Doveva uscire lo scorso 26 marzo e dopo diversi mesi di rimandi fino a data da destinarsi, finalmente ci siamo: il live-action di Mulan è pronto per arrivare su Disney+ a partire dal prossimo 4 settembre. Il film diretto da Niki Caro esce a distanza di ben 22 anni dal film d'animazione Disney che aveva conquistato il cuore di grandi e piccini grazie alla storia per nulla scontata, alla profondità psicologica dei protagonisti, al suo essere un film d'azione e nel portare alla ribalta non una principessa, ma una guerriera.
Tuttavia, nonostante il film animato sia rimasto nell'immaginario collettivo, Mulan non deve essere inteso come un copia e incolla del film del 1998, ma come una rivisitazione di La ballata di Hua Mulan, un leggendario racconto poetico, scritto nel VI secolo, che narra le gesta dell'eroina cinese che decise di arruolarsi in un esercito composto da soli uomini. Una storia che è stata raccontata tante volte e che è stata tramandata di generazione in generazione, fino ad arrivare ai nostri giorni, conservando il suo interesse e la sua attrattiva.
È così che il live action di Mulan si appresta a proporre al grande pubblico le gesta di questa eroina cinese, presentandosi come un film d'azione e dando vita, sul grande schermo, ad un personaggio dal fascino unico. Così, ne abbiamo parlato proprio con la regista Niki Caro, che abbiamo incontrato a Milano durante la presentazione di alcune scene del film.
La video intervista a Niki Caro, regista del live-action di Mulan
Mulan e il contatto con la realtà
A differenza di quello che si potrebbe pensare, Mulan è un film d'azione vero e proprio (ne abbiamo parlato nella nostra recensione di Mulan), e approcciarsi a questo genere non è un lavoro semplice. Dunque, come realizzare un film di questo tipo? A questa domanda ha cercato di rispondere Niki Caro, regista alla prima esperienza con il genere d'azione: "Questa è stata la prima volta che ho diretto un film d'azione ed è la prima volta che ho diretto un film "fuori scala". Ma dirigere questo film è stata una cosa molto naturale per me, mi è piaciuto molto e mi sono sentita davvero bene e la differenza tra questo film e magari altri prodotti della stessa tipologia è che ogni momento d'azione è stato girato in maniera molto attenta. Si parla sempre di Mulan come persona, del suo cuore, e ciò viene espresso nelle scene d'azione del film".
Come inteso, la vicenda ruota attorno al personaggio di Mulan, concepito come una ragazza normale e non come una figura eroistica: "Volevo che Mulan non fosse una supereroina: è una ragazza reale. Volevo che i momenti d'azione fossero esplosivi e molto forti, ma che dipendessero dal corpo di una ragazza e non da un supereroe in volo".
Mulan: la forza della verità in uno stato di grazia
Di Mulan non si può dire che non sia un film di ricerca, poiché per realizzarlo è stato necessario studiare la persona di Hua Mulan. E per Niki Caro è stato interessante scoprire diversi aspetti di questa ragazza, diventata leggenda, cercando di restituire sul grande schermo ciò che è fondamentale: "Mulan è solo una ragazza vera e forte, che elogia l'idea della verità e in base a questa idea non può mantenere a lungo il suo status di uomo".
Una figura, dunque, tale per cui è stato possibile mettere al centro un personaggio femminile in azione, grazie anche all'interpretazione di Yifei Liu: "Lei ha fatto la maggior parte delle sue coreografie ed in realtà sarebbe una ballerina. Ha una grazia innata nei movimenti, ma come una ballerina è anche davvero atletica. Insomma, è stata un'esperienza pazzesca per me dare vita a quell'atleticità e quella grazia in un modo così limpido".
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Mulan: non chiamatela principessa Disney
Nonostante il live action di Mulan sia, come già anticipato, una rivisitazione de La ballata di Hua Mulan, diventa inevitabile fare dei riferimenti al 35° classico Disney di Tony Bancroft, Barry Cook. Alla stessa maniera, è difficile non rievocarlo e non ricordarlo, tanto che secondo la regista: "La prima volta che l'ho visto ho pensato 'Alleluja!'. Lei è l'eroe femminile per come dovrebbe essere ed ero entusiasta per come era stato realizzato da Disney, poiché lei non è una principessa, è una guerriera".