Effetti Speciali
Discorso ancora più valido per quanto riguarda l'Oscar per i migliori effetti speciali, una categoria in cui Dune ha già il premio in tasca; a nulla varrà la concorrenza di due blockbuster del Marvel Cinematic Universe, ovvero Spider-Man: No Way Home e Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, che non riusciranno a mettere i bastoni fra le ruote allo spettacolare dramma sci-fi di Villeneuve.
Pronostico: Dune (runner-up: Spider-Man: No Way Home)
Miglior Trucco e Acconciature
Una sfida piuttosto aperta, al contrario, sarà quella per l'Oscar per il miglior trucco e acconciature: Dune concorre pure in questa categoria, ma stavolta dovrà vedersela con almeno un paio di candidati davvero temibili, ovvero gli eccentrici look esibiti dai personaggi di Crudelia e il massiccio make-up di Jessica Chastain ne Gli occhi di Tammy Faye. La popolarità di Dune è indiscutibile, ma considerando la passione dell'Academy per le 'trasformazioni' a base di trucco pesante, il nostro pronostico va in favore del film biografico interpretato dalla Chastain.
Pronostico: Gli occhi di Tammy Faye (runner-up: Dune)
Migliori Costumi
Nel caso dell'Oscar per i migliori costumi, praticamente nessun dubbio: Crudelia, un film ambientato proprio nel mondo della moda e basato sui sontuosi e stravaganti abiti indossati da Emma Stone ed Emma Thompson, farà conquistare alla veterana Jenny Beavan, giunta all'undicesima nomination, il suo terzo Academy Award dopo quelli per Camera con vista e Mad Max: Fury Road. E stavolta, neppure la squadra di Dune appare in grado di sovvertire le previsioni per la categoria.
Pronostico: Jenny Beavan, Crudelia (runner-up: Robert Morgan e Jacqueline West, Dune)
Miglior Scenografia
Dune, in compenso, si rifarà probabilmente nella gara per l'Oscar per la miglior scenografia: difficile che l'Academy possa resistere alla sua suggestiva ricostruzione di scenari fantascientifici. Da non sottovalutare, però, le raffinate scenografie rétro de La fiera delle illusioni, che potrebbero portare a uno dei colpi di scena della serata.
Pronostico: Zsuzsanna Sipos e Patrice Vermette, Dune (runner-up: Tamara Deverell e Shane Vieau, La fiera delle illusioni)
Miglior Montaggio
Ed eccoci a quella che, forse, è la categoria in assoluto più combattuta e incerta di quest'anno, con ciascuno dei cinque candidati che, potenzialmente, potrebbe tagliare per primo il traguardo. Considerando che ai BAFTA e ai Critics' Choice Award sono stati premiati due titoli (No Time to Die e West Side Story) del tutto ignorati dall'Academy, non c'è un chiaro favorito per l'Oscar per il miglior montaggio; e questo potrebbe favorire il film con il maggior tasso di azione, ovvero Dune. Altra ipotesi: un premio ai virtuosismi e al ritmo frenetico del musical Tick, Tick... Boom! o alla ricostruzione delle sfide di tennis di Una famiglia vincente.
Pronostico: Joe Walker, Dune (runner-up: Myron Kerstein e Andrew Weisblum, Tick, Tick... Boom!)
Miglior Fotografia
In una cinquina che propone cinque "pesi massimi", la sensazione è che la partita per l'Oscar per la miglior fotografia si risolverà in un duello fra gli strepitosi lavori realizzati da Greig Fraser per Dune e da Ari Wegner per Il potere del cane. La Wegner, fra l'altro, è soltanto la seconda donna candidata in questa categoria nell'intera storia del premio, e la sua sarebbe una vittoria da record; noi riteniamo tuttavia che a prevalere sarà ancora una volta Dune, ma con il bianco e nero espressionista di Bruno Delbonnel per Macbeth come possibile "terzo incomodo".
Pronostico: Greig Fraser, Dune (runner-up: Ari Wegner, Il potere del cane)
Miglior Canzone
Dopo Adele e Sam Smith, a soli vent'anni Billie Eilish si accinge a diventare la terza popstar, in meno di un decennio, ad aggiudicarsi un Oscar per la miglior canzone per un brano composto per un film della saga di 007: in questo caso, il pezzo che prende il titolo appunto da No Time to Die. Incomprensibilmente ignorate per decenni dall'Academy, le Bond song sono diventate ormai un'attrazione irresistibile per i giurati degli Oscar, sebbene non manchino almeno un paio di contendenti temibili: Dos Oruguitas, scritta per Encanto da Lin-Manuel Miranda, e Be Alive di Beyoncé, da Una famiglia vincente.
