Regina indiscussa del Pop, Madonna ha anticipato numerose mode e ne ha dettate altre e, fino ad ora, nessun'altra artista femminile, anche tra quelle più talentuose e brillanti, è riuscita a rivoluzionare la scena della musica pop così come ha fatto lei. Irresistibile, battagliera, trasgressiva, ironica, scurrile come un camionista, ma anche spirituale, tenera e materna, scaltra come poche, diretta e mai incline alle mezze misure, Madonna è riuscita a farsi amare e detestare in egual modo. Icona gay adorata e costantemente criticata - ma è stata una delle prime a parlare di sesso sicuro, AIDS e omofobia con schiettezza - è tuttora un modello per generazioni di donne (e uomini). Si è lanciata avventurosamente nel mondo del cinema, sia come attrice che come regista, senza riuscire a conquistarlo, ma mettendo a segno poche performance davvero memorabili, ottenendo, talvolta, qualche riconoscimento.
A proposito di performance, in questa occasione abbiamo voluto celebrare i migliori video di Madonna, per provare a raccontare la carriera della popstar, tra provocazioni, scandali, rivoluzioni, reinvenzioni d'immagine, contrasti e ossessioni. Ci sarà spazio anche per qualche curiosità (soprattutto di natura cinematografica) - e siamo certi che rievocheremo parecchi ricordi (dopotutto Madonna fa parte delle nostre vite da più di trent'anni). Ci scusiamo sin da adesso per aver escluso numerosi video (anche tra quelli più famosi, soprattutto tra i primi e gli ultimi) ma riunirli tutti qui sarebbe stato davvero impossibile. Abbiamo preferito, invece, dar spazio ai video più iconici, belli e in grado di raccontare efficacemente il personaggio di Madonna, elencandoli in ordine cronologico.
1. Like a Virgin - 1984
Il primo video di Madonna girato in Italia, a Venezia (il secondo, Turn Up the Radio, arriverà 28 anni dopo e sarà ambientato a Firenze), vede la popstar in due vesti distinte, la sposa rinchiusa in un sontuoso palazzo antico e la ragazza disinibita che si avventura sopra e sotto i ponti della città lagunare, ballando su una gondola, tra (veri) leoni e misteriosi amanti mascherati. L'atmosfera un po' sognante e kitsch del video passa in secondo piano quando sullo schermo appare Madonna, velata dal candido tulle nuziale, oppure in gondola, con gli occhi bistrati e vestita di nero. Tra fluo e flou, Like a Virgin si chiude con un epilogo dal sapore fiabesco e un po' "ingenuo", ma nel corso della sua carriera Madonna ha saputo reinterpretare questo brano in versioni molto più trasgressive, tra cui ricordiamo la performance sul letto rosso del Blond Ambition Tour, nella quale è presente una masturbazione simulata che ha segnato una tappa fondamentale nel movimentato rapporto tra la star e la Chiesa Cattolica.
La curiosità: In uno dei dialoghi più cult de Le iene, Mr. Brown (interpretato proprio da Quentin Tarantino) sostiene che Like a Virgin "parla di una ragazza che rimorchia uno con una fava così" e che "tutta la canzone è una metafora sulla fava grossa". Nel concitato dibattito che ne segue, si parla anche di True Blue, Borderline, di una ragazza sessualmente disinibita che incontra uno "come John Holmes" e persino di una misteriosa cinesina di nome Toby. Anni dopo, sembra che Madonna abbia inviato a Tarantino una copia autografata del suo album Erotica e nella dedica specificò che si trattava di un disco "sull'amore, non sul cazzo".
2. Material Girl - 1985
She's fantastic. She could become a star.
