A poche settimane dalla conclusione della Fase Tre, ufficialmente finita con Spider-Man: Far From Home, la Marvel ha dominato la celebre Sala H del Comic-Con di San Diego per annunciare tutta la Fase 4. Una fase più piccola, dal sapore quasi intermedio, che durerà solo due anni: cinque lungometraggi e cinque miniserie televisive, che vedremo in sala e sulla piattaforma di streaming Disney+ tra aprile 2020 e fine 2021. Una fase (quasi) priva di grandi eventi, che si concentrerà soprattutto sull'evoluzione di alcuni elementi narrativi della Fase Tre in vista di sviluppi ulteriori dal 2022 in poi. Un futuro che Kevin Feige ha vagamente accennato, ponendo le basi per la Fase 5. Alla luce di tutto ciò, e di altri aggiornamenti emersi in seguito, passiamo in rassegna ciò che sappiamo e ciò che è lecito ipotizzare sui prossimi anni del MCU, dalla primavera del 2020 in poi.
Marvel: la Fase Quattro durerà 5 anni e potrebbe non includere gli X-Men
Una Fase intermedia
A differenza delle prime tre Fasi, che avevano una durata fra i tre e i cinque anni, la Fase 4 ne durerà solo due, dall'aprile/maggio del 2020 alla fine del 2021, con cinque lungometraggi - Black Widow, Eternals, Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, Doctor Strange in the Multiverse of Madness e Thor: Love and Thunder - e cinque miniserie realizzate per Disney+. A giudicare dalla line-up e da ciò che sappiamo dei singoli titoli, non ci sarà una storyline che li collega tutti, elemento evidenziato dal fatto che non è previsto un crossover finale con la nuova formazione degli Avengers. Si può quindi parlare di una Fase "intermedia", in vista di evoluzioni più significative nella Fase Cinque, di cui Kevin Feige ha offerto alcuni indizi: il ritorno di Black Panther, Captain Marvel e i Guardiani della Galassia, un probabile Avengers 5 e il debutto nel Marvel Cinematic Universe di Blade, dei Fantastici Quattro e dei mutanti. L'assenza di una vera trama orizzontale suggerisce anche che i vari registi - tra cui i veterani Scott Derrickson e Taika Waititi - abbiano diritto a una maggiore libertà, anche a livello di diversificazione dei generi: la nuova avventura di Doctor Strange è stata descritta come il primo film horror del MCU (con tanto di titolo lovecraftiano), mentre il film in solitario di Natasha Romanoff dovrebbe essere una spy story allo stato puro, che avrà anche il compito di introdurre l'erede della protagonista Yelena Belova. Un concetto simile sarà anche al centro del quarto film su Thor, con la trasposizione del ciclo fumettistico scritto da Jason Aaron dove Jane Foster (Natalie Portman) ottiene i poteri del Dio del Tuono.
Il Marvel Cinematic Universe e la Fase 4 dopo Avengers Endgame: prime ipotesi sul futuro
il Marvel Cinematic Universe tra film e serie TV
Una delle principali lamentele dei fan nel corso degli anni riguardava l'assenza di veri collegamenti tra il ramo cinematografico e quello televisivo del Marvel Cinematic Universe. Una strategia che in realtà, come abbiamo già avuto modo di dire in precedenza, è piuttosto efficace per rendere il franchise fruibile da tutti, senza l'obbligo di vedere ogni singolo titolo tra film e serie TV. La Fase Quattro andrà in una direzione leggermente diversa, dato che le miniserie prodotte per Disney+ saranno direttamente influenzate dagli eventi dei lungometraggi e avranno ripercussioni sui film a venire: per l'esattezza, The Falcon and the Winter Soldier porterà avanti storyline iniziate in Captain America: Civil War e Avengers: Endgame; WandaVision introdurrà la versione adulta di Monica Rambeau e porrà le basi per il ritorno di Doctor Strange, che sarà affiancato per l'occasione da Scarlet Witch per affrontare il temibile Incubo; Loki racconterà le gesta del personaggio nella timeline alternativa creata quando lui ha rubato il Tesseract nel 2012; e Hawkeye, oltre a introdurre il personaggio di Kate Bishop (erede di Clint Barton nei fumetti), esplorerà le azioni dell'arciere nei cinque anni in cui la Terra aveva perso metà delle sue forme di vita. E poi c'è Marvel's What If...?, la prima produzione animata del MCU, dove ogni episodio racconterà uno scenario alternativo basato su eventi del franchise, con le voci degli attori originali. La miniserie segnerà anche il debutto di Uatu l'Osservatore, doppiato da Jeffrey Wright.
