Oscar 2019: la nostra lista aggiornata dei favoriti nelle categorie principali

Oscar 2019, le nostre previsioni in costante aggiornamento sulla corsa ai premi e il punto della situazione su favoriti e candidati (nominati) nelle categorie principali.

Il premio Oscar Damien Chazelle
Il premio Oscar Damien Chazelle

Con l'arrivo dell'autunno, e nel bel mezzo della "stagione dei festival" (Venezia e Toronto, ma anche Londra e New York, per citare solo i più prestigiosi), è il momento di concentrare le nostre attenzioni sugli Oscar 2019 e delle prime previsioni sull'esito della award season: il 7 gennaio avranno inizio le votazioni da parte dei quasi settemila membri dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, il 22 gennaio sarà annunciato l'elenco completo delle nomination e domenica 24 febbraio avrà luogo la cerimonia per la novantunesima edizione degli Academy Award.

A Star Is Born Bradley Cooper Lady Gaga

E come da tradizione, a dispetto dei quattro mesi d'anticipo, iniziamo a proporvi le nostre previsioni sui potenziali favoriti nella corsa agli Oscar 2019 per quanto riguarda le categorie principali: i candidati al miglior film, regia, attore e attrice protagonisti, attore e attrice supporter, film d'animazione e film stranieri. Classifiche che saranno aggiornate di mese in mese, in base ai precursors, all'accoglienza riservata da critica e pubblico ai vari titoli con ambizioni da premio e alle nostre sensazioni in merito a quali potrebbero essere le tendenze dell'Academy, nell'annata in cui è stato scongiurato il pericolo del terribile premio per il "miglior film popolare". Ecco dunque di seguito le nostre previsioni commentate su film, registi ed interpreti che sperano di guadagnarsi una candidatura ai prossimi Oscar e magari, con un po' di fortuna, di puntare addirittura alla statuetta...

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If Beale Street Could Talk
If Beale Street Could Talk: Stephan James e KiKi Layne una scena del film

17 ottobre: Tanti i titoli che hanno già accumulato ottime chance di guadagnarsi un posto nella rosa dei candidati come miglior film agli Oscar 2019 (una rosa che in genere comprende otto o nove pellicole, ma che può arrivare a un massimo di dieci); nessuno, tuttavia, per ora ha assunto un reale vantaggio, tanto che allo stato attuale è impossibile individuare un frontrunner della prima ora. La nomination, comunque, dovrebbe essere a portata di mano per i nuovi film dei due grandi protagonisti degli Oscar di due anni fa, ovvero Barry Jenkins con Se la strada potesse parlare e Damien Chazelle con First Man - Il primo uomo; il trionfo al Festival di Venezia dovrebbe mettere al sicuro pure lo splendido Roma di Alfonso Cuarón, così come la vittoria a Toronto ha galvanizzato la commedia Green Book, mentre le ottime recensioni e gli eccellenti risultati al box office stanno lanciando sempre di più la quarta versione di A Star Is Born. Spike Lee potrebbe ritrovarsi per la prima volta con un'opera in lizza per l'Oscar come miglior film grazie al suo BlacKkKlansman; una possibile "prima volta" anche per la Marvel, forte del fenomeno Black Panther. Toccherà alla critica, invece, spingere un'opera magnifica ma molto grottesca e sofisticata come La favorita.

Green Book Mahershala Ali Viggo Mortensen3
Green Book: Viggo Mortensen e Mahershala Ali in un'immagine tratta dal film

17 novembre: Da una parte i cosiddetti crowdpleaser: Green Book, trionfatore del Festival di Toronto, presentato con successo anche alla Festa di Roma e in uscita in questi giorni negli USA, il musical campione d'incassi A Star Is Born (più di trecento milioni di dollari in tutto il mondo) e un campione d'incassi ancora superiore, il blockbuster Marvel Black Panther. Dall'altra i titoli adorati dalla critica e in arrivo in America a dicembre, ovvero Roma, Se la strada potesse parlare e La favorita. Nomination quasi scontata per queste pellicole, mentre per ora si affievoliscono le chance di First Man, penalizzato da un responso tutt'altro che esaltante al box office.

Roma Cast
Roma

17 dicembre: Le nomination a Golden Globe, Screen Actors Guild Award e Critics' Choice Award hanno contribuito a definire un gruppo di candidati ormai quasi certi per l'Oscar principale: accanto a Roma e Green Book, ancora i due veri frontrunner, hanno una nomination 'blindata' pure A Star Is Born, BlacKkKlansman, La favorita e Vice (adorato dai membri della Hollywood Foreign Press Association). Salvo sorprese, nell'elenco dei candidati a miglior film troveremo pure Se la strada potesse parlare e Black Panther, ma a tentare l'impresa potrebbe esserci pure Il ritorno di Mary Poppins, preannunciato fenomeno della stagione natalizia. Quotazioni ancora in ribasso, al contrario, per First Man, mentre il poco fortunato Widows sembra essere definitivamente scomparso dai radar della awards season.