Madonna si trasforma in Marilyn Monroe per uno dei suoi video più iconici, Material Girl, e rispolvera una delle coreografie de Gli uomini preferiscono le bionde, quella di Diamonds are a Girl's Best Friend. Un'interpretazione irresistibile per una delle canzoni più famose di Madonna che si prende gioco dell'edonismo di quel periodo e che a Madonna è rimasto appiccicato addosso molto a lungo, proprio in virtù della sua sfrenata ambizione e della sua carriera costellata di successi commerciali. Madonna si dimostra un'abile trasformista e, in questo video meta-cinematografico, interpreta una Marilyn meno zuccherosa e più sfrontata che, sotto i riflettori, fasciata in un abito di satin rosa, respinge i cuori rossi dei suoi spasimanti, arraffa bracciali di diamanti e intasca agilmente banconote. Fuori dal set, però, è tutt'altra storia e lei appoggia i regali costosi dei corteggiatori un po' dove capita, in un camerino invaso da popcorn e disordine.
La curiosità: Durante le riprese di Material Girl Madonna incontrò Sean Penn che sposò pochi mesi dopo. Un matrimonio tumultuoso a vantaggio di tabloid e paparazzi che si concluse con il divorzio per quella che è stata indubbiamente una delle coppie celebri più belle degli anni '80. Oggi Madonna e Sean Penn sono legati da una grande amicizia e ogni tanto riaffiorano voci di un improbabile ritorno di fiamma.
3. La Isla Bonita - 1987
Visto trent'anni dopo la sua uscita, il video de La Isla Bonita risulta ormai datato, ma il magnetismo della protagonista lo rende irresistibile: d'altronde stiamo parlando di uno dei video più gettonati della storia di MTV.
Anche in questo caso Madonna interpreta due personaggi agli antipodi (una caratteristica ricorrente di quasi tutti i suoi video degli anni '80): nel primo si cala nei panni di una ragazza che si raccoglie in preghiera mentre alcuni uomini e un ragazzo dai capelli lunghi suonano in strada; nel secondo, invece, in quelli di una señorita vestita con sontuoso abito rosso da flamenco. Gli esterni e le strade del barrio bruciati dal sole sono quelli di una località ispanica non meglio identificata, gli interni del video, invece, sono più ombrosi e illuminati da candele e immagini votive. Con questo video Madonna dà vita ad una delle sue incarnazioni più frequenti, rielaborando l'immaginario religioso cattolico e ispanico in chiave pop, per cucirlo su se stessa.
La curiosità: Tra le comparse del video, c'è un giovanissimo Benicio Del Toro: è il ragazzo appoggiato ad una macchina, che guarda Madonna ballare mentre i musicisti suonano.
4. Open Your Heart - 1986
Dopo Like a Virgin, l'immagine di Madonna va incontro alla sua prima, sorprendente, trasformazione. Il video di Open Your Heart viene scelto per lanciare l'omonimo singolo tratto da True Blue ed è uno di quelli in cui la nuova veste della popstar è ancora più spiazzante e, al tempo stesso, contribuisce ad aggiungere nuovi tasselli a quello che entro pochi anni sarà il suo personaggio nell'immaginario collettivo. Madonna interpreta una spogliarellista dall'aria malinconica e annoiata che si esibisce in un peep-show. Un ragazzino vorrebbe entrare a vederla e l'anziano cassiere mezzo addormentato glielo proibisce, ma lei - bionda platino, capelli cortissimi, fisico flessuoso - esce per incontrarlo e lo bacia teneramente sulle labbra, per poi allontanarsi velocemente con lui. Questa è l'immagine più "scandalosa" del video diretto da Jean Baptiste Mondino, che in seguito si occuperà di materiale decisamente più scottante ed esplosivo. Open Your Heart oltre a delineare nettamente il passaggio tra un'epoca e un'altra, delinea ulteriori caratteristiche del personaggio che si affermeranno in seguito. Madonna appare strizzata in un body con i seni punta, un'anticipazione dei celebri corsetti che indosserà nei suoi tour mondiali e che faranno storia. L'ingresso del locale in cui si esibisce è sovrastato dalla gigantografia di un dipinto di Tamara De Lempicka, una delle artiste più amate dalla popstar, che ritroveremo anche nel video di Vogue.
