Si avvicina la fine dell'anno: il mondo è un florilegio di lucine colorate e lampeggianti, pacchetti incartati con cura, panettoni in attesa di diventare chili di troppo e le immancabili classifiche di fine anno.
Quali canzoni avete ascoltato di più? Quali sono stati i vostri film preferiti?
E poi c'è il vostro affezionato redattore, quello a cui viene affidato il compito di stilare una lista dei migliori anime del 2024, che, con le dita tremanti, cerca su Google: "Quante serie anime sono uscite nel 2024?". Clicca, legge i risultati.
E piange.
Perdonateci il tono scherzoso, ma l'impresa di mettere in fila, selezionare e ordinare solo una decina di titoli dal marasma di centinaia (sì, avete letto bene: centinaia) di serie rilasciate sui principali servizi di streaming solo nell'ultimo anno, e che a loro volta sono solo una parte (per quanto molto più consistente degli anni passati, va detto) dell'intera produzione di anime giapponesi è un'impresa ai limiti dell'eroico.
Quindi, come nella migliore delle tradizioni delle tombolate natalizie in famiglia, adotteremo l'infallibile "tecnica dello zio Luciano", quella che gli consente di inanellare ambo, quaterna e tombola a ogni estrazione: bareremo senza vergogna.
Di seguito troverete, in rigoroso ordine sparso, una lista di titoli particolarmente meritevoli ma, allo stesso tempo, anche menzioni speciali di altri titoli dello stesso tipo (più o meno...) che meritano la vostra attenzione.
Ranma 1/2 e il fascino del remake
Attesissimo remake della storica serie comica e romantica di Rumiko Takahashi, dopo il precedente successo di Uruseyatsura - Lamù. Questa nuova incarnazione delle avventure di Ranma Saotome, giovane esperto di arti marziali "condannato" a trasformarsi in una deliziosa ragazza quando si bagna con l'acqua fredda, ha mantenuto le aspettative: il character design dei personaggi, fedelissimo all'originale cartaceo, il buon ritmo della storia e una buona realizzazione tecnica hanno reso questo titolo, che trovate in streaming su Netflix, decisamente interessante.
Così come potrebbero interessarvi altri remake/rifacimenti/nuove incarnazioni di grandi titoli del passato, come Rurouni Kenshin (che trovate su Crunchyroll), il nuovo Dragon Ball Daima, ultimo saluto del maestro Akira Toriyama all'universo di Dragon Ball. Vi anticipiamo poi, con uno scorrettissimo colpo di coda, che a gennaio del 2025 anche il pubblico italiano potrà godersi il remake di Goldrake, aka Grendizer U. Ma di questo ne riparleremo...
Il movimento della Terra e la bellezza delle storie adulte
Non di soli titoli action vive l'anime fan. Anzi: una delle prerogative della produzione animata giapponese è proprio la varietà, l'uso del mezzo animazione per raccontare storie di tutti i tipi e per ogni tipo di pubblico. Dimostrazione lampante di questo è Orb - Il movimento della Terra, splendida storia tratta da un manga di Uoto, che si dipana attraverso diversi decenni del Medioevo per raccontare la ricerca della verità oltre i dogmi e le superstizioni. Drammatica, realistica (il giusto, dai), potente e bellissima, in streaming su Netflix.
Sembra strano accostare un racconto su Inquisizione ed eliocentrismo a uno, decisamente più leggero (apparentemente), su un ragazzo che ritrova speranza e voglia di vivere appassionandosi alla pesca, ma NegaPosi Angler, pur con stile e tematiche completamente diverse rispetto a Il movimento della Terra, rappresenta un altro ottimo esempio di anime inteso come prodotto dedicato a ogni genere di pubblico. Ma vogliamo esagerare, e al novero aggiungiamo anche il magnifico Look Back, su Prime Video, struggente storia d'amicizia e passione che trascende il destino, da vedere solo con una consistente scorta di fazzolettini a portata di mano.
