Strano Natale quello che ci attende, con la crisi economica che avanza, il maltempo che si scatena sulla nostra povera penisola e gli italiani divisi tra austerity e incitamenti al consumismo sfrenato per far 'ripartire' l'economia. E il cinema, da sempre specchio dei tempi, non può non riflettere questa situazione di incertezza globale. Il Natale segna, da sempre, uno dei picchi della stagione cinematografica in termini di incassi e le major liberano sul mercato le loro ammiraglie. Tendenza puntualmente confermata dagli Stati Uniti dove il periodo delle festività vedrà l'uscita di pezzi da novanta come The Curious Case of Benjamin Button, Revolutionary Road, Operazione Valchiria e Sette anime, tutti con un occhio agli Oscar, oltre ai più tradizionalmente natalizi Io & Marley e Racconti incantati. In Italia, invece, i giorni di festa veri e propri (24 e 25 dicembre) se li spartiranno due soli titoli: La duchessa e The Spirit.
Sicuramente il nuovo lavoro di Frank Miller, che esce in contemporanea in tutto il mondo proprio il giorno di Natale, è il titolo più appetitoso e senza particolare concorrenza è destinato a raggranellare il maggior incasso al box office. Miller, dopo il successo di Sin City, si è preso il rischio di dirigere in prima persona un'opera che nel look rispecchia lo stile minimalista da fumetto, realizzato in realtà con un uso massiccio di blue screen, e a livello contenutistico non è poi così dissimile dal precedente lavoro visto che al centro del plot vi è un detective in lotta contro il crimine. Quello che vi sarà di diverso, e in un certo senso più natalizio, sarà lo spirito generale dell'opera meno tendente al dramma e più vicina divertissement. In più abbiamo un cast composto da un eccezionale villain da fumetto, Samuel L. Jackson, nei panni del
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Molto poco natalizio è invece La duchessa, dramma storico ambientato nell'Inghilterra del XVIII° secolo e dedicato a Georgiana Spencer, figura carismatica impegnata nella vita politica del tempo e nota per il suo privato tempestoso, nonché antenata di Lady Diana Spencer. Il film, che ricostruisce puntualmente l'Inghilterra dell'epoca e brilla per raffinatezza in scenografia, trucco e costumi, verrà senza dubbio apprezzato dagli appassionati di film storici.
Tra le pellicola italiane si conferma la regola che il cinepanettone anticipato paga in termini di incassi e dopo l'esempio della scorsa stagione, anche quest'anno la commedia pseudo-natalizia novembrina La fidanzata di papà, firmata da Enrico Oldoini e Massimo Boldi, ha fatto il suo bel pienone di incassi sgombrando il campo al più classico Natale a Rio, ennesima pellicola di Neri Parenti che vede nel cast i soliti nomi televisivi capitanati da Christian De Sica, Massimo Ghini e Michelle Hunzicher. Un'alternativa tutta italiana è il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo Il cosmo sul comò, commedia filosofico-esistenziale che si prende gioco di vizi e difetti degli italiani a cominciare dalle mode legate alla spiritualità orientale, incarnata nel film da un bizzarro maestro asiatico, Tsu'Nam, che elargisce continuamente pillole di improbabile saggezza seduto all'ombra di un antico ginko biloba. La comicità garbata del trio milanese (o meglio duo, perché Aldo ci tiene a ribadire la propria sicilianità anche in questo contesto) si snoda in quattro episodi che ironizzano sulle idiosincrasie che affliggono il nostro quotidiano, dal desiderio di paternità alla gestione menage familiare fino al rapporto con la religione.
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