5. Papa Don't Preach - 1986
Un altro video che segna una svolta radicale per Madonna è Papa Don't Preach, non solo per il look della cantante, più sofisticato e "semplice" rispetto ai primi video, ma anche per l'ambientazione (la New York della working class ben diversa da quella scintillante di Sex and the City) e soprattutto per la trama, che farà molto discutere. Madonna interpreta una ragazza che è cresciuta sola con suo padre, un uomo buono ma severo, con una gran massa di capelli grigio ferro e altrettanto ferree convinzioni, che non vuole certo sentirsi dire che sua figlia è rimasta incinta di un meccanico perennemente sporco di olio e con gli occhi più azzurri che si siano mai visti e che, per giunta, ha deciso di portare avanti la gravidanza! Papa don't Preach riaccende nuovamente il dibattito sull'aborto (che ad oggi non possiamo certo dire superato) e riceve critiche sia dalle associazioni antiabortiste, sia da quelle della fazione opposta, che, nel video, vedevano quasi uno "spot" pro-life, non considerando che la scelta della protagonista fosse quella di una donna ancora molto giovane, ma libera e consapevole. I look di Madonna in questo video non saranno ricordati tra quelli più glamorous, ma sono sicuramente tra i più copiati e di tendenza in quel periodo. I capelli corti, la maglia a righe con il chiodo di pelle e, soprattutto, la maglietta con la scritta Italians do it Better, che dall'87 è orgoglio nazionale tra i fans etero e gay.
La curiosità: Nel video Madonna interpreta un'adolescente, poco importa se nella realtà abbia quasi trent'anni e la grossa Pantera Rosa di peluche che ha in cameretta può far sorridere, se consideriamo che, ai giorni nostri, gli over-40 e 50 non hanno smesso di comprare giocattoli. A proposito di età. Il bambino di cui si parla nel video oggi avrebbe 31 anni. Feel old yet?
6. Like a Prayer - 1989
Per il suo quarto album, Madonna punta sui contrasti tra sacro e profano, sulla spiritualità e l'iconografia cattolica. Il booklet di Like a Prayer ha un delicato profumo di patchouli e l'immagine che campeggia sul singolo è essenziale: un disegno realizzato da suo fratello Christopher che raffigura una Madonna nuda, con i seni prominenti, la lettera P sul petto - P come Penn - e una ghirlanda di spine che avvolge il suo corpo. Il video invece divampa come un fuoco e deflagra con un impatto mediatico senza precedenti. Madonna cambia di nuovo look e, con i lunghi capelli castani e ricci, è di una bellezza disarmante. Un look da "italiana" per l'ultimo video diretto da Mary Lambert (che aveva già firmato i videoclip di Material Girl, Like a Virgin e Borderline) nel quale interpreta una ragazza che assiste ad uno stupro del quale viene accusato ingiustamente un ragazzo nero. Lei entra in chiesa ed inizia a pregare rivolgendosi alla statua di un santo di colore che si anima e la bacia. Da quel momento, il corollario di provocazioni e immagini visivamente potentissime che si susseguono senza tregua, tra stimmate, croci in fiamme e cori gospel, sanciscono un nuovo capitolo nella carriera della popstar, da cantante provocatoria e sex symbol ad artista blasfema.
La Pepsi, che l'aveva scelta come testimonial (e come sponsor del suo imminente tour mondiale) si ritrovò travolta dalle minacce di boicottaggio e chiuse pavidamente il proprio contratto con Madonna, consentendole però di tenersi i 5 milioni di dollari di compenso. La popstar intanto incassa anche un tentativo di boicottaggio mosso da Giovanni Paolo II in persona e va avanti per la sua strada verso una nuova stagione di scandali, una delle più fortunate della sua carriera (e anche della storia di MTV, che manderà in onda il video più bollente dell'anno). Per quanto riguarda Papa Woytila, nessun rancore: Madonna gli dedicherà il suo primo greatest hits, The Immaculate Collection.
