Robert Eggers ama Nosferatu di Murnau da quando aveva 9 anni. 30 anni dopo ha realizzato il suo remake dei sogni. Ma come fare per distinguersi da chi l'ha preceduto? Di versioni celebri ce ne sono diverse, fatte da maestri come Herzog e Coppola. La soluzione è stata scegliere il realismo. E dare alla figura di Ellen Hutter un ruolo molto più importante. A interpretarla è Lily-Rose Depp, mentre il marito Thomas è Nicholas Hoult.
Arrivato al cinema, e miglior incasso in sala di Eggers, questo Nosferatu introduce temi mai esplorati prima, o poco approfonditi, con questo personaggio: su tutti la sessualità repressa (soprattutto quella femminile) e la salute mentale. Ellen ha infatti un rapporto di attrazione carnale con il Conte Orlok e questo suo desiderio la fa sentire in colpa, spingendola verso la depressione.
Nella nostra intervista gli attori ci parlano di come hanno approcciato il simbolismo del film, le scene di epilessia e raccontano la loro reazione quando hanno visto l'aspetto del vampiro interpretato da Bill Skarsgård per la prima volta.
Nosferatu: intervista a Lily-Rose Depp e Nicholas Hoult
Il vampiro è una di quelle figure che, sia in letteratura che al cinema, vengono usate spesso come metafora delle paure della società nel momento storico in cui vengono raccontate. Nel Nosferatu di Eggers il Conte Orlok può essere simbolo di tante cose, ma su tutte ci ha colpito il collegamento con la salute mentale. È una possibile interpretazione?
Lily-Rose Depp: "Sì, credo che sia proprio così. È sicuramente un aspetto di questa storia. Incontriamo Ellen in un momento in cui non c'è molto spazio per le donne. Per le donne che lottano con la salute mentale, o che lottano con qualsiasi cosa. All'epoca era come se le donne dovessero essere queste poche cose che erano state stabilite per loro e non c'era molto spazio per essere complicate. E le persone intorno a loro non ci pensavano proprio a creare questo spazio. Quindi penso che questo sia assolutamente un tema: ovvero che Ellen stia lottando con l'oscurità dentro di sé. Ed è per questo che all'inizio si rivolge a Nosferatu, al Conte Orlok: c'è questa oscurità che vive dentro di lei. E credo che non sappia come fare, come riconciliarsi con questa cosa dentro di sé. E credo che, per quanto questa sia una storia di lotta contro il male che si incontra nel mondo, si tratta anche di fare i conti con l'oscurità che si può avere dentro di sé".
L'eterna lotta contro il male
Nel film viene detta la frase: "Dobbiamo conoscere il male per distruggerlo. Dobbiamo trovarlo in noi stessi". Ma come si fa a non farsi trascinare dal lato oscuro una volta che si è riconosciuto dentro di sé? Per Nicholas Hoult: "Penso che appena si capisce qualcosa, allora è più facile controllarla, o accettarla: qualsiasi cosa sia, in qualsiasi modo tu debba affrontarla. Ci sono delle cose da cui, se non le comprendi internamente, è più facile lasciarsi sedurre: perché ci si lascia trascinare da esse. Se invece ci si guarda dentro e le si capisce, allora si possono vedere per quello che sono e non ci si lascia influenzare dal male esterno".
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Le scene di epilessia di Lily-Rose Depp
La protagonista ha diverse scene in cui deve interpretare una donna che ha delle crisi di epilessia: a metà tra la malattia e la possessione. Per prepararsi ha studiato danza giapponese. Come è arrivata all'intensità che vediamo nel film? Depp: "Ellen sta cercando di elaborare l'oscurità dentro di sé. E come diceva Nick, una volta che conosci qualcosa, puoi essere meno facilmente influenzato, o ingannato da qualcosa. E quindi credo che questo film sia una sorta di processo di Ellen che cerca di di capire questo aspetto di sé e di arrivare a un punto in cui può accettarlo e in cui, insomma, può farci forse qualcosa di buono".
L'aspetto del Conte Orlok
Eggers ha scelto il realismo, dicevamo. E, di conseguenza, il suo Conte Orlok ha un aspetto inedito rispetto a quanto visto in precedenza. Come ha reagito Nicholas Hoult quando ha visto per la prima volta Bill Skarsgård con il costume completo? L'attore: "Quando ho visto il look completo di Bill era qualcosa di così reale e radicato nella storia: sembrava una persona vera. Non sembrava che Rob e Bill stessero cercando di creare un mostro spaventoso. Sembrava che stessero cercando di creare qualcuno che è esistito ed è diventato questo. È la caratteristica più spaventosa del personaggio, ma anche attraente per Eleanor e gli altri personaggi del film. A un certo punto non si tratta solo di una creatura orrenda. C'è qualcosa di abbastanza nobile in lui che è diventato questo. E quindi c'era questo nel costume, nel trucco, in tutto ciò che Bill ha portato in vita. Era una vera dicotomia e un mix di cose dal punto di vista emotivo, oltre che terrificante".
Tra scienza e folklore
In questo film Eggers introduce il personaggio del Professor Albin Eberhart Von Franz, interpretato da Willem Dafoe. È uno scienziato, ma è stato allontanato dalla società perché crede anche nel folklore e nel paranormale. Afferma che, anche se la tecnologia ha fatto molti progressi, non possiamo affidarci totalmente a essa. Ha ragione? Hoult: "Certo che sì! Una volta avevamo molto più tempo per pensare. E ora i nostri cervelli hanno sempre input. Invece dovrebbero solo rimanere calmi".
D'accordo Depp: "Il nostro mondo si muove così velocemente e la tecnologia si muove così velocemente... Le cose sono sempre nuove e ogni volta arriva qualcosa che è più grande e migliore, più nuova. Penso che in tutto questo possiamo perdere di vista le cose del passato che erano davvero importanti e possono aiutarci".