Sono state la colonna sonora della nostra infanzia, le abbiamo cantate a squarciagola da soli o con gli amici e tutt'ora (non c'è nulla da vergognarsi) teniamo in macchina una playlist con le migliori, quelle che ci sono rimaste nel cuore e che resteranno per sempre impresse nella nostra mente e nei nostri ricordi: stiamo parlando delle sigle dei cartoni animati, bagaglio della nostra infanzia, causa di pesanti tuffi al cuore a ogni ascolto. Che siano frutto di un adattamento delle originali o siano state scritte e composte appositamente per l'Italia poco importa, nel nostro paese queste piccole perle musicali sono diventate dei veri cult, un bagaglio culturale irrinunciabile nonché un vero e proprio fenomeno musicale che vanta diversi estimatori e appassionati. In questo articolo cercheremo di elencare le 20 migliori sigle dei cartoni animati. Le ricordate tutte?
1. L'uomo tigre
L'uomo Tigre che lotta contro il male, lui che combatte solo la malvagità, perennemente in conflitto con Tana delle Tigri, una malvagia associazione criminale che, nel migliore dei casi, addestra lottatori in modo disumano lasciandoli appesi con pesanti bilancieri su fiumi infestati da coccodrilli affamati. L'anime ha accompagnato per anni i nostri ricordi d'infanzia grazie alla sua celebre sigla composta da I cavalieri del re e scritta e cantata da Riccardo Zara. Siamo certi che, nonostante il tempo, non l'abbiate dimenticata.
2. Cybernella
Se non ricordate Cybernella vi consigliamo vivamente di rimediare a questa lacuna perché quest'anime, di Shinji Nagashima, è un piccolo gioiellino che non merita di essere dimenticato. La sua sigla italiana è stata cantata da I Vianella, nome del duo composto da Edoardo Vianello e Wilma Goich ma, se siete molto giovani e non sapete chi siano, chiedete ai vostri genitori o nonni di canticchiarvi Abbronzatissima o Guarda come dondolo, a vostro rischio e pericolo però, non ci sentiamo responsabili di possibili Karaoke familiari molesti.
3. Heidi
Monti che sorridono e caprette che fanno ciao. Tranquilli non abbiamo preso la magica polverina di Pollon (della quale vi parleremo più in là) ma, come i più attenti avranno intuito, stiamo parlando della sigla di Heidi. Questo brano, cantato da Elisabetta Viviani, vanta indubbiamente un'incredibile popolarità ora come all'epoca della sua uscita, nel 1978, quando il singolo arrivò a superare il milione di copie vendute.
4. Bia la sfida della magia
Ammettiamolo, avrebbero potuto anche intitolare la sigla di Bia la sfida della magia come Impariamo le sillabe con Bia. Orecchiabile e ripetitivo, questo brano, strutturato come una filastrocca, è stato scritto da Andrea Lo Vecchio su arrangiamento di Rodolfo Greco per poi essere cantato dallo stesso Lo vecchio insieme al piccolo Giovanni Marelli usando lo pseudonimo de "I piccoli stregoni". Impossibile da dimenticare è rimasto nei cuori di molti che l'hanno ascoltato da bambini e siamo sicuri che, proprio per la sua semplicità, sia (in parte) la causa del grande successo, nell'Italia degli anni '80, di questo stupendo anime.
5. Jeeg Robot
Qualche anno fa, a causa di una fake news, è stata erroneamente attribuita a Piero Pelù, ma la sigla di Jeeg Robot d'acciaio è opera di Roberto Fogu, pianista e cantautore sardo, voce anche della canzone di apertura di Ryu il ragazzo delle caverne. La base rimase quella originale della versione giapponese, rivisitata con il minimog (un sintetizzatore analogico) sovrapposto alla base originale per idea del musicista Carlo Maria Cordio.
6. Ufo Robot Goldrake
"Si trasforma in un razzo missile, con circuiti di mille valvole tra le stelle sprinta e va..." Sì, la sanno anche i muri e proprio per questo non potevamo non inserirla nella nostra classifica. Ufo Robot Goldrake è stato il primo anime robotico ad approdare sulla tv italiana alle 18:45 del 4 aprile 1978, una data storica per tutti gli amanti di questo genere che non possono dimenticare ne l'opera di Gō Nagai né la sua iconica sigla italiana.