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7. Express Yourself - 1989
Ispirato a Metropolis di Fritz Lang, il video di Express Yourself vede alla regia David Fincher, che per Like a Prayer firmerà anche un altro videoclip, quello di Oh Father. In questa occasione Madonna è una signora che osserva dall'alto una squadra di operai - muscolosi, prestanti e bellissimi - intenti a manovrare pesanti ingranaggi sotto la pioggia battente. In altre scene, mentre una rivolta esplode tra gli operai, la popstar appare prima in guepiere nera, poi completamente nuda e legata da pesanti catene e, infine, con indosso un completo gessato. La parte più provocatoria del video è proprio quella in cui Madonna balla aprendo la giacca dell'abito, mostrando più volte il seno e afferrandosi l'inguine. Una performance che sarà ripresa per il Blond Ambition e resa ancora più provocatoria dal costume realizzato da Jean-Paul Gautier, il famigerato e iconico corpetto con i seni a punta che sbucano letteralmente dal gessato.
L'oggetto di culto: Il monocolo che Madonna indossa al collo, sull'abito grigio.
8. Oh Father - 1989
Il video che segna la seconda collaborazione tra Madonna e Fincher - anche questo realizzato per l'album Like a Prayer - è molto diverso da Express Yourself sia nei toni, sia per quanto riguarda l'aspetto tecnico. Se Express Yourself è un videoclip trascinante, energico, patinato e sexy, Oh Father è malinconico, poetico e, in alcuni momenti, anche cupo e disturbante. Una storia in parte autobiografica fotografata in bianco e nero, che racconta di una bambina che perde sua madre e si ritrova da sola, con un padre perennemente in preda ai fumi dell'alcool e dell'ira. Un rapporto nel quale si ritroverà anche da adulta, riuscendo però a ritrovare se stessa e ad uscirne. E' un video ricco di invenzioni visive, nel quale, per una volta, la sensualità della protagonista viene messa da parte, per dare spazio ad una storia che si sviluppa su più livelli narrativi, che a tratti si fondono tra loro. Tra ombre che prendono vita sulle pareti e sulle lenzuola, la neve candida che in alcune sequenze si fa abbagliante, mentre in altre è avvolgente e protettiva come un abbraccio, spiccano inquadrature gelide e taglienti, come il primo piano di una giovane donna morta, con le labbra cucite. In più di un'occasione Madonna ha parlato della perdita di sua madre come un evento che ha segnato in modo indelebile la sua vita e in questa occasione rivelò, in un'intervista, che l'ultima volta che vide sua madre, scomparsa prematuramente quando lei aveva appena otto anni, le sue labbra le sembrarono strane e ci volle un po' di tempo per rendersi conto che erano state suturate con del filo.
9. Vogue - 1990
Subito dopo Like a Prayer, Madonna mette da parte (momentaneamente) santi e croci per dedicarsi ad alte divinità. Nell'album I'm Breathless, nel quale sono inclusi alcuni brani della colonna sonora di Dick Tracy, c'è Vogue, che diventerà una hit memorabile, anche grazie al video che accompagnerà il singolo. Con Fincher di nuovo alla regia, la fotografia in bianco e nero stavolta è glamour. Vogue celebra le superstar della Hollywood dei tempi d'oro, il loro carisma, la bellezza e il fascino inarrivabile. Greta Garbo, Marilyn Monroe (e persino il suo ex-marito Joe Di Maggio) Marlon Brando, James Dean, Grace Kelly, Fred Astaire, Ginger Rogers, Rita Hayworth, Lauren Bacall, Katharine Hepburn, Lana Turner e Bette Davis. Last but not least, tornano le opere di Tamara De Lempicka, che aprono il video alternandosi ai ballerini in posa. Sono gli stessi ballerini (e le coriste) che seguiranno Madonna nell'imminente Blond Ambition Tour e che vedremo nello scandaloso e divertente documentario A letto con Madonna, che sarà ricordato per la famigerata scena di sesso orale su una bottiglia, ma che è anche stato il primo film mainstream a mostrare una manifestazione del gay pride.
