In trent'anni di carriera hanno regalato al mondo alcune delle storie più belle del mondo animato Disney: il loro sodalizio, cominciato nel 1986 con Basil l'investigatopo, li ha portati nell'acqua del regno di Atlantica con La sirenetta (1989), nel mondo magico di Aladdin (1992) e tra gli dei dell'Olimpo di Hercules (1997), fino all'ultimo film della casa di Topolino disegnato a mano, La principessa e il ranocchio (2009). Per il loro primo lungometraggio realizzato in computer grafica, Ron Clements e John Musker tornano tra le onde del mare grazie a Oceania, storia di Vaiana, adolescente che cerca di salvare la sua isola andando alla ricerca del dio Maui.
Un'altra eroina forte, dunque, per i due registi, che, proprio con la principessa Ariel, sirena che sogna di vivere sulla terra, hanno aperto la strada alle eroine femminili Disney forti ed emancipate che conosciamo oggi. "Molti anni fa, quando abbiamo realizzato La Sirenetta, abbiamo voluto renderla una vera teenager, una sedicenne ribelle" ci ha detto Clements a Roma, alla presentazione del film, continuando: "La sue scelte tracciano il percorso della storia, molte persone si sono identificate in lei, è stato davvero appagante. Vaiana prosegue questa strada, ma è molto diversa da Ariel, anche se anno la stessa età e problemi con il padre. Ariel vive sott'acqua, nell'oceano, ma vuole vivere sulla terra, mentre Vaiana vive sulla terra e si imbarca per l'oceano. Vaiana è l'eroe del film in modo diverso, affronta il classico viaggio dell'eroe: lascia la sua casa per compiere una missione, deve salvare la sua gente e se fallisce le consequenze saranno disastrose. Inoltre è costretta a fare squadra con questo semidio distrutto ed è messa continuamente alla prova, deve affrontare numerosi ostacoli per diventare l'eroe che deve essere. Per lei non c'è storia d'amore: la sua è la storia di qualcuno che diventa un vero eroe". "Crediamo che a suo modo sia un'eroina moderna, in grado di parlare alle giovani donne di oggi" ha aggiunto Musker.
I registi hanno realizzato l'ultimo film della Disney disegnato a mano, La principessa e il ranocchio, e qui sono al loro primo approccio con la computer grafica: nonostante i lineamenti del volto della protagonista ricordino molto quelli delle ultime principesse Disney, Rapunzel ed Elsa, la coppia di autori ha aggiunto al film il proprio tocco personale con i tatuaggi del dio Maui, che ricordano molto le figure dei vasi antichi di Hercules, realizzati a mano dal veterano dell'animazione Eric Goldberg. Data la loro lunga esperienza, abbiamo chiesto loro se provano nostalgia per il disegno a mano, o se ormai la computer grafica offre possibilità irrinunciabili: "Questo è il nostro primo film in computer grafica" ha detto Musker, proseguendo: "Ma abbiamo conosciuto molti artisti e crediamo che l'animazione digitale non abbia limiti: si possono ottenere cose molto espressive ed emozionanti. Ci sono diversi artisti brillanti, alcuni molto giovani, che hanno fatto un lavoro incredibile per realizzare questo oceano: l'animazione digitale ci ha permesso di fare cose che sembravano impossibili quando abbiamo fatto La Sirenetta. Qui ci sono cose molto più complesse, ma amiamo l'animazione disegnata a mano. L'idea dei tatuaggi ci è piaciuta molto, perché Eric Goldberg è uno dei più grandi animatori al mondo, ha animato lui i tatuaggi, il Genio di Aladdin è suo. È stata l'occasione per fare qualcosa di grafico unito alla CG. Sembra un omaggio a Hercules, in parte lo è, ma è soprattutto un omaggio a Goldberg, al Genio, a tutte le cose che ha fatto e all'animazione a mano dei nostri film, è la prova di quanto può essere espressiva e divertente. Abbiamo celebrato tutto questo".
In Oceania c'è un granchio gigantesco, Tamatoa, che dà una bella lezione a Maui: che relazione c'è tra questo crostaceo e Sebastian di La Sirenetta? Secondo Clements: "Lin-Manuel Miranda, che ha scritto molte delle canzoni del film insieme a Opetaia Foa'i, ama in particolare la canzone del granchio, perché è un grande fan di La Sirenetta, di Howard Ashman e Alan Menken, e ha immaginato la canzone Shiny di questo film come una vendetta del granchio sugli umani", ha rincarato la dose Musker: "È il contrario della canzone Les Poissons di La Sirenetta, in cui il crostaceo è malmenato: qui è il granchio a picchiare. È la vendetta di Sebastian".