7. Le nuove avventure di Lupin
"Chi lo sa che faccia ha? Chissà chi è, tutti sanno che si chiama Lupin" Queste sono le prime battute dell'indimenticabile sigla de Le nuove avventure di Lupin, seconda serie anime dedicata a Lupin III, il ladro gentiluomo nato dalle tavole di Monkey Punch. Il brano, noto come Lupin Fisarmonica, per la presenza di questo strumento nella parte strumentale all'inizio, è stato scritto da Franco Migliacci e cantato da Irene Vioni con l'accompagnamento dell'orchestra Castellina-Pasi.
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8. L'imbattibile Daitarn 3
"Noi siamo un trio all'erta e pieni di brio", tranquilli, sappiamo che l'avete letta cantando, è perfettamente normale. La sigla de L'imbattibile Daitarn 3 è di sicuro una delle più cantate e celebri. Le avventure di Haran Benjo alla guida del suo robot a energia solare ci sono rimaste veramente nel cuore e, seppure la conclusione di questi anime sia estremamente amara e per nulla briosa, noi continuiamo a ricordare con affetto sia Benjo che le sue strampalate assistenti Reika e Beauty.
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9. Mademoiselle Anne
Cantata da Le mele verdi con la musica e gli arrangiamenti di Massimo Spinosa e Silvio Pozzoli, quella di Mademoiselle Anne è una delle sigle più amate e poetiche mai composte. Perfetta introduzione per una storia d'amore ed emancipazione femminile ambientata nell'era Taisho, che difficilmente si riesce e riuscirà a dimenticare. "Il Fujiyama vegliava su di me..." Ok, adesso vi sfidiamo a smettere di cantarla!
10. Capitan Harlock
Cantata da "La banda dei bucanieri" (pseudonimo sotto il quale si celano gli interpreti Fabio Concato, Massimo Luca, Alberto Tadini, Ellade Bandini, Ares Tavolazzi) la sigla di Capitan Harlock ha accompagnato l'infanzia della maggior parte dei bimbi degli anni '80. Il disco che conteneva il singolo fu un grande successo discografico rimanendo in classifica nel 1979 per ben dieci settimane arrivando fin in seconda posizione. Molti non sanno che all'epoca del passaggio sulla Rai un verso della sigla venne censurato, la frase "Il suo teschio è una bandiera che vuol dire libertà, vola all'arrembaggio però un cuore grande ha", venne sostituita con la ripetizione di "Nel suo occhio c'è l'azzurro, nel suo braccio acciaio c'è, nero è il suo mantello, mentre il cuore bianco è". Esagerazioni d'altri tempi.
11. Lady Oscar
L'anime di Lady Oscar ha visto in Italia più sigle ma, quella che ci è rimasta in mente e che, forse per l'età, amiamo di più è quella cantata da I Cavalieri del re. Già all'uscita, nel lontano 1982, raggiunse il settimo posto nella classifica settimanale dei singoli più venduti. Riccardo Zara (autore e compositore di molte delle sigle dell'epoca) ha dichiarato di averla realizzata in soli tre giorni, dopo i quali la canzone ha dovuto subire l'approvazione dei produttori giapponesi dell'anime.
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12. Lamù
La sigla di questo anime, della celebre autrice Rumiko Takahashi (Inuyasha, Ranma 1/2), ha dato vita ad uno dei misteri più intricati del panorama televisivo italiano. Fin dalle prime apparizioni su schermo, fino agli anni '90, la serie è stata accompagnata da un brano di cui tutt'ora non si conoscono autori ed interprete; non esistono incisioni ufficiali e nei titoli di testa e di coda non è mai comparso nessun nome riconducibile al brano in questione. A partire dal 2003 alcuni appassionati hanno anche tentato di indagare in modo approfondito per risolvere l'increscioso mistero riuscendo soltanto a depennare dalla possibile lista di autori un gran numero di artisti dell'epoca, senza giungere ad una conclusione. Nella speranza che la matassa venga finalmente sbrogliata continueremo a canticchiare questa sigla che, più di tutte le altre, ha fatto breccia nei nostri cuori.
13. Pollon
Nessuno potrai mai dimenticare l'aspirante dea più folle dell'Olimpo, Pollon, che, con la sua ehm... polverina magica, era in grado di riportare la felicità anche ai casi più disperati. La sigla italiana di questo famosissimo anime è interpretata da Cristina D'Avena e scritta da Piero Cassano dei Matia Bazar e da Alessandra Valeri Manera, nota autrice e sceneggiatrice televisiva. Nomi illustri per un brano entrato prepotentemente nelle nostre teste sia per l'estrema orecchiabilità che per la buffissima protagonista.