Bohemian Rhapsody
Rami Malek in Bohemian Rhapsody

17 gennaio: A nostro avviso, a pochi giorni dall'annuncio delle nomination per la novantunesima edizione degli Oscar, ci sono otto titoli che, dopo aver dominato ai precursors, quasi certamente saranno in lizza per il premio come miglior film: Roma, Green Book, A Star Is Born, BlacKkKlansman, Vice, La favorita, Black Panther e, con una formidabile scalata dei pronostici, anche Bohemian Rhapsody, che a dispetto delle recensioni tiepide è stato candidato ai Producers Guild Award e agli Screen Actors Guild Award e ha conquistato un inaspettato Golden Globe come miglior film drammatico. Più incerta la sorte di Se la strada potesse parlare, che comunque potrebbe risultare come un ipotetico candidato numero nove; e qualora l'Academy fosse in vena di sorprese, non è da escludere la possibilità di un 'ripescaggio' di First Man.

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Ricapitoliamo dunque le previsioni sui candidati come miglior film agli Oscar 2019:

1) Roma (Alfonso Cuarón) [=]

2) Green Book (Peter Farrelly) [=]

3) A Star Is Born (Bradley Cooper) [=]

4) BlacKkKlansman (Spike Lee) [=]

5) Vice (Adam McKay) [+1]

6) La favorita (Yorgos Lanthimos) [-1]

7) Bohemian Rhapsody (Bryan Singer) [+4]

8) Black Panther (Ryan Coogler) [=]

9) Se la strada potesse parlare (Barry Jenkins) [-2]

10) First Man - Il primo uomo (Damien Chazelle) [=]

11) Il ritorno di Mary Poppins (Rob Marshall) [-2]

12) Copia originale (Marielle Heller) [=]

13) A Quiet Place - Un posto tranquillo (John Krasinski) [+1]

14) Crazy & Rich (Jon M. Chu) [+1]

15) First Reformed (Paul Schrader) [-2]

Miglior Regista

Barry Jenkins
Barry Jenkins

17 ottobre: Ovviamente più combattuta, per ragioni strettamente 'numeriche', la gara per entrare nella cinquina per il miglior regista agli Oscar 2019: Damien Chazelle, vincitore dell'edizione 2016, potrebbe tornare in gara con First Man - Il primo uomo insieme a un altro regista da Oscar, Alfonso Cuarón, grazie all'avvolgente messa in scena di Roma. In cerca della sua seconda nomination in questa categoria, così come Chazelle e Cuarón, c'è pure Barry Jenkins, lodatissimo a Toronto per Se la strada potesse parlare, mentre l'ammirazione per il suo fortunato esordio con A Star Is Born potrebbe portare una candidatura pure al novello regista Bradley Cooper. Ma c'è anche un veterano, Spike Lee, che in questa categoria potrebbe entrarci per la prima volta grazie a BlacKkKlansman, mentre sul fronte 'autoriale' la concorrenza più agguerrita dovrebbe arrivare dal greco Yorgos Lanthimos con La favorita.

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Venezia 2018: uno scatto di Alfonso Cuarón al photocall dei premiati

17 novembre: Alfonso Cuarón, autore dell'impressionante messa in scena di Roma, potrebbe non solo conquistare il suo secondo Oscar in questa categoria dopo appena cinque anni, ma anche diventare la prima persona premiata con l'Oscar per la miglior regia per un film in lingua straniera. Il suo maggior avversario, per ora, resta probabilmente il Barry Jenkins di Se la strada potesse parlare, mentre conservano buone quotazioni pure l'esordiente Bradley Cooper di A Star Is Born e il cineasta greco Yorgos Lanthimos per La favorita. Da non sottovalutare neppure uno stimato veterano quale Paul Schrader, molto applaudito per il dramma First Reformed.

BlackkKlansman: Spike Lee mostra i tirapugni 'amore e odio'
BlackkKlansman: Spike Lee mostra i tirapugni 'amore e odio'

17 dicembre: Accanto al grande Alfonso Cuarón, sono sempre più prossimi alla nomination per la miglior regia anche il veterano Spike Lee (si tratterebbe della sua prima candidatura in questa categoria) e l'esordiente Bradley Cooper. A contendersi gli altri due posti della cinquina saranno probabilmente Peter Farrelly, Yorgos Lanthimos e Adam McKay, con il suo Vice che appare lanciatissimo nella awards race. Si allontana invece l'ipotesi di una nuova nomination per Barry Jenkins, escluso dall'analoga categoria sia ai Golden Globe, sia ai Critics' Choice Award.

