I 10 migliori serial killer delle serie tv

Passiamo in rassegna i 10 migliori serial killer delle serie tv, dal Dexter Morgan di Michael C. Hall alla più recente Villanelle co-protagonista di Killing Eve.

"Consideratela come una dipendenza. C'è la regola dell'effetto decrescente. Il serial, come l'eroinomane, è sempre alla ricerca di quella prima ebbrezza elusiva ed è destinato a fallire. Ecco perché il periodo di calma si accorcia e i crimini diventano più elaborati. E lui continuerà alimentando la dipendenza dall'omicidio, se noi non lo fermiamo".

Mindhunter: un momento della prima stagione
Mindhunter: un momento della prima stagione

È con queste parole che Stella Gibson definisce Paul Spector in The Fall, la serie british che più di altre ha indagato la personalità del serial killer e il rapporto fra omicida e poliziotto che gli stava alle costole. Perché il gioco del "gatto col topo" porta alla luce il fatto che spesso l'assassino è convinto che il detective sia uguale a lui, lo yin del suo yang e così via. Ma non è stata di certo l'unica. Abbiamo provato a estrapolare i 10 migliori serial killer delle serie tv. Vuoi per l'interesse sempre più crescente da parte del pubblico per il true crime e le storie tratte da casi di cronaca veri. Vuoi per il fascino che un serial killer procura, nonostante l'orrore delle sue azioni, l'interesse a cercare di comprendere la sua psicologia e le sue motivazioni.

Tante sono quindi le serie, soprattutto crime e procedurali, ma non solo, che hanno messo il killer al centro della storia piuttosto che la controparte della Legge e della Giustizia, per dare voce a entrambe le parti coinvolte, e guidare lo spettatore nella cattura, nell'indagine psicologica tanto come in quella d'azione. Una menzione speciale va a show basati su serial killer realmente esistiti come Manhunt, che ha dedicato le due stagioni finora prodotte a Unabomber (2017 - ...) e all'Olympic Park Bomber, Aquarius (2015 - 2016) incentrata sulla figura di Charles Manson, riportata di recente al cinema anche da Tarantino in C'era una volta a Hollywood. O ancora altri prodotti seriali che hanno avuto uno o più serial killer a contrastare il protagonista e non solo, come Mindhunter, la serie Netflix di David Fincher che ha raccontato proprio la nascita della psicologia criminale, Scream, esperimento televisivo tratto dal celebre franchise cinematografico, American Horror Story: Asylum, Absentia, le inglesi Happy Valley, Marcella, Luther, il più recente period crime The Alienist.

10. JOHN IL ROSSO (THE MENTALIST, 2008 - 2015)

Simon Baker in una scena dell'episodio Red Sky In The Morning di The Mentalist
Simon Baker in una scena dell'episodio Red Sky In The Morning di The Mentalist

Un killer sullo sfondo ma in realtà sempre presente è quello con cui iniziamo questa classifica, fronteggiato da Patrick Jane (Simon Baker) nella longeva serie di CBS The Mentalist. John Il Rosso (in originale Red John), così si faceva chiamare con una faccia sorridente insanguinata lasciata sulle scene del crimine, inclusa quella del protagonista, il Mentalista del titolo, che si ritrova la propria famiglia fatta a pezzi e un conseguente crollo psicologico. Jane è una persona calma, serena e pacata... a parte quando si tratta di John Il Rosso che fa emergere il suo lato più oscuro. Nel corso delle sette stagioni il creatore Bruno Heller (proprio lui che di procedurali ne sa qualcosa e poi li contaminerà coi fumetti in Gotham e Pennyworth) non si dimentica mai del fil rouge (termine scelto non a caso) della serie fino a giungere all'epilogo nella sesta.

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9. MARTIN WHITLY ALIAS IL CHIRURGO (PRODIGAL SON, 2019 - ...)

Prodigal Son Michael Sheen Scena Serie Tv
Prodigal Son: Michael Sheen in una scena della serie tv

Martin Whitly è un killer estremamente recente ma che ha fatto subito parlare di se per l'interpretazione camaleontica e inquietante di Michael Sheen. Prodigal Son si incentra sul rapporto padre - figlio nel "gioco del gatto col topo". Un figlio, Malcom (un sorprendente Tom Payne), che da piccolo scoprì l'attività da serial killer del padre e lo denunciò alla polizia. Un figlio la cui infanzia è quindi stata pesantemente traumatizzata e che di rimando ha fatto della professione del profiler il proprio obiettivo. Prima licenziato dall'FBI, ora lavora come consulente occasionale della polizia di New York poiché ha un occhio "dall'interno", suo malgrado, alla mente degli assassini seriali. Soprattutto ora che un killer sta replicando i metodi del "Chirurgo", com'era soprannominato il padre, costringendolo a fare definitivamente i conti col proprio passato.

