Il thriller non è certo un genere particolarmente frequentato dalla fiction italiana. Per rilanciarlo Mediaset propone mercoledì in prima serata So che ritornerai, un film tv dall'impostazione 'hitchcockiana', come l'ha definita il regista Eros Puglielli, prodotto da RTI e dalla neonata Ares Film e interpretato da Manuela Arcuri che smette i panni della commedia per vestire quelli di una donna ricca e infelice, Anna Gastaldi, che vede la sua vita sconvolta dalla tragica morte del suo giovane amante che in punto di morte le promette che prima o poi tornerà da lei. Cinque anni dopo, Anna incontra un uomo che sostiene di essere proprio quell'amore che un incidente stradale aveva portato via da lei. Decisa a credere in quella miracolosa reincarnazione, Anna gli si getterà tra le braccia, ma ben presto, di fronte a morti e tragedie che la travolgeranno, dovrà ammettere di essere stata vittima di un raggiro e scoprire chi è dietro il diabolico piano. "So che ritornerai è un progetto che nasce per Manuela Arcuri - dichiara lo sceneggiatore Teodosio Losito - per valorizzare le doti drammatiche di un'attrice che ha deciso di mettersi in gioco con un ruolo complesso e particolarmente difficile. Credo che questo film rappresenti una tappa fondamentale per la sua carriera."
Costato circa due milioni di euro, il tv movie, che i produttori sperano possa inaugurare un nuovo trend di prodotti più vari rispetto all'attuale offerta della fiction televisiva, è diretto da Eros Puglielli, il regista di Occhi di cristallo e di AD Project, che dichiara di essersi interessato al progetto perché "sembrava fatto apposta per me. Non è facile, neanche nel cinema, fare un film del genere nel nostro paese. So che ritornerai è un thriller dall'impostazione hitchcockiana, ha a che fare con la classicità del cinema e quindi è qualcosa di piuttosto stimolante. E' stato bello lavorare con Manuela Arcuri, il cui punto di forza è costituito dalla sua fragilità." Accanto all'attrice di Latina, un cast di qualità, capitanato dall'esperto Giancarlo Giannini e composto, tra gli altri, da Valeria Milillo, Jason Lewis e dal giovane Raniero Monaco Di Lapio, che dopo l'esperienza del Grande Fratello tenta ora la strada della recitazione. Il film, in onda su Canale 5 mercoledì 6 maggio, è stato presentato oggi alla Casa del Cinema di Roma: l'attenzione della stampa si è concentrata soprattutto attorno alla conturbante Manuela Arcuri, la quale ha rivelato che tornerà presto anche al cinema nella nuova commedia di Giorgio Panariello, ma la conferenza stampa ha accolto anche il ruggito di Giannini che ha rivelato che per avere un ruolo di primo piano al cinema è ormai costretto a fare tutto da sé.Manuela Arcuri, com'è stata per lei quest'esperienza in un ruolo drammatico?
Manuela Arcuri: Questa è la mia seconda prova da attrice drammatica, dopo la miniserie Io non dimentico. Stavolta sono alle prese con un giallo che mi vede protagonista a 360 gradi. Anna, il mio personaggio, è costretta ad affrontare tante tragedie, a partire dalla morte del suo amore. Si tratta però di una donna forte: le succede di tutto, ma lei l'affronta sempre con grande coraggio. E' stata un'esperienza importante per me, un vero e proprio traguardo.Crede che continuerà in questo genere o proseguirà nella commedia?
Manuela Arcuri: Ho iniziato la mia carriera nel genere comico, con commedie brillanti, e la mia strada oggi è un po' cambiata. Non voglio però lasciare la commedia, perché mi piace far ridere la gente. D'altronde lo scorso anno ho fatto una commedia a teatro, Il primo che mi capita, con Antonio Giuliani. E' un ruolo che mi piace e che interpreto sempre molto volentieri. Il bello dell'attrice è proprio questo, avere la possibilità di interprare diversi tipi di personaggi.
Quali sono i suoi prossimi progetti?
Manuela Arcuri: C'è un progetto molto importante di serialità lunga, otto puntate di una fiction in costume che toccherà un lungo arco di tempo, dagli anni Venti ai Trenta. Per il mio personaggio sarà un passaggio di vita fondamentale: da giovane ragazza a madre di figli che nel frattempo diventeranno già grandicelli. Il titolo provvisorio è Il peccato e la vergogna e le riprese inizieranno a settembre.
Quando la rivedremo invece al cinema?
Manuela Arcuri: Nel giugno del prossimo anno cominceranno le riprese della nuova commedia di Giorgio Panariello, nella quale interpreterà i suoi storici personaggi, e io vi prenderò parte tornando a un ruolo comico. Torno volentieri sul grande schermo perché ho iniziato lì e perché per un attrice il cinema è sempre il massimo. Penso comunque che l'importante sia fare sempre bene il proprio lavoro, che si tratti di cinema, televisione o di teatro.In So che ritornerai interpreta il ruolo di una madre. Tra i suoi progetti rientra anche quello di diventare mamma nella sua vita reale?
Manuela Arcuri: Mi sono sempre immaginata come mamma nel futuro e avere una famiglia è fondamentale per me come donna. Mi piace l'idea di avere un bambino, ma per via di tutti i miei impegni non può essere un progetto imminante. Intanto la mamma la interpreto sul piccolo schermo e penso sia un buon allenamento.
Giancarlo Giannini, com'è stata quest'esperienza in So che ritornerai?
Giancarlo Giannini: La prima telefonata che ho ricevuto per partecipare al film, in un piccolo ruolo, è stata quella di Eros che già conoscevo. Avevo visto i suoi lavori, e lo considero uno dei registi più preparati e sensibili che abbiamo. Mi è piaciuta l'atmosfera che ha saputo creare sul set. Mi piaceva questa novità del thriller per la tv e spero possa continuare. Sul piccolo schermo siamo pieni di medici e mafiosi, non vedo perché non cominciare a parlare anche di assassini. Io mi propongo per interpretarne uno in futuro. Comunque sia, non capisco perché nella fiction mi chiamino solo per piccole parti, perché io sono pronto a interpretare personaggi più tondi e pieni. Sono vent'anni che non me ne fanno fare uno! Ora però mi sono scritto un ruolo che mi calza a pennello e sarò io stesso a dirigermi.Quindi è riuscito a trovato i finanziamenti per il suo debutto da regista.
Giancarlo Giannini: Non ancora a dire il vero, manca un 15%, ma conto di iniziare le riprese entro la fine dell'anno. Come genere, anche il mio film può essere considerato una sorta di thriller, con un tocco di fantasy visto che finisce nell'aldilà. Il titolo mi è venuto in mente proprio questa mattina: sarà La rosa e il coniglio.