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Venezia 2018: Emma Stone, Yorgos Lanthimos al photocall de La favorita

17 gennaio: Alfonso Cuarón e Spike Lee hanno già ipotecato le rispettive candidature per l'Oscar come miglior regia, e ci sono pochi dubbi sul fatto che a far loro compagnia ci sarà pure l'esordiente Bradley Cooper. Ben più complessa la competizione per gli altri due posti della cinquina, con tre registi tutti con ottime chance: noi proviamo a pronosticare che i due candidati, alla fine, saranno Adam McKay per Vice e Yorgos Lanthimos per La favorita, con Peter Farrelly come pericolosissimo "terzo incomodo". Ma qualora l'Academy fosse in vena di sorprese, occhio a Barry Jenkins o a Damien Chazelle.

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La lista completa dei nostri pronostici sui candidati agli Oscar 2019 come miglior regista:

1) Alfonso Cuarón, Roma [=]

2) Spike Lee, BacKkKlansman [=]

3) Bradley Cooper, A Star Is Born [=]

4) Adam McKay, Vice [+2]

5) Yorgos Lanthimos, La favorita [=]

6) Peter Farrelly, Green Book [-2]

7) Barry Jenkins, Se la strada potesse parlare [=]

8) Damien Chazelle, First Man - Il primo uomo [+1]

9) Ryan Coogler, Black Panther [+1]

10) Paul Schrader, First Reformed [-2]

Miglior Attore Protagonista

A star is born: Lady Gaga e Bradley Cooper in una scena
A star is born: Lady Gaga e Bradley Cooper in una scena

17 ottobre: Fredric March e James Mason sono stati candidati in passato per un ruolo analogo, e ora Bradley Cooper si prepara a ricevere la sua quarta nomination da attore in qualità di protagonista della versione di A Star Is Born che lui stesso ha diretto, e per la quale sta ricevendo le sue migliori recensioni di sempre. Non è ancora stato presentato alla critica invece Vice, ma la trasformazione di Christian Bale (altro beniamino dell'Academy) nell'ex Vice-Presidente americano Dick Cheney dovrebbe garantirgli un'altra candidatura quale miglior attore protagonista agli Oscar 2019. Terza nomination a portata di mano per Ryan Gosling, il Neil Armstrong di First Man, autore di una prova emozionante e interiorizzata, ma a un posto nella cinquina puntano pure il Viggo Mortensen di Green Book e il leggendario Robert Redford con il suo ultimo film da attore, The Old Man & the Gun. La possibile sorpresa dell'anno? Ethan Hawke, molto applaudito per un film cupo e 'difficile' come First Reformed.

Green Book Mahershala Ali Viggo Mortensen
Green Book: Viggo Mortensen e Mahershala Ali in un'immagine del film

17 novembre: Il Viggo Mortensen di Green Book e il Bradley Cooper di A Star Is Born, entrambi già pluricandidati, rimangono i grandi favoriti nella corsa all'Oscar come miglior attore del 2018, in attesa di assistere alla performance di Christian Bale in Vice. E se Hugh Jackman vede crollare le proprie quotazioni in seguito alla fredda accoglienza del pubblico per il dramma The Front Runner, il sensazionale riscontro al box office e il suo trasformismo nel ricreare un'icona quale Freddie Mercury potrebbero lanciare in pista il giovane Rami Malek, per quanto il suo Bohemian Rhapsody non sia piaciuto granché alla critica mondiale.

Bohemian Rhapsody Rami Malek3
Bohemian Rhapsody: Rami Malek in un'immagine del film

17 dicembre: Bradley Cooper, Viggo Mortensen e Christian Bale restano i tre grandi favoriti per l'Oscar come miglior attore, una categoria che nell'ultimo mese ha visto però arrivare in prima linea un altro concorrente formidabile: il mimetico Rami Malek, già pluricandidato grazie al suo ritratto di Freddie Mercury nel campione d'incassi Bohemian Rhapsody. Il favorito della critica è invece Ethan Hawke per il drammatico First Reformed, ma una sua nomination è un'impresa tutt'altro che scontata; e a dargli del filo da torcere potrebbe essere in particolare il giovane John David Washington, protagonista di BacKkKlansman.

Vice Luomo Nellombra
Christian Bale in Vice

17 gennaio: Nella competizione per il miglior attore, sono quattro i nomi su cui ci sentiamo di puntare a occhi chiusi: i vincitori del Golden Globe Rami Malek e Christian Bale, insieme a Bradley Cooper e a Viggo Mortensen. Il quinto posto disponibile se lo contenderanno con tutta probabilità l'intenso Ethan Hawke di First Reformed e il John David Washington di BacKkKlansman, ma nel dubbio noi scommettiamo sulla nomination per il lodatissimo Hawke. Restano a netta distanza invece tutti gli altri concorrenti, fra cui il Willem Dafoe di Van Gogh.