8. JOE CARROLL (THE FOLLOWING, 2013 - 2015)

The Following: James Purefoy in una foto promozionale della serie
The Following: James Purefoy in una foto promozionale della serie

Anche in The Following abbiamo un gioco del gatto col topo: da un lato Ryan Hardy, ex agente dell'FBI esperto profiler interpretato da Kevin Bacon che aveva segnato il suo ritorno in tv insieme a quello di Kevin Williamson (l'autore di Dawson's Creek ma anche della saga cinematografica di Scream). Dall'altro Joe Carroll (James Purefoy), assassino seriale, che dopo nove anni evade di prigione facendo tornare in attività colui che lo aveva arrestato, cioè Hardy. Williamson aveva sporcato il genere con l'elemento social fin dal titolo, raccontando degli adepti alla "Setta" fondata online da Carroll, prima e durante la detenzione, per alimentare una sorta di culto seriale ispirato dai romanzi di Edgar Allan Poe. Una task force dovrà fermare ora non solo Carroll ma soprattutto i suoi terribili e pericolosi seguaci.

7. JOE GOLDBERG (YOU, 2018 - ...)

You 4
You: Penn Badgley in una sequenza della serie

Con You, il guilty pleasure di Lifetime poi diventato di Netflix, il protagonista è proprio il serial killer e il punto di vista del racconto diventa il suo. Joe Goldberg (Penn Badgley), molto giovane rispetto agli altri di questa classifica, è un ragazzo che cerca il suo posto nel mondo. È anche un libraio "qualunque" di New York, che si innamora di una cliente, Guinevere Beck (Elizabeth Lail). L'amore diventa però presto un'ossessione che si ripercuoterà anche su chi gravita intorno a Guinevere. Anche perché forse c'è una misteriosa "ex" che Joe non ha mai dimenticato... In un mix di generi dal sapore letterario è proprio il voice over di Joe/Penn a guidarci nella sua mente, nelle sue fantasie, nei suoi sentimenti e nell'"amore" (a detta sua) che prova per le sue vittime.

6. BARRY BERKMAN/BARRY BLOCK (BARRY, 2018 - ...)

Bill Hader
Bill Hader con l'Emmy come miglior attore per la serie Barry

Barry è purtroppo ancora inedita in Italia ma non potevamo non inserirla poiché rappresenta una particolarità unica nel "genere dei serial killer" in tv. Questo perché si tratta di una black comedy che vuole scherzare, nello stile tipico HBO fatto di cinismo con un cuore nascosto, su questa "insolita" professione. Barry Berkman il protagonista creato e interpretato da Bill Hader (comico del Saturday Night Live e non solo) è un ex marine diventato un killer a pagamento che abita nel Midwest. Sobrio e insoddisfatto della propria vita, deve recarsi a Los Angeles per un omicidio su commissione. Quello che non sa è che lì troverà uno strambo gruppo di aspiranti attori che, insieme al loro altrettanto strambo insegnante (un Henry Winkler in grande spolvero) gli farà mettere in discussione la propria vita e le proprie aspirazioni. Per questa serie Hader e Winkler hanno vinto l'Emmy.

5. PAUL SPECTOR (THE FALL, 2013 - 2016)

The Fall: l'attore Jamie Dornan interpreta Paul Spector alle prese con gli incubi
The Fall: l'attore Jamie Dornan interpreta Paul Spector alle prese con gli incubi

La cosa interessante della serie british BBC The Fall è il continuo doppio punto di vista che viene mostrato, anche in fase di montaggio, fra il detective e l'omicida, fin dal primo episodio. Un uomo e una donna, dato il tema centrale del rapporto con il sesso, con il corpo femminile e con il controllo. Da un lato Stella Gibson (una sempre splendida Gillian Anderson), donna anticonformista della polizia metropolitana di Londra che viene chiamata a revisionare un caso e scopre che è parte del lavoro di un killer seriale. Dall'altro Paul Spector (un convincente Jamie Dornan, prima di diventare protagonista delle Cinquanta sfumature di grigio), il killer in questione, che da subito ci viene svelato e ci viene mostrato come un padre di famiglia molto particolare. È tutto un gioco psicologico quello messo in atto, nei dialoghi e soprattutto nei silenzi e nei primi piani dei due protagonisti. La caccia è aperta.

Di The Fall e di tante altre serie tv con protagonisti serial killer abbiamo parlato nel nostro nuovo libro, 100 serie tv in pillole. Stagione 2. Ogni amante di sangue e brividi in televisione non può fare senza!