14. Holly e Benji - Due fuoriclasse
Nonostante Holly e Benji abbia avuto nel corso degli anni più di una sigla quella di cui vi parleremo noi è la prima e indimenticabile versione apparsa sugli schermi italiani nell'ormai lontano 1986. Cantata da Paolo Picutti, con musica di Augusto Martelli e testo di Alessandra Valeri Manera e Nicola Gianni Muratori, ha segnato la nostra infanzia al grido di "Holly si allena tirando i rigori. Benji si allena parando i rigori." Un po' come il "Metti la cera, togli la cera" di Karate Kid ma in versione calcistica, che rimarrà impresso per sempre nella nostra memoria tormentandoci con impietosa nostalgia.
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15. L'incantevole Creamy
Cantata da Cristina D'Avena era la sigla di apertura di L'incantevole Creamy, uno degli anime più amati di sempre. Se avete marchiata a fuoco nel cervello la formula magica "pari-pam-pum" è soprattutto merito di questo brano pieno di rime, che, ahimè, vi raccontava buona parte della storia, all'epoca a quanto pare lo spoiler non era ancora stato inventato. Creamy era infatti l'alter ego di Yu Morisawa, una bambina vivace che, grazie all'incontro dei due folletti magici Posi e Nega, poteva trasformarsi nella 16enne Creamy Mami, pop star in ascesa con poteri magici.
16. Occhi di gatto
Tutine che lasciavano poco all'immaginazione, entrate in scena spettacolari e fascino a palate: le tre ladre e sorelle più famose dell'animazione, che hanno sdoganato il girl power molto prima delle Spice Girls, sono di sicuro tra i nostri personaggi preferiti di sempre, insieme ad un anime al quale la definizione di cult non rende pienamente giustizia. A rendere Occhi di gatto indimenticabile a noi bimbi degli anni ottanta ha contribuito senza dubbio la sigla, cantata da Cristina D'Avena, come di consueto piena di rime e facile da ricordare, che amiamo ancora tutti alla follia.
17. Ken il guerriero
"Siamo alla fine del XX secolo. Il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche. Sulla faccia della terra gli oceani erano scomparsi e le pianure avevano l'aspetto di desolati deserti. Tuttavia, la razza umana era sopravvissuta." Dopo questo iconico incipit partiva una delle sigle più belle e famose della nostra infanzia; molti di noi sono in grado di cantarla a memoria avendo visto questo anime, probabilmente, un numero incalcolabile di volte, anche da adulti. Scritta da Lucio Macchiarella sulla musica di Claudio Maioli (che la canta anche sotto lo pseudonimo di Spectra) la sigla di Ken il guerriero venne incisa nel 1986 e mai commercializzata su dischi o cassette. Solo nel 2010 fu presentato il vinile prodotto da Coniglio Editore.
18. Dragon Ball
Anche se i più "vecchiotti" come noi ricorderanno principalmente la sigla giapponese, non possiamo non citare nella nostra lista la canzone di apertura della prima serie di Dragon ball che, dopo anni di passaggi su reti private, appare su Italia 1 nel 1999. Cantata da Giorgio Vanni ha al suo interno una traccia campionata dal videogioco Dragon Ball: Final Bout.
19. I cavalieri dello zodiaco
Anche questo anime nel nostro paese ha avuto più sigle nel corso degli anni e delle messe in onda, quella di cui vi parleremo noi è la prima, scritta e interpretata da Massimo Dorati ed utilizzata per il passaggio su Odeon TV nel 1990. La rete privata non ha mai mandato in onda la serie per intero interrompendola puntualmente all'episodio 52 e fermando il povero Pegasus (sì, in Italia abbiamo proprio chiamato il personaggio come la propria armatura) alla casa del Leone in barba ad Arles che, da dietro le quinte, ci aveva provato per le precedenti 4 case.
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20. È quasi magia Johnny
È quasi magia Johnny (in originale Orange Road) è stato trasmesso da Italia 1 alla fine degli anno '80 all'interno del celebre programma contenitore Bim Bum Bam. Vittima nella prima edizione di una pesante opera di censura per riadattarlo ad un pubblico di età inferiore al suo target lo abbiamo comunque amato per i divertenti siparietti tra i personaggi e la proverbiale goffagine del protagonista, un adolescente con poteri psichici. La sigla è cantata da Cristina D'Avena e scritta da Alessandra Valeri Manera su musica di Carmelo Carucci.