Tornando a Vogue, il video è celebre anche per le coreografie attribuite impropriamente a Madonna. Il vogueing, in realtà, è uno stile di danza nato nei locali gay americani dagli anni '60 che lei rilancia e rende estremamente popolare. Tra le performance live in cui il brano è stato riproposto con successo, ricordiamo la versione orientaleggiante del Girlie Show Tour, quella spettacolare e assolutamente mozzafiato del Reinvention Tour e la più irriverente, quella degli MTV Awards 1990, in cui Madonna reinterpreta a modo suo la regina Maria Antonietta.
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10. Justify My Love - 1990
Censurato, scandaloso, vietato. Il video di Justify my Love è un piccolo capolavoro che anticipa la fase più calda della carriera di Miss Ciccone, quella in cui arrivò a superare se stessa in fatto di provocazioni. Girato in bianco e nero da Jean Baptiste Mondino e ispirato al film La grande peccatrice con Jean Seberg, Justify my Love è sicuramente tra i migliori video di Madonna ed è ambientato a Parigi, in un hotel in cui la protagonista - bionda platino, truccatissima e in lingerie nera sotto il pesante cappotto che la avvolge - incontra un uomo. Tra fantasie sessuali, rapporti a tre - anche saffici - bondage, feticismo e travestitismo, il video non risparmia quasi nulla tra inquadrature bollenti e crocifissi. MTV censura Justify my Love e lo manda in onda solo di notte. Madonna decide di distribuirlo in VHS - "Così farò più soldi" - e il video ottiene ben quattro dischi di platino, per circa 20mila copie vendute.
La curiosità: Il co-protagonista del video è Tony Ward, modello di fama internazionale che aveva iniziato la sua carriera posando in una serie di scatti di nudo integrale e successivamente per i fotografi più quotati, da Herb Ritts a Bruce Weber. Ai tempi, Tony Ward e Madonna ebbero una chiacchierata relazione.
11. Erotica - 1992
Il 1992 è un anno fondamentale nella carriera della Regina del Pop: esplode il fenomeno Sex - lo scottante libro fotografico firmato da Steven Meisel, in cui Madonna esplora il sesso e le fantasie sessuali affiancata da volti più o meno noti dello showbiz - che è accompagnato dall'album Erotica, che di recente è stato ampiamente rivalutato, ma all'epoca fu messo in ombra dalla fama (anche negativa) del libro, che si proponeva di infrangere parecchi tabù sessuali, e che, ad oggi, a distanza di 25 anni dalla sua uscita-evento nelle librerie, risulta ancora scabroso. Il video di Erotica è un luccicante vorticare di fantasie e di immagini di backstage della lavorazione del libro. Madonna cambia nuovamente pelle e si trasforma nel suo alter ego Dita, una mistress platinata con frustino e dente d'oro. Nelle immagini tratte da Sex, torbide e oscure, ma anche ironiche e buffe, Madonna fa l'autostop completamente nuda in giro per Miami, mangia un trancio di pizza in un locale (sempre nuda, ovvio), scambia effusioni con Isabella Rossellini e intrattiene un threesome con Naomi Campbell e il Big Daddy Kane, con il rapper che appare quasi intimorito dal coinvolgimento dimostrato da Naomi e Madonna. Solo un'anticipazione dei contenuti del libro, talmente hot da essere venduto sigillato e che oggi è un pezzo da collezione.