Marvel Cinematic Universe: perché la mancanza di crossover tra film e serie TV è un bene
La Fase Cinque
Dal 2022 in poi, a detta di Feige, ci saranno tre sequel molto attesi, quelli di Black Panther e Captain Marvel nonché Guardians of the Galaxy Vol. 3 che, stando a quanto dichiarato da James Gunn, sarà l'ultimo capitolo dedicato alla versione del team che conosciamo dal 2014. Ci saranno anche i Fantastici Quattro e gli X-Men, ora parte del MCU grazie all'acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney, e circolano già le prime indiscrezioni anche se, a rigor di logica, non li vedremo sullo schermo prima del 2024 circa. Per l'esattezza, Peyton Reed sarebbe in lizza per la regia del film dedicato al quartetto, un sogno che lui insegue da quasi vent'anni, mentre per i mutanti si vocifera di un possibile film basato sul controverso crossover Avengers vs. X-Men.
I fratelli Russo, attualmente in pausa da tutto ciò che riguarda la Marvel, si sono invece detti interessati a un film su Wolverine, di cui si sta attivamente cercando il nuovo interprete (si è fatto il nome di Taron Egerton, il quale afferma di essere aperto a qualsiasi ruolo nel franchise). E poi c'è Blade, il cacciatore di vampiri che avrà il volto di Mahershala Ali, attore due volte premio Oscar che ha espressamente contattato Feige chiedendo di poter interpretare il Diurno. L'interrogativo sulla bocca di tutti, a questo punto, è il seguente: il nuovo film sarà vietato ai minori, come lo erano i tre precedenti? È presto per dirlo, ma considerando che il lungometraggio arriverà nelle sale presumibilmente tra il 2022 e il 2023, sarà passato abbastanza tempo da Iron Man per poter tenere conto della maturazione di chi è cresciuto con la Fase Uno, un po' come ha fatto la Fox due anni fa con Logan - The Wolverine.
Logan: un cinecomic rivoluzionario? Non esattamente
Addio, Spider-Man?
La grande incognita, a questo punto, riguarda Spider-Man. Volendo rispettare l'arco di tempo tra un film e l'altro, la sua terza avventura in solitario potrebbe uscire nel 2021. Solo che rischia di non essere un film del MCU: mentre Tom Holland è ancora sotto contratto per un altro lungometraggio, l'accordo tra la Marvel e la Sony che consentiva la condivisione di Spider-Man è scaduto, e al momento le trattative per rinnovarlo sono in standby. Qualora non si trovasse una soluzione, sarebbe un problema per entrambe le parti: la Marvel non potrà più menzionare Spider-Man e altri personaggi direttamente legati al suo universo (zia May, Ned Leeds, J. Jonah Jameson, i Sinistri Sei), mentre la Sony dovrà continuare a raccontare la storia di Peter facendo finta che gli eventi dei cinque film precedenti - il rapporto di amicizia con Tony Stark, la morte su Titano e la resurrezione cinque anni dopo, il piano diabolico di Mysterio e le sue conseguenze - non abbiano avuto luogo. C'è ancora tempo per trovare un nuovo accordo (e il fatto che la situazione attuale sia nota a tutti sa tanto di strategia per ottenere un esito positivo), ma in caso non accadesse ci sarebbe un vuoto evidente nel franchise, al netto di tutti gli altri personaggi che arriveranno sui nostri schermi negli anni a venire.