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Ecco dunque la lista delle nostre previsioni per i candidati all'Oscar 2019 come miglior attore protagonista:

1) Rami Malek, Bohemian Rhapsody [+3]

2) Christian Bale, Vice [+1]

3) Bradley Cooper, A Star Is Born [-2]

4) Viggo Mortensen, Green Book [-2]

5) Ethan Hawke, First Reformed [=]

6) John David Washington, BacKkKlansman [=]

7) Willem Dafoe, Van Gogh [+2]

8) Robert Redford, Old Man & the Gun [=]

9) Ryan Gosling, First Man - Il primo uomo [-2]

10) Clint Eastwood, Il corriere [-3]

Miglior Attrice Protagonista

Glenn Close The Wife
The Wife - Vivere nell'ombra: un primo piano di Glenn Close

17 ottobre: Ci sono tre interpreti che hanno pressoché ipotecato la candidatura all'Oscar 2019 come miglior attrice protagonista: da Olivia Colman, che ha già vinto la Coppa Volpi a Venezia per la sua strepitosa prova ne La favorita, alla popstar Lady Gaga, tornata sulla cresta dell'onda grazie al suo primo ruolo da protagonista al cinema in A Star Is Born. Ma soprattutto Glenn Close, protagonista assoluta - e meravigliosa - di The Wife - Vivere nell'ombra: per la Close è già scontata la settima nomination della propria carriera, e questa potrebbe essere davvero la volta buona, per l'Academy, per ricompensare una delle più grandi attrici d'America, ancora in attesa di una sacrosanta statuetta. Nomination a portata di mano pure per Melissa McCarthy, in un'insolita veste drammatica nei panni della scrittrice Lee Israel nell'apprezzatissimo Copia originale. Per il resto, a tentare di entrare nella cinquina ci sono "pezzi da novanta" quali la Viola Davis di Widows - Eredità criminale, la Nicole Kidman di Destroyer e la semi-esordiente KiKi Layne di Se la strada potesse parlare.

La Favorita Rachel Weisz Olivia Colman
La favorita: Rachel Weisz e Olivia Colman in una scena del film

17 novembre: I primissimi precursors sembrano confermare il vento in poppa per le due interpreti in assoluto più acclamate della categoria, la Glenn Close di The Wife e l'inglese Olivia Colman per La favorita. Con l'enorme successo di pubblico per A Star Is Born, si fa sempre più concreta anche l'ipotesi di una nomination come miglior attrice per Lady Gaga; e per quanto ci riguarda siamo pronti a scommettere pure su una candidatura per Melissa McCarthy, lodatissima nel dramma Copia originale, nonostante sia appena stata snobbata agli Independent Spirit Award nell'analoga categoria. Ma qualora l'Academy impazzisse del tutto per Roma, occhio alla potenziale 'sorpresa' della sua protagonista, Yalitza Aparicio.

Emily
Il ritorno di Mary Poppins

17 dicembre: Sembra aver assunto una forma piuttosto definita la competizione per l'Oscar alla miglior attrice, con quattro aspiranti candidate - Glenn Close, Lady Gaga, Olivia Colman e Melissa McCarthy - che stanno ottenendo il pieno sostegno dei precursors accanto a una nuova, formidabile concorrente: la carismatica Emily Blunt de Il ritorno di Mary Poppins, che a giudizio della critica sostiene più che degnamente il confronto con Julie Andrews. Quasi nessuno spazio per possibili sorprese, per quanto non vada sottovalutata la Toni Collette dell'horror Hereditary, mentre è ormai tramontata l'ipotesi di un'altra nomination per Viola Davis.

A Star Is Born
Lady Gaga

17 gennaio: Pochissime variazioni nella corsa per l'Oscar alla miglior attrice, con quattro candidate che hanno già 'blindato' la nomination: le due vincitrici del Golden Globe, Glenn Close e Olivia Colman, a cui si aggiungono Lady Gaga e Melissa McCarthy. Dovrebbe agguantare la prima candidatura all'Oscar della propria carriera la diva inglese Emily Blunt, novella Mary Poppins, ma l'inaspettata esclusione ai BAFTA potrebbe essere l'indizio di una fumata nera pure agli Oscar; e in uno scenario del genere, è lecito supporre che l'Academy possa accogliere nella cinquina la giovane attrice messicana Yalitza Aparicio, assoluta protagonista del fenomeno Roma.