Pronostico: No Time to Die, No Time to Die (runner-up: Dos Oruguitas, Encanto)
Miglior Colonna Sonora
Alla dodicesima nomination della propria carriera, e a ventisette anni di distanza dalla sua unica statuetta per Il Re leone, il compositore tedesco Hans Zimmer sembra avviato a conquistare il suo secondo Oscar per la miglior colonna sonora grazie all'emozionante partitura di Dune, che gli è già valsa una valanga di riconoscimenti. Pochissime chance per gli altri quattro candidati, fra cui spicca il talentuoso Jonny Greenwood per le musiche de Il potere del cane.
Pronostico: Hans Zimmer, Dune (runner-up: Jonny Greenwood, Il potere del cane)
Miglior Film d'Animazione
Terza vittoria consecutiva della Disney nella gara per l'Oscar per il miglior film d'animazione? È assai probabile considerando la popolarità di Encanto, che pur non avendo riscosso gli stessi consensi di altri recenti successi Disney è riuscito comunque ad ottenere il Golden Globe, il BAFTA e il Producers Guild Award nell'analoga categoria. Ma una sorpresa, più che da Flee (in lizza anche altrove), potrebbe arrivare da I Mitchell contro le macchine, distribuito da Netflix e particolarmente elogiato dalla critica.
Pronostico: Encanto (runner-up: I Mitchell contro le macchine)
Miglior Film Internazionale
Forte di ben quattro nomination, incluse le candidature per miglior film e regia, Drive My Car di Ryusuke Hamaguchi non dovrebbe avere troppe difficoltà a portarsi a casa il premio Oscar per il miglior film internazionale, segnando così la quinta vittoria per il Giappone negli annali della categoria. L'unico potenziale rischio, più che da Paolo Sorrentino, potrebbe essere rappresentato da La persona peggiore del mondo del regista norvegese Joachim Trier, che ha ricevuto anche una seconda nomination per la sceneggiatura e ha già incassato quasi tre milioni di dollari negli Stati Uniti.
Pronostico: Drive My Car (runner-up: La persona peggiore del mondo)
Da È stata la mano di Dio a Flee e Drive My Car, i film stranieri candidati all'Oscar 2022
Miglior Sceneggiatura Originale
Decisamente incerte, quest'anno, le competizioni per le due categorie dedicate alle sceneggiature. Partiamo dall'Oscar per la miglior sceneggiatura originale: a dispetto della vittoria del Writers Guild Award, sembra difficile che Don't Look Up possa fare il bis domenica notte. I due candidati più quotati appaiono invece due registi/sceneggiatori di comprovato talento e giunti all'ennesima nomination delle rispettive carriere: Paul Thomas Anderson, premiato ai BAFTA per la commedia Licorice Pizza, e Kenneth Branagh per il memoriale Belfast, che gli è valso il Golden Globe e il Critics' Choice Award. L'esito è davvero incerto, ma considerando la maggiore popolarità di Belfast presso l'Academy (sette candidature complessive) noi puntiamo sul premio a Branagh.
Pronostico: Kenneth Branagh, Belfast (runner-up: Paul Thomas Anderson, Licorice Pizza)
Miglior Sceneggiatura Adattata
Quest'anno, l'Oscar per la miglior sceneggiatura adattata riveste una notevole importanza anche come indicatore per la corsa come miglior film, dal momento che qui si prospetta un analogo duello fra i due maggiori contendenti: Il potere del cane, scritto da Jane Campion, e I segni del cuore, firmato dalla regista Sian Heder. La Heder ha già ricevuto il BAFTA e il Writers Guild Award in questa categoria, e pertanto ha ottime possibilità di arrivare pure all'Oscar; la Campion, di contro, concorre per la pellicola più candidata dell'anno. Tuttavia l'Academy potrebbe ritenere che, ne Il potere del cane, l'aspetto visivo sia quello prevalente, e ricompensare invece una sceneggiatura più tradizionale quale appunto I segni del cuore.
Pronostico: Sian Heder, I segni del cuore (runner-up: Jane Campion, Il potere del cane)
Miglior Attrice Non Protagonista
L'attuale awards season ha segnato un plebiscito in favore di Ariana DeBose, la quale ha fatto incetta di premi grazie alla sua performance nel musical West Side Story: insomma, non sembrano esserci dubbi sul fatto che sarà lei a ricevere l'Oscar per la miglior attrice non protagonista, sessant'anni dopo la vittoria di Rita Moreno per il medesimo ruolo. Fra le altre candidate, il consenso maggiore si è concentrato sulla dolente Kirsten Dunst de Il potere del cane, ma comunque la categoria non pare lasciare spazio ad alcuna sorpresa.
