Alcuni dei grandi titoli da Oscar approdati nelle nostre sale nel bel mezzo della "stagione dei premi" 2022/2023, le nuove opere di due fra gli autori più stimati nella storia del cinema italiano e poi, ovviamente, i due campioni d'incassi estivi responsabili del fenomeno Barbenheimer; e ancora le più apprezzate novità dello scorso autunno, da giganti quali Scorsese e Mann alle perle del cinema d'autore europeo. Sono alcuni tra i migliori film del 2023 e tra i più significativi per il loro impatto culturale, selezionati fra quelli distribuiti in Italia nel corso dell'anno: una classifica volta a offrirci un saggio di un'annata cinematografica davvero superlativa. Ecco dunque, in ordine di uscita, una panoramica dei grandi film del 2023...
1. Close
Opera seconda del regista belga Lukas Dhont, Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 2022, Close costituisce la conferma del talento di una delle giovani voci più promettenti del cinema europeo. Il ritratto dell'intensa amicizia fra Léo e Rémi e la cronaca del loro difficile ingresso nell'adolescenza costituisce uno dei coming of age di maggior impatto degli ultimi anni: un racconto che aderisce appieno alla prospettiva dei suoi personaggi, restituendocene i palpiti, l'entusiasmo, le inquietudini e le paure, con un senso di sincerità e di immedesimazione davvero sorprendente.
2. Babylon
Lo sfortunato capolavoro della nostra epoca? Solo il tempo ci dirà se e in che misura sarà resa giustizia a Babylon, rutilante affresco della Hollywood a cavallo fra il muto e il sonoro, in cui trova libero sfogo l'estro creativo di Damien Chazelle. Accolto positivamente in Europa, ma andato incontro a un ingeneroso flop in patria, Babylon è uno di quegli ambiziosi 'colossi' che avrebbero meritato maggior attenzione: una lettera d'amore alla settima arte, ma pure un'invettiva contro certi meccanismi crudeli della "fabbrica dei sogni", in cui si distinguono un'esplosiva Margot Robbie, forse nella sua migliore performance, e il divo sul viale del tramonto di un malinconico Brad Pitt.
Babylon: la lettera d'amore di Chazelle alla sua city of stars (and shit)
3. Gli spiriti dell'isola
È durata cinque anni l'attesa per il ritorno di una delle firme più acclamate del cinema britannico, Martin McDonagh, autore di questa memorabile tragicommedia ambientata nel suggestivo scenario di Inisherin, una delle isole Aran. Amalgamando ironia, tensione e pennellate grottesche, Gli spiriti dell'isola mette in scena la fine di un'amicizia per costruire un'amara riflessione sui rapporti umani fra incomunicabilità e solitudine. Colin Farrell, premiato come miglior attore al Festival di Venezia 2022, Brendan Gleeson, Kerry Condon e Barry Keoghan formano lo strepitoso quartetto di comprimari del film, premiato con tre Golden Globe.
4. Tár
Poche pellicole hanno saputo raccontare lo spirito e le contraddizioni morali della nostra epoca con l'acutezza e la profondità di sguardo di Tár, terzo film del regista e sceneggiatore Todd Field (a ben sedici anni di distanza dal precedente Little Children), salutato da critici e appassionati come uno dei massimi capolavori del cinema contemporaneo. Una monumentale Cate Blanchett, premiata con il Golden Globe e la Coppa Volpi a Venezia, dipinge l'indimenticabile ritratto della protagonista del titolo: una direttrice d'orchestra alle prese con fantasmi e inquietudini che rischieranno di incrinare il suo assoluto prestigio.
5. Tutta la bellezza e il dolore
E ancora dalla Mostra di Venezia 2022 proviene Tutta la bellezza e il dolore, realizzato dalla documentarista Laura Poitras e ricompensato con il Leone d'Oro. Questa volta, la macchina da presa della regista americana si concentra su Nan Goldin, nel segno di un connubio tra la vita privata della celebre fotografa, le caratteristiche peculiari del suo lavoro e l'attivismo politico che, negli scorsi anni, l'ha portata in prima fila nelle campagne per contrastare l'epidemia di oppioidi negli Stati Uniti. Il risultato è un'ammirevole fusione fra il racconto intimista e l'opera di denuncia sociale.
6. Il sol dell'avvenire
Dall'America all'Italia, impossibile non citare l'ultimo film di uno dei nostri registi più amati da ormai quasi mezzo secolo: Il sol dell'avvenire, ritorno di Nanni Moretti nei territori del metacinema, con una commedia in cui è possibile rintracciare temi ricorrenti, amori e idiosincrasie tipici della produzione del regista di Brunico. Dal lavoro sul set alla politica, dai legami familiari a quelli professionali, Il sol dell'avvenire già si è attestato fra i nuovi classici della filmografia morettiana.
7. Rapito
Altro gigante del cinema italiano, a ottantatré anni d'età l'infaticabile Marco Bellocchio, reduce dagli entusiasmi suscitati da Esterno notte, firma un altro splendido capitolo della sua lunga carriera: Rapito, ricostruzione della reale vicenda del rapimento di un bambino ebreo, Edgardo Mortara, da parte delle autorità ecclesiastiche. L'affresco dell'Italia ai tempi del Risorgimento fa da sfondo a una storia di struggente intensità, in cui Bellocchio torna a esplorare le ambiguità insite nei rapporti fra individuo, società e religione.