Look Back, la recensione: un grande anime su un'amicizia segnata dall'ossessione
Dungeon Food & Frieren: Oltre la fine del viaggio e la vittoria del fantasy
Qui l'ex aequo era scontato: stiamo parlando dei due anime fantasy che hanno segnato il 2024, nonché di due candidati sicuri al titolo, che ognuno assegna su base personale, di "miglior anime dell'anno" (ok: Frieren è cominciato nel 2023, ma l'abbiamo detto dall'inizio, che stiamo barando). Entrambi scritti in maniera impeccabile, entrambi con protagonisti meravigliosamente delineati, entrambi avvincenti ed entrambi ben realizzati(anche se Frieren - Oltre la fine del viaggio, in questo, è probabilmente una spanna superiore...). Dungeon Food, che trovate su Netflix, e Frieren, su Crunchyroll, sono la risposta alla domanda: "Ma come mai il fantasy è il genere di riferimento in questo momento?".
Probabilmente anche perché le ambientazioni esotiche e fantastiche, oltre alle protagoniste femminili ricche di spessore, fascino e ironia, funzionano dannatamente bene. Ragion per cui aggiungiamo anche il nostro consiglio a recuperare, in attesa della nuova stagione, Il monologo della speziale - The Apothecary Diaries, sempre su Crunchyroll. O, se preferite un fantasy più classico e ricco d'azione, magari una versione sotto steroidi di Harry Potter, c'è l'ottimo Wistoria: Wand & Sword, sempre su Crunchyroll.
One Piece e il ritorno dei campioni
Se volete sentirvi vecchi non pensate a quanto spesso vostra nipote vi batte a Super Mario Party, né al fatto che capite il dieci percento delle cose di cui parla: basta guardare i numeri di One Piece. L'anime va avanti dal 1999 (il millennio scorso!), conta più di 1120 episodi, più svariati film per il grande schermo. Per una serie che va avanti da così tanto sarebbe anche normale iniziare a perder colpi. E la casa di produzione Toei non solo ha capito il problema, ma ha rilanciato alla grande: ha affidato l'arco di Wano a un nuovo team, ha alzato l'asticella della qualità e ha puntato tutto sull'attesissimo power-up del protagonista, che è diventato un evento mediatico di scala globale.
Non bastasse, la serie live action su Netflix ha ottenuto ottimi riscontri (cosa tutt'altro che scontata, visti i precedenti) e, insomma, possiamo capire perché, dopo quest'ultimo tour de force, ora One Piece si prenda una piccola pausa, in attesa della ripresa della saga di Egghead prevista nel 2025.
Ma è stata una buona stagione anche per l'atteso ritorno di vecchie glorie come i samurai/emissari della morte di Bleach, il titolo che, assieme a Naruto e, appunto, One Piece, ha fatto la storia del genere battle, e la cui ultima stagione, ottimamente realizzata, è su Disney+. E, sempre su Disney+, vi citiamo anche Sand Land (visto che di Dragon Ball Daima abbiamo già parlato), come saluto e omaggio all'Artista di cui tutti questi titoli sono, in qualche modo, gli eredi: il sensei Akira Toriyama.
A sign of affection e la forza della dolcezza
Una ragazza sorda dalla nascita, un ragazzo che vorrebbe imparare il linguaggio dei segni. Ok, magari avrete già capito dove si va a a parare, ma resta il fatto che si segue A sign of affection, su Crunchyroll, non tanto per gli sviluppi narrativi, ma per l'atmosfera dolce, delicata e al tempo stesso intensa che si crea quando questi due personaggi iniziano a intrecciare le loro vite.
Ma visto che di storie dolci, kawaii e romantiche non ce n'è mai abbastanza (o almeno così mi dicono), mettiamo in campo anche altri due titoli all'apparenza molto diversi da loro, ma accomunati dal sense of romance: la deliziosa commedia sentimentale tra i banchi di scuola Blue Box, in streaming su Netflix, e il fantasy atipico, complesso e con la vera coppia d'oro anime di quest'anno: il principe Oscar e la strega Tinasha, protagonisti di Unnamed Memory, sempre su Crunchyroll.