Pronostico: Ariana DeBose, West Side Story (runner-up: Kirsten Dunst, Il potere del cane)
Miglior Attore Non Protagonista
Un situazione abbastanza simile si profila nella corsa all'Oscar per il miglior attore non protagonista, dove Troy Kotsur sembra destinato a prevalere per il suo ruolo ne I segni del cuore, che gli ha permesso di vincere il SAG Award, il BAFTA e il Critics' Choice Award. Nel caso di un trionfo superiore alle aspettative per Il potere del cane, il giovane Kodi Smit-McPhee, già premiato con il Golden Globe, potrebbe effettuare il sorpasso, ma si tratta di un'ipotesi ben poco probabile.
Pronostico: Troy Kotsur, I segni del cuore (runner-up: Kodi Smit-McPhee, Il potere del cane)
Miglior Attrice
Fra le quattro categorie riservate agli interpreti, quella dell'Oscar per la miglior attrice è l'unica in cui rimane un discreto margine di incertezza, per quanto ci sia comunque una candidata favorita sulle altre: Jessica Chastain, giunta alla sua terza nomination e lanciata verso la statuetta grazie alla sua prova immersiva e carismatica ne Gli occhi di Tammy Faye. La Chastain, ricompensata finora con il SAG Award e il Critics' Choice Award, dovrà superare soprattutto la concorrenza di Nicole Kidman, premiata invece con il Golden Globe per il suo ritratto di Lucille Ball in A proposito dei Ricardo, mentre l'eventuale vittoria di una delle altre candidate costituirebbe un autentico colpo di scena.
Pronostico: Jessica Chastain, Gli occhi di Tammy Faye (runner-up: Nicole Kidman, A proposito dei Ricardo)
Oscar 2022: candidate e pronostici per la miglior attrice
Miglior Attore
Dopo aver fatto piazza pulita dei principali riconoscimenti assegnati durante l'awards season, Will Smith, giunto alla sua terza candidatura in questa categoria, ha prenotato anche l'Oscar per il miglior attore: la sua vasta popolarità, una carriera ormai trentennale e i consensi riscossi dal film Una famiglia vincente dovrebbero garantirgli con facilità la conquista della statuetta. A dir poco esili le chance dei suoi principali sfidanti, ovvero l'intenso Benedict Cumberbatch de Il potere del cane e lo scatenato Andrew Garfield di Tick, Tick... Boom!.
Pronostico: Will Smith, Una famiglia vincente (runner-up: Benedict Cumberbatch, Il potere del cane)
Oscar 2022: candidati e pronostici per il miglior attore
Miglior Regista
Alla sua seconda nomination come regista (è la prima donna ad aver raggiunto tale risultato), ventotto anni dopo Lezioni di piano, la neozelandese Jane Campion ha ormai blindato il premio Oscar per la miglior regia grazie alla sua superba messa in scena nel dramma a sfondo western Il potere del cane. Nei mesi scorsi la Campion ha già ricevuto una valanga di trofei, a partire dal Leone d'Argento a Venezia, e si prepara a diventare la terza donna vincitrice dell'Oscar per la regia. Pressoché nulle le chance degli altri candidati, fra cui si distingue il veterano Steven Spielberg per West Side Story.
Pronostico: Jane Campion, Il potere del cane (runner-up: Steven Spielberg, West Side Story)
Miglior Film
Sul totale dei dieci candidati all'Oscar per il miglior film, salvo svolte inaspettate e per nulla probabili (come un exploit a sorpresa di Belfast o West Side Story), il vero duello si consumerà fra due titoli: Il potere del cane, che parte con ben dodici nomination (e un Oscar per la regia già prenotato), e I segni del cuore, un titolo dall'appeal più 'popolare', ma con appena tre nomination al proprio arco. Le quotazioni della commedia familiare di Sian Heder sono cresciute enormemente nelle ultime settimane, con le vittorie del SAG Award e del Producers Guild Award, e molti pronostici danno I segni del cuore come l'attuale favorito per l'Oscar; ciò nonostante, è difficile non tener conto del consenso diffuso per Il potere del cane, opera che ha entusiasmato la critica e si è aggiudicata la sua ampia quantità di riconoscimenti. Tutto è possibile, insomma... ma la nostra previsione (e il nostro auspicio) è che alla fine a spuntarla sarà la magnifica pellicola di Jane Campion.
Pronostico: Il potere del cane (runner-up: I segni del cuore)