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Pillola rossa, pillola blu: a più di venti anni di distanza dal primo Matrix (1999) è tornato il momento di seguire il Bianconiglio e vedere quanto è profonda la sua tana. Lana Wachowski, questa volta senza la sorella Lilly, torna a mettere mano nella matrice in Matrix Resurrections, in sala dal primo gennaio. Per farlo non poteva ritrovare i suoi leggendari protagonisti: Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss.
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I due attori tornano a indossare i panni di Neo, ovvero l'Eletto, e Trinity: spetta ancora a loro mostrarci cosa è reale e cosa no in Matrix. Anarchico, stratificato e molto più complesso di quanto non sembri, questo quarto capitolo della saga riflette su quanto accaduto in venti anni di industria cinematografica e di cambiamenti sociali.
Infatti forse oggi più che di "pillole rosse e blu" dovremmo parlare di pillola arcobaleno: Matrix Resurrections è pieno di messaggi anche politici e soprattutto dell'esperienza personale della regista. Ne abbiamo parlato proprio con i protagonisti Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss, che non hanno dubbi: se potessero ridipingere il nostro mondo comincerebbero dagli arcobaleni.
La video intervista a Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss
Matrix Resurrections: il codice di speranza e disperazione
In questo film impariamo che in Matrix la speranza e la disperazione hanno un codice quasi identico. Secondo voi come possiamo proteggere il codice della speranza?
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Keanu Reeves: Con l'amore. Se siamo pronti ad amare, a vivere le esperienze con amore, le possibilità di disperazione diminuiscono. E possiamo proteggere la speranza. Però a me non piace la speranza. Cioè, mi piace, però...
Carrie-Anne Moss: Penso che la cosa importante sia non avere paura della disperazione. Perché tutti la proviamo e affrontandola riusciamo a riemergere e capire cosa vuol dire non essere disperati. Non possiamo eliminare una delle due.
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Keanu Reeves: Intendo che non mi piace la sola speranza: bisogna agire. Non voglio starmene seduto a sperare che le cose succedano. Spero nell'azione mia, collettiva.
Carrie-Anne Moss: Preferisci: lo farò! Lo capisco.
Non c'è provare, come ha detto Yoda. Bisogna agire e basta.
Keanu Reeves: Sì!
Matrix Resurrections: dipingere il cielo di arcobaleni
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Questo film parla anche di seconde occasioni, di ricostruire il nostro mondo. Se aveste la possibilità di cambiare il nostro mondo, comincereste con dipingere arcobaleni nel cielo?
Carrie-Anne Moss: Mi piace quella battuta!
Keanu Reeves: Sì è una battuta di Trinity. Anzi, in realtà è una battuta di...
Carrie-Anne Moss: Lana Wachowski!
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Keanu Reeves: Sì, è una battuta di Lana Wachowski. È una metafora: come se ci fosse una luce nel cielo, un segnale.
Carrie-Anne Moss: È anche una risposta a quando ti dicono: "Ah vuoi pensare così in grande?". Sì! Farò cose importanti. L'Analista prova a sminuirla.
Keanu Reeves: Sì, loro vogliono accrescere la disperazione, aumentare la discordia. Quindi sì: certo che inizieremmo con gli arcobaleni, assolutamente!
Carrie-Anne Moss: Perché no?