A Sign of Affection, la recensione dei primi episodi del piacevole shojo disponibile su Crunchyroll
Brave Bang Brave Bravern e... mazzate, ma tante mazzate
Un anime robotico va sempre inserito, in qualunque elenco, se lo chiedete a me. Ok, non sarà più il genere top, ma è capace ancora di sfornare chicche come Mobile Suit Gundam: The Witch from Mercury o l'ottimo, davvero ottimo Gundam: Requiem for Vengeance, che trovate su Netflix (anche se si tratta di un anime "atipico", per tante ragioni). Quindi l'invito è a recuperare Brave Bang Brave Bravern, ultima fatica di Masami Obari, maestro del genere, con la dovuta avvertenza che, sotto l'apparenza di un anime robotico "vecchia scuola" quella che vi troverete di fronte è una storia post-moderna, incredibilmente ironica e scanzonata e con un sacco, ma proprio un sacco di... amore virile.
Come al solito, la scelta per una serie anime incentrata principalmente sulla risoluzione dei conflitti a suon di sganassoni è molto ricca: c'è Kaiju No.8, per esempio, o Mecha-Arm, entrambi con una forte componente SF ed entrambi su Crunchyroll, così come su Crunchyroll trovate quella che forse è stata la vera sorpresa della stagione: gli scontri tra teppisti (tutti belli belli in modo assurdo) di Wind Breaker, assieme alla seconda stagione dell'ottimo Shangri-La Frontier.
Dandadan e la nuova generazione
Chiudiamo questa lunga carrellata, certi di aver lasciato fuori ancora troppi titoli (ma ci riserviamo un utimo colpo di coda, tranquilli), con il dovuto omaggio a uno dei campioni assoluti del 2024: Dandadan, forte di un cast di personaggi stratosferico, un'ottima qualità tecnica e una opening che, una volta entrata in testa, non ne esce più.
(Su quest'ultimo elemento si dovrebbe costruire una lista a parte, visto che a quanto pare le sigle meme sono diventate un trend, da Mashle Muscle a Nokotan - In cerVa di amici...)
L'anime ha avuto un successo tale da meritarsi la distribuzione italiana sia su Netflix che su Crunchyroll, con tanto di doppiaggio italiano specifico per ognuna delle piattaforme, caso più unico che raro.
Giusto a un'incollatura di distanza dalla favolosa coppia Momo Ayase & Okarun si piazza Tokiyuki Houjo, giovane rampollo di una casa nobiliare giapponese costretto alla macchia dopo il tradimento di uno dei vassalli del padre. Per fortuna Tokiyuki ha un talento sovrumano proprio per la fuga, cosa che lo farà diventare famoso come The Elusive Samurai. La serie prodotta da CloverWorks e distribuita su Crunchyroll, dopo un inizio veramente folgorante, è riuscita a mantenere, anche se con un leggero calo negli episodi successivi, un posto d'onore sul podio.
Solo Leveling e... tutto il resto
Chiusura con menzioni d'onore per diverse serie, anche molto diverse tra loro, che meritano comunque di essere citate, a partire dalla trasposizione anime di uno dei manhwa di maggior successo, ovvero Solo Leveling, di cui siamo in attesa della seconda stagione dopo la proiezione del film in sala, o, sempre per rimanere in ambito videogame, della sospirata parte finale di Nier: Automata, flagellato da continui problemi produttivi che hanno minato l'ottima storia e il bel character design, o del poetico e intricato Yatagarasu: The Raven Does Not Choose Its Master, che unisce l'estetica del Giappone mistico ad appassionanti intrighi di corte.
Insomma, appassionati di anime: direi che quest'anno non c'è stato proprio nulla di cui lamentarsi.
Vediamo cosa ci riserverà il prossimo anno?