Masterchef 2020 è alle porte ed è arrivato a un traguardo davvero importante: la sua decima edizione. Il talent culinario di Sky prodotto da Endemol Shine Italy, che andrà in onda ogni giovedì alle 21:15 su Sky Uno ed in streaming su NOW TV, sarà condotto ancora una volta - per la seconda annata consecutiva - dal trio composto dagli Chef Bruno Barbieri - l'unico ad essere stato presente in tutte le edizioni del programma -, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, pronti a scovare ancora una volta il miglior cuoco amatoriale del nostro Paese.
Masterchef 10 arriva però in un periodo molto particolare, in cui ancora non abbiamo superato la situazione di emergenza che dura ormai da molti mesi: il programma è stato costretto ad evolvere, adattandosi a quanto sta accadendo nel mondo e pensando alla sicurezza tanto dei partecipanti e dei giudici che di chi lavora dietro le quinte dello show.
"Quest'anno è stato fatto un grandissimo lavoro, all'inizio pensavo che con il problema del coronavirus qualcosa si sarebbe perso, ma invece siamo riusciti a fare tutto lo stesso, forse ancora meglio" ci ha spiegato Antonino Cannavacciuolo durante l'incontro stampa per la presentazione del programma. Lo chef ci ha raccontato che uno dei cambiamenti più importanti di questa edizione è avvenuto proprio durante le preselezioni, in un primo momento i giudici sono infatti entrati nelle case dei concorrenti tramite Zoom: "Valutare in questo modo i concorrenti significa entrare nella loro giornata, cercavamo di farlo nel momento in cui dovevano cucinare e mangiare, per vedere che cosa si preparavano. Nelle scorse edizioni vedevamo delle persone arrivare in studio dove finivano di cucinare le loro preparazioni, questa volta invece è stato completamente diverso."
Concorrenti di un altro livello
I concorrenti che si sono poi cimentati nelle selezioni davanti a giudici in studio hanno dovuto cucinare con i prodotti trovati in dispensa, non più con quelli portati da casa, ovviamente per questioni di sicurezza, e questo ha reso il processo molto più selettivo. I concorrenti di quest'anno, proprio per questo, per i giudici partono da un livello più alto rispetto a quelli delle scorse edizioni: "Sono dieci anni che faccio questo programma e mi rendo conto di quanto i partecipanti abbiano avuto una grandissima evoluzione " ci ha tenuto a sottolineare Bruno Barbieri: "questo lo vedrete nel corso delle varie puntate, abbiamo fatto delle prove diverse, più difficili, come ad esempio gli skill test, perché abbiamo deciso di alzare l'asticella dal punto di vista tecnico."
La video intervista a Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli
Un grande lavoro di squadra
Giorgio Locatelli ci ha spiegato come ha vissuto questa edizione così particolare: "È stato fatto un enorme lavoro di gruppo per Masterchef 10, tutti si sono comportati bene, secondo le regole, sia dentro che fuori il programma. Abbiamo vissuto tutti una vita da monaci" ci ha raccontato lo Chef, soffermandosi su come le norme di sicurezza siano state tutte rispettate con grande attenzione. Anche lo studio è cambiato, gli spazi si sono fatti più ampi, sia tra i partecipanti che in dispensa, e la santificazione degli ambienti è stata continua. Ogni momento del programma è cambiato e si è adattato alla situazione: l'assaggio delle pietanze da parte dei giudici, ad esempio, non avviene più in un unico piatto ma da diverse porzioni personali. L'impegno che è stato messo per rendere Masterchef sicuro per tutti ha fatto si che tra Chef, concorrenti e cast tecnico sia nato un grande affiatamento: "La cosa bella è che è affiorato un grande senso di squadra, e questo sicuramente porta un grande valore aggiunto al prodotto finale che il pubblico potrà vedere" ha concluso Locatelli.