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In sintesi, le possibili candidate come miglior attrice protagonista agli Oscar 2019:

1) Glenn Close, The Wife [=]

2) Olivia Colman, La favorita [+1]

3) Lady Gaga, A Star Is Born [-1]

4) Melissa McCarthy, Copia originale [=]

5) Emily Blunt, Il ritorno di Mary Poppins [=]

6) Yalitza Aparicio, Roma [+2]

7) Nicole Kidman, Destroyer [-1]

8) Toni Collette, Hereditary [-1]

9) Viola Davis, Widows [+1]

10) Rosamund Pike, A Private War [-1]

Miglior Attore Non Protagonista

Beautful Boy: Timothée Chalamet e Steve Carell in una foto del film
Beautful Boy: Timothée Chalamet e Steve Carell in una foto del film

17 ottobre: Molto più difficile, come da tradizione, elaborare con tanto anticipo delle previsioni affidabili per le categorie riservate al miglior attore non protagonista agli Oscar 2019. Sul versante maschile, comunque, ad ora puntano alla loro seconda candidatura sia il giovanissimo talento Timothée Chalamet, tossicodipendente nel dramma Beautiful Boy, sia Mahershala Ali per Green Book (in entrambi i casi, in realtà, si tratta di ruoli da comprimario più che da supporter). Ottime recensioni le hanno riportate pure i veterani Richard E. Grant per Copia originale e Sam Elliott per A Star Is Born, mentre resta da appurare la reazione della critica al ritratto del Presidente George W. Bush fornito in Vice dal neo-vincitore dell'Oscar Sam Rockwell.

Copia Originale Melissa Mccarthy Richard E Grant
Copia originale: Melissa McCarthy e Richard E. Grant in un momento del film

17 novembre: Le recentissime nomination agli Independent Spirit Award hanno dato prova del favore di cui godono, per il momento, il veterano Richard E. Grant, comprimario della McCarthy in Copia originale, e il divertente Adam Driver di BlacKkKlansman. In quota nomination rimangono pure Timothée Chalamet, che proprio in questi giorni si sta facendo apprezzare nei cinema americani per la sua intensa performance in Beautiful Boy, e Mahershala Ali, co-protagonista di Mortensen in Green Book.

Blackkklansman Adam Driver
BlacKkKlansman: Adam Driver in un momento del film

17 dicembre: Si rafforzano sempre di più le quotazioni dei sei attori lanciatissimi per un posto nella cinquina dell'Oscar: Richard E. Grant, Mahershala Ali, Adam Driver e Timothée Chalamet stanno facendo il pieno ai precursors, ma pure il veterano Sam Elliott sembra in procinto di conquistare la sua prima nomination all'Oscar grazie al suo ruolo in A Star Is Born. L'altro, temibile concorrente è il "campione in carica" Sam Rockwell per il suo ritratto di George W. Bush in Vice, che lo ha già riportato in competizione ai Golden Globe, mentre appaiono a notevole distanza tutti gli altri potenziali candidati.

Green Book Mahershala Ali Viggo Mortensen2
Green Book: Viggo Mortensen e Mahershala Ali in una scena del film

17 gennaio: Quattro aspiranti candidati a portata di nomination, in questa categoria: Mahershala Ali e Richard E. Grant ormai 'inaffondabili', mentre anche i più giovani Timothée Chalamet e Adam Driver non dovrebbero mancare dall'elenco dei nominati per l'Oscar. Combattutissima, in compenso, la sfida per il quinto posto: la nomination potrebbe andare al commovente Sam Elliott di A Star Is Born, ma le candidature ai Golden Globe e ai BAFTA vedono sempre più lanciato il George W. Bush di Sam Rockwell (e non ci stupiremmo di ritrovarlo nella cinquina). Chance pressoché inesistenti, al contrario, per tutti gli altri attori supporter di quest'annata, ignorati in massa ai precursors.

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Ecco i possibili candidati agli Oscar 2019 come miglior attore non protagonista:

1) Mahershala Ali, Green Book [+1]

2) Richard E. Grant, Copia originale [-1]

3) Timothée Chalamet, Beautiful Boy [+1]

4) Adam Driver, BlacKkKlansman [-1]

5) Sam Elliott, A Star Is Born [=]

6) Sam Rockwell, Vice [=]

7) Michael B. Jordan, Black Panther [=]

8) Steve Carell, Vice [+1]

9) Lin-Manuel Miranda, Il ritorno di Mary Poppins [-1]

10) Josh Hamilton, Eighth Grade [[new entry]]

Miglior Attrice Non Protagonista

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17 ottobre: Con l'ex favorita Olivia Colman spostata fra le protagoniste, la partita per l'Oscar 2019 come miglior attrice non protagonista vedrà le sue due 'cortigiane' ne La favorita, Emma Stone e Rachel Weisz, tentare di entrare nella cinquina (con maggiori chance per la Stone). Una nomination sembra annunciata per la star televisiva Regina King per Se la strada potesse parlare, mentre Claire Foy, dopo l'Emmy Award del mese scorso, potrebbe strappare la sua prima candidatura all'Oscar come intensa supporting wife in First Man. Un'altra "moglie celebre" da tenere d'occhio è la signora Cheney impersonata da Amy Adams in Vice (che per lei sia in arrivo una sesta nomination?), con una beniamina dell'Academy, Nicole Kidman, pronta a darle del filo da torcere con il dramma familiare Boy Erased.