4. NORMAN BATES (BATES MOTEL, 2013 - 2017)

Bates Motel: Freddie Highmore in una scena del pilot della serie A&E
Bates Motel: Freddie Highmore in una scena del pilot della serie A&E

Passiamo a un serial killer reso celebre dal grande schermo prima che dal piccolo. L'indimenticabile protagonista di Psycho di Alfred Hitchcock, Norman Bates, interpretato da Anthony Perkins trova un degno "erede" in Freddie Highmore, attualmente in tv con un ruolo altrettanto singolare in The Good Doctor. Bates Motel è un prequel televisivo che racconta ancora una volta un rapporto, questa volta tra il figlio e la madre Norma Bates (Vera Farmiga), l'apertura del Bates Motel e le vicende che porteranno all'inevitabile tragedia vista in Psycho. La particolarità è che una serie "senza tempo", ambientata sì nel passato ma anche nel contemporaneo in qualcosa di adorabilmente anacronistico. Tanto che lo show è quasi più un reboot che un prequel, molto apprezzato da pubblico e critica e uno degli ultimi esperimenti seriali di A&E.

3. HANNIBAL LECTER (HANNIBAL, 2013 - 2015)

Hannibal: Mads Mikkelsen nell'episodio Apéritif
Hannibal: Mads Mikkelsen nell'episodio Apéritif

Da un serial killer cinematografico all'altro, non potevamo non citare Hannibal Lecter, reso celebre al cinema soprattutto da Anthony Hopkins (ma interpretato anche da Brian Cox e Gaspard Ulliel in due differenti versioni). Altro degno erede è stato in tv Mads Mikkelsen che, grazie alla sapiente scrittura visiva di Bryan Fuller è riuscito a portare un inquietante quanto affascinante Hannibal Lecter. Nelle tre stagioni di Hannibal su NBC che raccontano svariati momenti dei romanzi di Thomas Harris da cui sono tratte, l'opposto di Lecter è Will Graham, profiler FBI meravigliosamente interpretato da Hugh Dancy. Graham ha la capacità unica di ricreare nella propria mente le scene del crimine e "diventare" il killer, avendo spesso degli scompensi psicologici per questo. I due hanno creato uno dei rapporti più contorti, perversi e affascinanti mai visti sul piccolo schermo, che vanno oltre il genere e il sesso.

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2. VILLANELLE / OXANA (KILLING EVE, 2018 - ...)

Killing Eve: Sandra Oh e Jodie Comer nell'episodio I Have a Thing About Bathrooms
Killing Eve: Sandra Oh e Jodie Comer nell'episodio I Have a Thing About Bathrooms

E a proposito di rapporti che vanno oltre i generi e li riscrivono, quale esempio migliore di una killer tanto recente quanto fuori da ogni schema e ogni logica della co-protagonista di Killing Eve? Villanelle nome d'arte, vero nome Oxana ma potrebbe anche essere un altro per quanto ne sappiamo visto il misterioso passato russo, è una killer non solo spietata ma totalmente fuori di testa e fuori controllo. Le presta il volto e gli abiti che la fanno anche essere una regina di stile Jodie Comer. Villanelle dice alla Eve del titolo (Sandra Oh), con cui ha un rapporto di odio-amore, ad un certo punto: "Ciò che non capisco delle persone è come nessun altro stia urlando, data la noia che si prova spesso... cerco di trovare dei modi per sentire qualcosa ma qualunque cosa faccia, non sento niente... sono solo tanto annoiata". Ed è proprio da questa pericolosissima noia che viene fuori il suo lato più sadico e imprevedibile. La serie giunta alla terza stagione sta diventando una commedia romantica di sangue che si ripete su se stessa come uno dei circoli di Dark, ma l'originalità e la bravura dell'autrice Phoebe Waller-Bridge nell'aver fatto suo un genere dopo la comedy rimangono.

1. DEXTER MORGAN (DEXTER, 2006 - 2013)

Michael C. Hall in una immagine promo di Dexter
Michael C. Hall in una immagine promo di Dexter

Nonostante la deriva che possa aver preso la serie nelle ultime stagioni, Dexter rimane una delle punte di diamante di Showtime e Dexter Morgan resterà negli anni a venire probabilmente il primo serial killer visto così da vicino. "Il serial killer dei serial killer" come viene presentato all'inizio dello show, poiché aveva un proprio codice morale, datogli dal padre adottivo poliziotto Harry (James Remar), allo scopo di far diventare la dipendenza del figlio uno "strumento per fare del bene", per farla pagare a "chi se lo merita". Per la prima volta il punto di vista del killer e non dei detective (anche se in realtà Dexter è anche quello, fa il tecnico forense esperto, guarda un po', di sangue), un voice over per mostrare in prima persona allo spettatore cosa gli passava per la testa (memorabili i dialoghi col padre defunto Harry che gli aveva fornito il codice). Michael C. Hall dopo Six Feet Under riesce a regalare un'interpretazione altrettanto iconica, di un sociopatico con tendenze omicide che è riuscito a crearsi una facciata che non lo renda sospettoso agli occhi degli altri e della sorellastra Debra, anche lei in polizia, a cui si ritrova stranamente molto legato.

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