Qualche tempo fa avevamo elencato quelli che per noi erano i migliori titoli di testa nei film di supereroi, le sequenze che in pochi minuti riassumevano perfettamente contenuti, toni e atmosfere di capisaldi del genere. Adesso, complice l'abitudine della Marvel - ma non solo - di collocare questo tipo di sequenza alla fine del film, abbiamo voluto fare lo stesso per i titoli di coda, prendendo in considerazione soprattutto la Casa delle Idee (in tutte le sue declinazioni, che sia Marvel Studios o Sony), ma anche con un piccolo viaggio in casa DC, che ogni tanto adotta la medesima tattica. Ecco la classifica, in ordine cronologico, dei migliori titoli di coda nei film di supereroi.
1. Thor (2011)
Il Marvel Cinematic Universe ha inaugurato questo trend già con il primo Iron Man (anche se i due film successivi hanno optato per i più classici titoli di testa), ma la prima sequenza davvero memorabile l'abbiamo avuta con Thor, che esibisce immagini cosmiche dalle tinte fantasy, accompagnate dalla magnifica colonna sonora di Patrick Doyle, che dà alle avventure del dio del tuono quel registro epico che nei capitoli successivi ha ceduto il posto ad atmosfere più scanzonate. Un bel ricordo di quanto fosse diverso il franchise durante la Fase Uno, e di quanto ci manchi quel tema musicale firmato da Doyle.
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2. Captain America: il primo vendicatore (2011)
Il personaggio nasce nei fumetti come strumento di propaganda, ed è quindi giusto che Captain America: il primo vendicatore ci giochi: non solo il film stesso mette alla berlina lo scopo del protagonista, ma abbiamo anche diritto a una bellissima sequenza di credits finali che riproduce l'iconografia propagandistica dell'epoca, a cominciare dal mitico cartello di reclutamento con lo zio Sam che dice "Voglio te". Il tutto condito da una squisita musica dal sapore rétro a firma di Alan Silvestri, reclutato in seguito anche per creare il tema degli Avengers.
3. Iron Man 3 (2013)
All'epoca si pensava che questo potesse essere l'ultimo capitolo delle avventure di Tony Stark, ed è forse per questo motivo che Shane Black ha optato per qualcosa di leggermente diverso con i credits di Iron Man, ripercorrendo la storia del film e mostrando gli interpreti con un'estetica più da commedia (il che ricorda un po' il primo Predator, di cui Black fu interprete). Una tattica che è poi stata ripresa, in modo più originale (tramite dei modellini), da un altro sequel Marvel, ossia Ant-Man and the Wasp.
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4. Avengers: Age of Ultron (2015)
Più piccolo in termini di trama, con una minaccia non aliena, Avengers: Age of Ultron non è però meno ambizioso, come si può evincere dai titoli di coda che si rifanno all'iconografia classica per raffigurare con fare scultoreo la battaglia tra i nostri eroi e il perfido Ultron. E dopo un intero film musicato in modo un po' anonimo da Danny Elfman e Brian Tyler, fa piacere ritrovare per intero il tema composto da Silvestri, che ci ricorda perché questi sono gli eroi più potenti della Terra, in attesa di ritrovarli alle prese con nuovi antagonisti.
5. Thor: Ragnarok (2017)
Dopo il mezzo pasticcio del secondo episodio, per Thor: Ragnarok si è scelto di puntare su un regista con uno stile tutto suo, e Taika Waititi ha risposto trasformando la terza avventura del figlio di Odino in una colorata e folle avventura cosmica in stile anni Ottanta. Approccio evidente anche nell'estetica dei credits finali, che ripercorrono con tratto stilizzato i momenti clou del film e sottolineano il trionfo del protagonista, finalmente al centro di un film che non si lascia sopraffare dalla timidezza o dall'anonimato.
6. Black Panther (2018)
Black Panther è stato un film epocale, e tale concetto è presente, in piccolo, anche nei titoli di coda, dove la musica (premiata con l'Oscar) di Ludwig Goransson e le parole di Kendrick Lamar accompagnano le immagini più significative legate al mondo di Wakanda, un microcosmo che apre nuove porte per il franchise. A suo modo, non il solito film Marvel, e l'emozione è ancora più potente oggi, rivedendo il lungometraggio dopo la scomparsa inaspettata del suo protagonista Chadwick Boseman.
7. Venom (2018)
Il film in sé ha diviso, ma è indubbio che Venom abbia un certo fascino, nel bene e nel male, e questa cosa si riflette anche nei titoli di coda: una sequenza che rimanda graficamente a toni più cupi, che sullo schermo sono stati edulcorati per questioni di target, e con l'accompagnamento musicale di Eminem che è invece più "tamarro", nonché un segnale molto chiaro circa gli anni di riferimento per il film, che in termini di trama ed estetica sembra essere rimasto in archivio per una quindicina d'anni prima di approdare nelle sale, regalandoci un'avventura simpaticamente fuori tempo massimo.
8. Spider-Man: Un Nuovo Universo (2018)
Se con Sam Raimi abbiamo avuto diritto a bellissimi titoli di testa (in particolare quelli del secondo film, illustrati dal fumettista Alex Ross), con l'animato Spider-Man: Un Nuovo Universo tale qualità passa nei credits finali, con una sequenza che riprende l'ambizione estetica del lungometraggio e omaggia lo spirito dei fumetti originali con fare sincero e vivace, inserendo anche un doveroso omaggio ai due creatori Stan Lee e Steve Ditko, entrambi scomparsi poco tempo prima dell'uscita del film.
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9. Aquaman (2018)
Passiamo temporaneamente dall'altro lato della barricata, dalle parti della Distinta Concorrenza, che con Aquaman è stata accusata di voler copiare il modello Marvel (tono più leggero, scene post-credits). In realtà il film di James Wan ha un'identità tutta sua, con tanto di splendida digressione horror quando entrano in scena le creature della zona nota come Trench, e le varie anime del progetto sono ben riassunte nella parte iniziale dei credits, che chiudono con brio l'esordio in solitario del sovrano di Atlantide.
10. Avengers: Endgame (2019)
Potevamo non chiudere con loro? Avengers: Endgame è stato la fine di un'era, e i credits non potevano non sottolinearlo, elencando tutti gli attori già apparsi in altri film tramite clip d'archivio provenienti da tutto il franchise. E poi, all'improvviso, la svolta, ispirata a Star Trek VI: rotta verso l'ignoto: un montaggio con i sei Avengers originali, corredato dagli autografi degli attori. Un montaggio il cui ordine è tutt'altro che casuale, poiché culmina nell'apparizione di Robert Downey Jr., il cui Tony Stark diede inizio a tutto nel 2008. E qui consentite una nota personale: alla proiezione a cui è andato il sottoscritto, quello è stato il momento più applaudito.