Claire Foy
Claire Foy in First Man

17 novembre: Aspettando l'uscita di Vice, e il potenziale ritorno della pluricandidata Amy Adams nell'agone degli Oscar (a caccia della sua sesta candidatura!), le favorite nella categoria per la miglior attrice supporter restano Regina King per Se la strada potesse parlare e la splendida e commovente Claire Foy di First Man. E fra grandi beniamine dell'Academy, come Nicole Kidman ed Emma Stone, a farsi strada potrebbe essere pure Elizabeth Debicki, una delle comprimarie del thriller Widows, in grado di rubare più volte la scena alle sue compagne di set.

Amy Adams Vice
Amy Adams in Vice

17 dicembre: Amy Adams, in cerca della sua sesta nomination (e magari della prima statuetta!) per il ruolo della signora Cheney, e Regina King, spronata dalla critica americana (ma snobbata agli Screen Actors Guild Award), sono le attuali capofila di una categoria che, nella cinquina degli Oscar, dovrebbe accogliere anche le due "dame di corte" de La favorita, ovvero Emma Stone e Rachel Weisz, e forse la Claire Foy di First Man. Da non escludere comunque un'ennesima nomination per una delle beniamine dell'Academy, Nicole Kidman, o una seconda candidatura consecutiva per Margot Robbie, a sorpresa in lizza per il SAG Award per il ruolo di Elisabetta I in Maria Regina di Scozia.

La Favorita Rachel Weisz
La favorita: Rachel Weisz in una scena del film

17 gennaio: Fra le quattro categorie dedicate agli interpreti, quella per la miglior attrice supporter resta la più incerta: a ogni modo Regina King ed Amy Adams dovrebbero avere un posto assicurato nella cinquina, così come le due feroci cortigiane de La favorita, ovvero Rachel Weisz ed Emma Stone. Per il quinto posto a disposizione continuiamo a puntare su Claire Foy, magnifica comprimaria in First Man; ma i membri dell'Academy potrebbero decidere di lasciarla fuori per fare spazio a Margot Robbie, candidata al SAG Award e al BAFTA per il dramma storico Maria Regina di Scozia e a caccia di una seconda nomination consecutiva.

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La lista delle possibili candidate agli Oscar 2019 come miglior attrice non protagonista:

1) Regina King, Se la strada potesse parlare [+1]

2) Amy Adams, Vice [-1]

3) Rachel Weisz, La favorita [+1]

4) Emma Stone, La favorita [-1]

5) Claire Foy, First Man - Il primo uomo [=]

6) Margot Robbie, Maria Regina di Scozia [+1]

7) Nicole Kidman, Boy Erased [-1]

8) Emily Blunt, A Quiet Place [=]

9) Linda Cardellini, Green Book [=]

10) Michelle Yeoh, Crazy & Rich [=]

Miglior Film d'Animazione

Gli Incredibili 2D
Gli incredibili 2: un'immagine tratta dal film d'animazione

17 ottobre: Al momento, tre pellicole sembrano lanciatissime verso la cinquina come miglior film d'animazione agli Oscar 2019: il nuovo, strepitoso successo targato Pixar, Gli Incredibili 2 di Brad Bird, sequel del cult del 2004 (già vincitore di due Oscar, inclusa la statuetta in questa categoria) e forte di un miliardo e duecento milioni di dollari d'incasso in tutto il mondo; un altro sequel prodotto dalla Disney, Ralph spacca Internet: Ralph Spaccatutto 2, in uscita il mese prossimo (il suo splendido predecessore era stato candidato nel 2012); e L'isola dei cani, malinconico e sofisticato gioiello di Wes Anderson, già in lizza per l'Oscar al miglior film d'animazione nel 2009 per Fantastic Mr. Fox. Per il resto gara apertissima, con numerosi titoli non americani che potrebbero conquistarsi un posto nella rosa dei nominati.

Ralphbreakstheinternet
Ralph Spaccatutto 2

17 novembre: Nessuna variazione significativa nella gara per l'Oscar al miglior film d'animazione, con la commissione dell'Academy che ha ristretto la competizione a un totale di venticinque titoli. La Disney conserva una doppietta formidabile, con il fenomeno Pixar Gli Incredibili 2 e un altro sequel molto atteso, Ralph spacca internet: Ralph Spaccatutto 2. Fra le pellicole straniere, invece, occhio al giapponese Mirai e all'ungherese Ruben Brandt, Collector, che non hanno chance di vittoria ma potrebbero strappare una candidatura.