La curiosità: MTV mandò in onda il video tre volte, sempre dopo le 22.00 e poi decise di non trasmetterlo più. Madonna stavolta si dimostrò comprensiva sulle scelte del network e ammise che i temi esplorati dal video di Erotica non erano adatti ai ragazzi più giovani.
12. Rain - 1993
Siamo ancora nell'era di Erotica, ma nel video di Rain le provocazioni lasciano spazio ad una strana sensualità un po' fredda e malinconica. Si tratta di un video meta-cinematografico, in cui Madonna è una performer attorno alla quale si muove freneticamente, ma con asettica efficienza, una troupe guidata da un regista giapponese (che in realtà è interpretato dal compositore Ryuichi Sakamoto). Musa ispiratrice dai capelli cortissimi e neri, vestita di un abito di seta blu scuro, Madonna si muove su un set dai colori freddi, tra acqua scrosciante, ombrelli e riflettori che la inondano di luce, come un sole artificiale. Le inquadrature si concentrano sulle labbra e lo sguardo di Madonna, mentre le sue mani sfiorano appena il microfono che ha davanti e si muovono fluide, quasi ad accompagnare il testo del brano, che a tratti si fa evocativo e potente.
I will raise you from the ground and without a sound, you'll appear and surrender to me, to love.
Diretto da Mark Romanek (autore del cupo thriller con Robin Williams One Hour Photo), il video di Rain fu girato in bianco e nero e poi colorato a mano dallo stesso regista nei toni tra il grigio e il blu. Inizialmente Madonna aveva chiesto a Federico Fellini di occuparsi della regia del video, ma il regista rifiutò. "In seguito venni a sapere che era malato. Sarebbe morto dopo pochi mesi. Quella lettera è incorniciata qui, nel salotto della mia casa di New York, accanto ai dipinti di Tamara De Lempicka".
13. Bad Girl - 1993
Il video di Bad Girl segna l'ultima collaborazione tra Madonna e David Fincher, che nel frattempo ha già firmato il suo primo lungometraggio (Alien 3) e che due anni dopo dirigerà Seven. Non stupisce quindi che in Bad Girl lo stile di Fincher sia più evidente, nella scelta delle luci e dei colori, delle inquadrature e di ulteriori virtuosismi visivi che si prestano a raccontare una storia che di fatto è quasi un thriller con risvolti soprannaturali. Ispirato liberamente ad una storia vera - quella di una maestra di scuola elementare che fu uccisa da uno dei suoi numerosi amanti - Bad Girl vede Madonna nei panni di una donna manager algida e solitaria, che viene ritrovata priva di vita nel suo appartamento. C'è qualcuno che l'ha seguita fino a quel momento e di cui lei ha percepito la presenza, senza però mai vederlo. E poi ci sono i tanti uomini incontrati nei locali notturni e nei bar, le sigarette fumate una dietro l'altra, il sesso occasionale divorato negli ascensori e in appartamenti sconosciuti, ma mai appagante. E poi New York, con le sue luci, che si sovrappone continuamente ai primi piani della protagonista. Ad affiancare Madonna in questo video c'è Christopher Walken, l'uomo invisibile che non la perde di vista un attimo, ma anche altre star tra cui Matt Dillon.
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14. Secret - 1994
Archiviati gli scandali, le fantasie e i tabù di Erotica, Madonna torna sulla scena pop con un nuovo album, Bedtime Stories, che viene percepito troppo frettolosamente come una svolta "perbene", nonostante certa stampa italiana - lo ricordiamo ancora con imbarazzo - fraintende quel Bedtime Stories come Storie di letto. Secret è l'elegante e sensualissimo video che apre ufficialmente le danze, diretto in un luccicante bianco e nero da Melodie McDaniel ed ambientato nel cuore di Harlem. Lo sguardo della regista osserva Madonna mentre si esibisce in un jazz club, insieme a dei musicisti, poi la segue per le strade del quartiere e si ferma sui dettagli: le mani e i muscoli di ragazzi neri e ispanici bellissimi, i tacchi e le ciglia lunghissime di transessuali e i visi coriacei di protettori di prostitute. Non manca un tocco di spiritualità, con Madonna al centro di un rituale, tra crocifissi, acqua e girasoli. E poi c'è un "segreto" che viene svelato alla fine del video.
