Un progetto peculiare ed anomalo è quello di Marvel's What If...? la serie animata antologica con cui il Marvel Cinematic Universe ha voluto provare un "nuovo" linguaggio per espandere la propria narrazione. Tre anni dopo il suo esordio questa espansione ci saluta (quasi definitivamente), dato che nel 2025 dovrebbe arrivare il suo spin-off dedicato agli zombie visti in un episodio del serial, molto amati dagli appassionati di fumetti nella run originale.
Tra alti e bassi, ora che si è concluso, analizziamo velocemente quest'ultimo capitolo andato in onda con un episodio al giorno per una settimana e che ha proposto anche una storyline orizzontale dedicata al narratore onnisciente, oltre a vari passi a due in ogni puntata.
1. E se... Hulk avesse combattuto contro i Mech Avengers?
La serie animata Disney+ inizia la sua ultima corsa con un omaggio alla tradizione giapponese dei mecha e dei kaiju: cosa sarebbe successo se Hulk si fosse dovuto battere contro i Vendicatori in versione robottoni? Tecnicamente ineccepibile, l'episodio ci permette di ritrovare l'Hulk di Mark Ruffalo e il suo eterno combattere con la propria doppia personalità mentre Sam Wilson prova a fare la cosa giusta da amico, in attesa di rivederlo al cinema in Captain America: Brave New World.
2. E se... Agatha fosse andata a Hollywood?
Nell'anno dell'unica vera serie Marvel ovvero Agatha All Along non poteva mancare la Agatha Harkness di Kathryn Hahn in questo spin-off animato. Una riflessione meta-televisiva e meta-cinematografica sulla magia della settima arte come super potere e un'accoppiata inedita ed insolita ma perfettamente centrata: la cattiveria sopra le righe della strega e l'esuberanza bollywoodiana di Kingo, forse uno dei personaggi più riusciti presentati in Eternals grazie anche al doppiaggio di Kumail Nanjiani.
3. E se... Red Guardian avesse fermato il Soldato d'Inverno?
Non solo Sam & Bucky come omaggio alle buddy series ma anche il Soldato d'Inverno di Sebastian Stan e l'eroe-non-eroe di Madre Russia ovvero l'Alexei Shostakov di David Harbour che abbiamo conosciuto in Black Widow e che rivedremo nel film sui Thunderbolts. Ironia, azione e un pizzico di sentimento per ricordarci degli underdog... che a volte non vengono semplicemente capiti e che potrebbero trovare un amico (o un alleato) dove meno se lo aspettano. Uno scenario What If...? di cui sarebbe stato interessante vedere le conseguenze su Tony Stark in realtà.
4. E se... Howard il Papero avesse messo su famiglia?
Parentesi da sitcom familiare per la serie Marvel con protagonista una coppia davvero surreale (ma forse non troppo): Howard il Papero una delle guest star più apprezzate del Marvel Cinematic Universe di cui si è vociferato più volte di un nuovo stand-alone a lui dedicato; e Darcy Lewis la stagista-poi-assistente-poi-adorabile-donna-indipendente di Kat Dennings, che dal primo Thor ne ha fatta di strada fino a WandaVision. La loro missione come coppia? Proteggere l'uovo da cui nascerà la loro figlia e che rappresenta un ghiotto bottino in una caccia intergalattica. Forse a tratti troppo demenziale, ma col cuore.
5. E se... l'Emersione avesse distrutto la Terra?
In questo universo animato alternativo gli Eterni non sono riusciti a fermare l'Emersione terrestre - uno dei tanti apprezzabili collegamenti intra-episodio di questa terza e ultima stagione. Si prova a dare maggiore corpo al personaggio di Riri Williams conosciuta nel sequel di Black Panther e che rivedremo nella sua serie dedicata su Disney+ nel 2025 Ironheart. Una rampa di lancio non riuscitissima ma che comunque ha il pregio di usare un'animazione dinamica che gioca col contrasto di colori chiari e scuri, grazie alla guest star più pregiata: Visione Bianco.
6. E se... 1872?
Atmosfere western anche a livello di regia e fotografia per un episodio anomalo ma molto suggestivo, che omaggia il genere rimodernandolo. Protagonista un'altra "coppia" inedita ovvero lo Shang-Chi di Simu Liu e la Kate Bishop di Hailee Steinfeld, insieme a John Walker-U.S: Agent. Tra inseguimenti su un treno fantasma e grandi panoramiche di spazi aperti, azione e sentimento vanno a braccetto per una storia familiare dai risvolti sorprendenti. La minaccia da sventare? The Hood! Non solo: l'Osservatore continua a metterci lo zampino e a non guardare e basta.
7. E se... l'Osservatore fosse scomparso?
La storyline dell'Osservatore arriva ad un finale sostanzialmente in due parti in cui ritroviamo varie vecchie conoscenze, insieme a qualche new entry. L'amatissima Captain Carter di Hayley Atwell torna dai suoi viaggi intradimensionali per salvare gli universi, ma questa volta non è da sola: con lei la figlia cresciuta di Howard e Darcy (doppiata da Natasha Lyonne ed esteticamente simile a lei!), il primo supereroe inedito non nato dai fumetti cartacei, Kahhori, determinata guerriera Mohawk, conosciuta nella seconda stagione; e nientemeno che un X-Men ora che il passato Marvel nella 20th Century Fox è stato sdoganato da Deadpool & Wolverin. Che succede in una serie come questa se rapiscono il narratore onnisciente?
8. E se... e se?
Gran finale per Marvel's What If...? con l'origin story dell'Osservatore di Jeffrey Wright, vero nome Iatu, e di come fu scelto dall'Eminenza per la sua incredibile capacità di vedere più che guardare. Un talento che potrebbe rivelarsi utile per il futuro del Multiverso. L'epilogo si rivela una grande riflessione filosofica su quanto bisogna interferire nella vita degli umani da esseri superiori, suggestiva anche a livello visivo ma forse con qualche combattimento di troppo. Proprio l'Eminenza potrebbe imparare qualcosa dal proprio allievo.
Conclusioni
La terza ed ultima stagione di Marvel’s What If…? dopo un inizio folgorante propone un capitolo conclusivo che viaggia tra alti e bassi, un po’ come il secondo, ma che riesce a chiudere le tante storyline lasciate aperte con graditi ritorni e anche qualche sorprendente aggiunta. L’idea delle coppie di personaggi funziona e, sebbene alcune puntate siano un po’ sottotono, è a livello tecnico che il serial fa soprattutto faville e conferma la propria forza animata.
Perché ci piace
- L’Osservatore come storia orizzontale.
- Non solo storyline verticali ma anche qualcuna intra-episodio.
- L’eccellenza tecnica.
- L’idea di farla diventare quasi una buddy series…
Cosa non va
- ….ma qualche coppia funziona di più, qualcuna meno.
- Alcuni episodi sono più riusciti, altri meno.
- Alcune scene action sono tirate troppo per le lunghe.