Spider Man Un Nuovo Universo 2
Spider-Man: Un nuovo universo, una scena con due "Spiders"

17 dicembre: La recente pioggia di nomination ha confermato l'enorme popolarità di cui godono, anche presso le giurie, i sequel Gli Incredibili 2 e Ralph spacca internet: Ralph Spaccatutto 2 e il più sofisticato L'isola dei cani, ma l'autentica rivelazione dell'ultimo mese è stata il fenomenale Spider-Man - Un nuovo universo, pellicola adorata da critica e pubblico che potrebbe davvero rovesciare tutti i pronostici. Sempre più prossimo alla nomination anche il film giapponese Mirai, che si è conquistato la candidatura al Golden Globe.

Mirai2
Mirai: una scena del film d'animazione

17 gennaio: Gli stessi, cinque titoli sono comparsi in quasi tutti i precursors riservati ai film d'animazione, e sono gli stessi cinque titoli su cui scommettiamo per la rosa dei candidati all'Oscar: il frontrunner delle ultime settimane, vale a dire Spider-Man - Un nuovo universo, insieme al colosso Gli Incredibili 2, al più sofisticato L'isola dei cani e al sequel campione d'incassi Ralph spacca internet: Ralph Spaccatutto 2, con il film giapponese Mirai a fare da solitario rappresentante dell'animazione straniera.

Leggi anche: Recensione Gli Incredibili 2: Il ritorno dei Parr nel segno di Jack-Jack

I possibili candidati come miglior film d'animazione agli Oscar 2019 saranno secondo noi cinque tra questi titoli:

1) Spider-Man - Un nuovo universo [+2]

2) Gli Incredibili 2 [-1]

3) L'isola dei cani [-1]

4) Ralph spacca internet: Ralph Spaccatutto 2 [=]

5) Mirai [=]

6) Il Grinch [=]

7) Ruben Brandt, Collector [=]

8) I Primitivi [=]

9) On Happiness Road [=]

10) Lu Over the Wall [=]

Miglior Film Straniero

Roma
Roma: una suggestiva immagine del film

17 ottobre: È da sempre una delle categorie più ricche, affascinanti e imprevedibili degli Oscar, quella dedicata ai film in lingua non inglese, che quest'anno può già vantare un indiscusso frontrunner: Roma, l'opera semiautobiografica di Alfonso Cuarón, che oltre a puntare alle categorie principali rappresenterà il Messico tra i film stranieri. Nomination quasi scontata, a cinque anni dall'Oscar per Ida, anche per Cold War, apprezzatissimo melodramma diretto dal regista polacco Pawel Pawlikowski e premiato a Cannes per la regia. Sempre da Cannes arrivano anche il vincitore della Palma d'Oro, Un affare di famiglia, del maestro giapponese Hirokazu Koreeda, Capernaum dal Libano, Girl dal Belgio e l'italiano Dogman di Matteo Garrone, per il quale tuttavia la strada verso l'Oscar si prospetta tutt'altro che spianata.

Cold War: Tomasz Kot e Joanna Kulig in una scena del film
Cold War: Tomasz Kot e Joanna Kulig in una scena del film

17 novembre: Il messicano Roma e l'ungherese Cold War rimangono le teste di serie di una categoria, come al solito, combattutissima, con il maestro Hirokazu Koreeda a caccia della sua prima nomination grazie a Un affare di famiglia. In crescita le quotazioni del regista sudcoreano Lee Chang-dong: il suo Burning è approdato proprio nei giorni scorsi negli Stati Uniti, ottenendo eccellenti recensioni. Da vedere se il 'nostro' Dogman riuscirà a farsi strada fra altri titoli blasonati, nonostante la scarsa propensione dei membri dell'Academy rispetto a film tanto cupi e grotteschi.

Burning - L'amore brucia: una scena del film
Burning - L'amore brucia: una scena del film

17 dicembre: La shortlist annunciata oggi dall'Academy ha visto l'esclusione di titoli quali Dogman e Girl, ma resta pressoché invariata la rosa dei grandi favoriti per l'Oscar di quest'anno: se Roma è ovviamente il film da battere, a puntare alla nomination sono anche Cold War (ignorato ai Golden Globe, ma forte del trionfo di sabato scorso agli European Film Award), Un affare di famiglia e Cafarnao. Sfida serratissima, per un ipotetico quinto posto, fra l'acclamato dramma coreano Burning e il più tradizionale Opera senza autore, affresco di trent'anni di storia della Germania firmato dal regista de Le vite degli altri, Florian Henckel von Donnersmarck.

