MasterChef non ferma la sua corsa e in questa seconda serata non sono mancate le emozioni così come i momenti di tensione. Black Mystery Box, Pressure Test, Skill Test hanno contribuito a mettere sotto pressione gli aspiranti chef che non sempre si sono dimostrati all'altezza delle aspettative dei giudici. Bruno Barbieri, Antonino Canavacciulo e Giorgio Locatelli sono stati infatti affiancati anche questa volta da un ospite d'eccezione: Davide Scabin, uno degli chef più eclettici della cucina italiana contemporanea. Ma dopotutto è proprio questo che piace al pubblico dello show che ogni giovedì rimane incollato su Sky Uno (o recupera le puntate sempre disponibili su NOW): scoprire nuovi ingredienti, nuovi metodi ma sopratutto conoscere nuovi punti di vista che spesso permettono di guardare fuori dal nostro paese, in una contaminazione di sapori e profumi che davanti ad uno schermo purtroppo si possono solo immaginare, ma che sono in grado di accendere a molti la passione per la grande cucina.
Ma a rendere particolare la seconda serata di questa dodicesima edizione non sono stati solo l'ospite illustre o le prove complesse, quanto le ben tre eliminazioni che hanno costretto Rachele, Francesco G. e Letizia a togliersi il grembiule di MasterChef. Abbiamo avuto l'occasione di fare qualche domanda ai tre ex concorrenti che ci hanno raccontato come hanno vissuto questa esperienza, quali sono stati i momenti più difficili e quelli di cui faranno tesoro.
Una competizione ad alto livello di stress
Ovviamente le prime domande hanno riguardato la scioccante tripla eliminazione. Francesco ha anche espresso le motivazioni che lo hanno spinto a ricordare ai giudici che davanti non hanno solo aspiranti chef ma sopratutto persone: "Per me quella dell'eliminazione è stata una giornata completamente no. Quando sentivo i giudici passare per i tavoli mi sentivo giudicato più come professionista e meno come amatore, questa cosa l'ho riportata su di me, è un errore che faccio anche io quando giudico foto di fotografi amatoriali e in quel momento tra l'emozione e la rabbia me ne sono uscito con quella frase. Poi ovviamente siamo in una gara quindi si deve valutare tutto." Agli eliminati è stato anche chiesto se avessero qualche rimpianto per essere usciti così presto e Rachele a riguardo è stata molto chiara: "Il rimpianto più grande è quello di non essere mai riuscita a dare del mio meglio, quindi fare un piatto in cui dimostrare le mie doti. L'essere sotto pressione di certo non ha giocato a mio favore."
Anche Letizia ha raccontato di essere stata tradita dall'eccessivo stress: "Mi sono resa conto di non essere una persona che può lavorare sotto pressione, perché sono abituata a lavori tranquilli e attenti al benessere. Dopotutto ho lavorato nel sociale. Operare sotto pressione con un tempo specifico non mi ha permesso di dare il meglio, mi sarebbe piaciuto fare qualcos'altro di mio e non replicare solamente dei piatti. Ad esempio la Milanesa è un piatto personale, nato da uno chef, ma in cui non puoi mettere troppo di tuo." Di altro spirito si è dimostrato Francesco: "Io due soddisfazioni me le sono prese. Mi sono divertito nel piatto d'ingresso e nella Mistery Box con Massari dove ero sereno e ho potuto dare il meglio."
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Fare tesoro delle esperienze
Nella cucina della dodicesima edizione di MasterChef sono comunque stati elargiti molti consigli, personali e culinari, che hanno permesso ai concorrenti di crescere. Se Rachele ha detto di aver capito che deve rimanere sul semplice esprimendo se stessa limitando l'agitazione e l'emotività, Letizia ha fatto tesoro anche delle numerose critiche ricevute: "Ho ricevuto più critiche che consigli, ma tra quelle che mi sono state fatte una costruttiva è stata quella di provare più sapori. Mi hanno detto che non avevo il palato e in effetti non ho mai studiato cucina, quindi posso trasformare questa osservazione in un consiglio, provare tanti piatti diversi e allenare la mia bocca." Rachele ha poi continuato esprimendo come per partecipare allo show siano necessarie più doti: "La cucina secondo me è alla base di MasterChef: se non sai cucinare lì dentro non ci entri, poi è una gara e come nelle olimpiadi tutti gli atleti sono bravi. Entrano allora in gioco altre componenti che sono caratteriali o che dipendono dal momento: come ha detto Canavacciulo, se fai un piatto salato al momento sbagliato alla persona sbagliata sei finito."
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Progetti futuri
Ora che i riflettori del programma si sono spenti su questi tre concorrenti è inevitabile la curiosità di sapere quali progetti abbiano in serbo per il futuro. A parlare per prima è stata Letizia: "Per partecipare a Masterchef ho dovuto lasciare il mio lavoro. Per ora lavoricchio, ma questa esperienza mi è servita perché ho capito che la cucina è il posto dove voglio stare. Sicuramente ho dei progetti, ma spero di aver l'opportunità giusta, qualcuno che mi possa aiutare a realizzare il mio progetto. Io sono anche un'educatrice e mi piacerebbe portare il mondo della cucina nell'infanzia o nell'aiuto ospedaliero." Francesco, invece, per il futuro ha in progetto di fondere la cucina con il suo attuale lavoro di fotografo: "Secondo me MasterChef non deve necessariamente cambiare la vita delle persone. Io sono partito facendo le foto per il ristorante di un amico e quindi vorrei implementare la questione foto in cucina. Nel mio studio ho allestito una cucina e vedremo cosa riserverà il futuro. Vorrei fare venire gli chef nel mio studio per poter fotografare i loro piatti." Rachele tende a sottolineare quanto sia importante anche il suo lavoro nel campo della moda: "Io lavoro nella moda ed è sempre stata anche quella una delle mie passioni, non voglio mollarla. Questo programma è stata una grande opportunità e cercherò di coglierla al meglio, ma ora vediamo cosa succede."