8. Spider-Man - Across the Spider-Verse
Sequel di Spider-Man - Un nuovo universo, una delle vette del cinema d'animazione dello scorso decennio, Spider-Man - Across the Spider-Verse ha raccolto elogi perfino superiori a quelli del suo predecessore. Caratterizzato da un apparato visivo ancor più complesso e stupefacente, il film diretto da Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson ci conduce per la seconda volta nel multiverso abitato dal giovane Miles Morales, altra incarnazione di Spider-Man, e offre un'interessante declinazione del filone dei supereroi, evitando con abilità di scivolare nei rischi dell'effetto-saturazione.
9. Barbie
Fin dal suo debutto da record al box-office, Barbie si è imposto come il maggiore evento cinematografico di massa del 2023: non solo per le cifre impressionanti, con incassi che veleggiano verso il miliardo di dollari, ma anche per la frenesia collettiva a cui ha dato origine. Risultati il cui merito va attribuito in primo luogo all'autrice Greta Gerwig, capace di rovesciare con umorismo e intelligenza gli stereotipi associati alla bambola Mattel, e di azzeccare due ottime scelte di casting: la Barbie stilizzata ma al contempo 'umanissima' di Margot Robbie e l'irresistibile Ken di Ryan Gosling.
Barbie, le opinioni della redazione
10. Oppenheimer
Accanto a Barbie, ecco l'altro indiscusso fenomeno estivo del 2023, nonché uno dei film più applauditi dell'intera annata: Oppenheimer, formidabile ritratto del "padre della bomba atomica" attraverso la macchina da presa di Christopher Nolan, che tocca uno degli apici della propria carriera. Ossessioni e tormenti del noto scienziato rivivono sullo schermo grazie alla magnetica interpretazione di Cillian Murphy e a una straordinaria messa in scena, in grado di rievocare le pulsioni di morte che hanno percorso (e percorrono tuttora) la storia contemporanea.
11. C'è ancora domani
Non solo l'autentica sorpresa del cinema italiano del 2023 e il trionfatore indiscusso al box-office nazionale, ma il più clamoroso e trasversale successo registrato da un film italiano da parecchi anni a questa parte; un risultato ancor più stupefacente, se si considera che si tratta di un debutto alla regia. Merito in primo luogo di Paola Cortellesi, autrice e protagonista di C'è ancora domani: una pellicola che recupera temi, atmosfere e stilemi del neorealismo e di una certa commedia classica per riadattarli a una sensibilità contemporanea. Attraverso il suo amaro ritratto della Roma del secondo dopoguerra, C'è ancora domani adopera infatti il nostro passato per sottolinearne i legami con il presente, in perenne equilibrio fra disincanto e speranza.
12. Killers of the Flower Moon
A quattro anni da The Irishman, l'atteso ritorno di un gigante della settima arte con un progetto produttivamente ancora più ambizioso. Cronaca dall'interno del massacro dell'etnia Osage, condotta mediante la vicenda dell'avido e meschino Ernest Burkhart e di sua moglie Mollie Kyle (interpretati da Leonardo DiCaprio e Lily Gladstone), Killers of the Flower Moon è un nuovo, stupefacente capitolo dell'epopea di Martin Scorsese sulla natura sanguinaria dell'America e su un capitalismo vampiristico che ha impresso ferite profonde nel corpo della nazione.
13. Anatomia di una caduta
Vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes 2023, Anatomia di una caduta costituisce una delle punte di diamante di quest'annata di cinema, nonché l'opera della consacrazione per la regista e sceneggiatrice francese Justine Triet. Attraverso il meccanismo del dramma giudiziario, il film mette in scena un'indagine su un mistero (incidente, omicidio o suicidio?) che diventa al contempo analisi impietosa di un rapporto di coppia e dell'ordinaria infelicità domestica; affidandosi spesso alla fascinosa ambiguità della sua protagonista, una straordinaria Sandra Hüller.
14. Il male non esiste
A due anni dalla consacrazione internazionale con Drive My Car, ha ricevuto numerosi elogi anche il nuovo film di Ryusuke Hamaguchi, uno fra i nomi di punta dell'odierno cinema giapponese. Premiato con il Leone d'Argento al Festival di Venezia 2023, Il male non esiste ci trasporta all'interno di una realtà rurale, mettendo in scena il conflitto fra le istanze legate alla modernizzazione e la necessità di preservare un equilibrio ecologico sempre più precario: il motore alla base di un altro, superbo dramma morale firmato da uno fra gli autori più interessanti emersi nell'ultimo lustro.
15. Foglie al vento
La commedia sentimentale che sta incantando il pubblico europeo (e non solo), dopo aver già ammaliato gli spettatori dello scorso Festival di Cannes, dove ha ricevuto il Premio della Giuria. Foglie al vento rappresenta infatti uno dei titoli più apprezzati nella lunga carriera di un veterano del calibro di Aki Kaurismäki, autore finlandese che qui ripropone la sua poetica umanistica, la grazia lieve del tocco, l'affettuosa partecipazione per i personaggi, impegnati a sfidare il caso e la solitudine, nonché un'appassionata cinefilia, riservando una serie di richiami ed omaggi ad alcuni fra i numi tutelari del suo cinema.