Shoplifters: un'immagine del film
Shoplifters: un'immagine del film

17 gennaio: La cinquina per il miglior film straniero riserva quasi sempre qualche sorpresa, fra omissioni illustri e candidati inaspettati: non sappiamo come andrà quest'anno, ma pare impossibile che l'Academy possa ignorare film acclamatissimi come Roma, Cold War e Un affare di famiglia. Gode di ottime chance pure il libanese Cafarnao, appena uscito nelle sale statunitensi, mentre rimane in dubbio la direzione che i giurati prenderanno in merito a un ipotetico quinto posto: un film decisamente convenzionale e Oscar-friendly come Opera senza autore o il più coraggioso e spiazzante Burning? La Corea non ha mai trovato spazio fra i candidati all'Oscar, ma l'affascinante dramma di Lee Chang-dong potrebbe davvero riuscire nel miracolo (ce lo auguriamo!). L'altro outsider da tenere d'occhio? Il colombiano Birds of Passage.

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Agli Oscar 2019 il miglior film straniero sarà uno tra questi, secondo le nostre previsioni:

1) Roma (Messico) [=]

2) Cold War (Polonia) [=]

3) Un affare di famiglia (Giappone) [=]

4) Cafarnao (Libano) [=]

5) Burning (Corea del Sud) [=]

6) Opera senza autore (Germania) [=]

7) Birds of Passage (Colombia) [+1]

8) The Guilty (Danimarca) [-1]

9) Ayka (Kazakhstan) [new entry]

Nomination

Miglior film

Miglior regia

  • Spike Lee per Blackkklansman

  • Alfonso Cuaron per Roma

  • Pavel Pavlicowski per Cold War

  • Yorgos Lanthimos per La favorita

  • Adam McKay per Vice - L'uomo nell'ombra

Miglior attore protagonista

Miglior attrice protagonista

  • Yalitza Aparicio per Roma

  • Lady Gaga per A Star is Born

  • Glenn Close per The Wife - Vivere nell'ombra

  • Olivia Colman per La favorita

  • Melissa McCarthy per Copia originale

Miglior attrice non protagonista

  • Amy Adams per Vice

  • Emma Stone per La favorita

  • Marina De Tavira per Roma

  • Regina King per Se la strada potesse parlare

  • Rachel Weisz per La favorita

Miglior attore non protagonista

  • Mahershala Ali per Green Book

  • Richard E. Grant per Copia originale

  • Adam Driver per Blackkklansman

  • Sam Elliot per A Star is Born

  • Sam Rockweel per Vice - L'uomo nell'ombra

Miglior sceneggiatura originale

  • La favorita

  • Roma

  • First Reformed

  • Green Book

  • Vice

Miglior sceneggiatura non originale

  • La ballata di Buster Scruggs

  • Copia originale

  • Se la strada potesse parlare

  • Blackkklansman

  • A Star is Born

Miglior fotografia

Miglior montaggio

  • Blackkklansman

  • Green Book

  • Bohemian Rhapsody

  • La favorita

  • Vice

Miglior scenografia

  • Black Panther

  • La favorita

  • First Man

  • Il ritorno di Mary Poppins

  • Roma

Migliori costumi

Miglior colonna sonora originale

  • Black Panther

  • Blackkklansman

  • L'isola dei cani

  • Se la strada potesse parlare

  • Il ritorno di Mary Poppins

Miglior canzone originale

  • "All the Stars" di Black Panther

  • "I'll Fight" di RBG

  • "The Place where Lost Things Go" di Il ritorno di Mary Poppins

  • "Shallow" di A Star is Born

  • "When a Cowboy Trades His Spurs for Wings" de La ballata di Buster Scruggs

Miglior sonoro

  • Black Panther

  • Bohemian Rhapsody

  • First Man

  • Roma

  • A Star is Born

Miglior montaggio sonoro

  • Black Panther

  • Bohemian Rhapsody

  • First Man

  • Roma

  • A Quiet Place

Migliori effetti speciali

  • Avengers: Infinity War

  • Ritorno al bosco dei 100 Acri

  • First Man

  • Ready Player One

  • Solo: A Star Wars Story

Miglior film d'animazione

Miglior film straniero

  • Cafarnao

  • Cold War

  • Never Look Away

  • Roma

  • Un affare di famiglia

Miglior documentario

  • Free Solo

  • Hale County This Morning, This Evening

  • Of Father and Sons

  • RBG

  • Minding the Gap

Miglior trucco e acconciatura

  • Border

  • Vice

  • Maria regina di Scozia

Miglior corto d'animazione

  • Late Afternoon

  • Weekends

  • One Small Step

  • Bao

  • Animal Behaviour

Miglior cortometraggio

  • Detainment

  • Fauve

  • Mother

  • Skin

  • Marguerite

Miglior corto documentario

  • Black Sheep

  • A Night at the Garden

  • End Game

  • Lifeboat

  • Period. End of Sentence