15. Bedtime Story - 1995
Quello che a metà degli anni Novanta fu il video più costoso mai realizzato oggi è un pezzo da museo: non certo perché sono trascorsi ormai più di vent'anni dal suo debutto sugli schermi, piuttosto perché è considerato uno dei video più sperimentali e particolari realizzati da Madonna e da Mark Romanek e, che per diverso tempo, è stato proiettato al Museum of Modern Art di New York.
Let's get unconscious, honey
Le atmosfere oniriche di Bedtime Story, ma soprattutto l'immaginario fantastico, è ispirato alle opere d'arte di artiste surrealiste come Remedios Varo e Leonora Carrington e (in parte) anche Frida Kahlo. Curiosamente, nel video ritroviamo il girasole e l'acqua, ma stavolta inseriti in un contesto completamente diverso, quello di un "sogno lucido", nel quale Madonna, vestita di bianco e con i lunghissimi capelli biondi, fluttua in aria o si scopre il ventre e lascia uscire delle colombe che spiccano il volo. Un caleidoscopio di immagini e simboli, che si rincorrono dolcemente senza fermarsi, come il roteare dei dervisci.
16 e 17. Take a Bow - 1994 e You'll See - 1995
Anche se realizzati per lanciare due singoli di album diversi - Take a Bow è tratto da Bedtime Stories, mentre You'll See è l'inedito incluso nella splendida raccolta di ballads Something to Remember - questi due video sono uno il sequel dell'altro, diretti dallo stesso regista, entrambi ambientati in Spagna e incentrati su una tumultuosa storia d'amore tra una donna bionda e un celebre torero, qui interpretato da un matador di fama, Emilio Muñoz. Take a Bow però si presta a molteplici interpretazioni: è una storia d'amore, passionale, travolgente, distruttiva, ma anche la storia di un'ossessione e una riflessione amara sul rapporto tra Madonna e i media, che in quel periodo evidentemente era ancora segnato dall'acceso dibattito su Erotica e Sex. Madonna è semplicemente splendida e magnetica: la vediamo mentre si veste per andare ad assistere alla corrida di Munoz che, al tempo stesso, si prepara ad affrontare il toro nell'arena. Un rapporto ossessivo e violento, raccontato efficacemente nelle sequenze più sensuali e surreali, come quella in cui lei accarezza il televisore che trasmette le immagini di Munoz: mentre lui si prepara ad uccidere il toro nell'arena, nel medesimo simbolico luogo di combattimento, lei affronta i flash dei paparazzi.
In You'll See, invece, la storia è molto più lineare: ritroviamo il matador e la bionda nelle fasi finali del loro rapporto. Lei lo ha appena lasciato - consapevole che ce la farà anche senza di lui e del potere che questi ha su di lei - e si prepara ad andare via per sempre, mentre lui prova a rincorrerla invano e poi tenta il suicidio. Rispetto a Take a Bow l'ambientazione è più malinconica e il look di Madonna anticipa quello che sarà il suo prossimo e ambizioso progetto: Evita.
18. Human Nature - 1995
Giusto per smentire la presunta svolta "romantica" di Bedtime Stories e mettere in chiaro che la "guerra" tra lei e i media, i benpensanti e i bigotti non è certamente finita, Madonna torna a collaborare con Jean Baptiste Mondino, per Human Nature, uno dei suoi video più trascinanti, ben realizzati e ironici. Fasciata in un abito di latex nero e accerchiata - ma anche legata, leccata e bendata - da uno strepitoso corpo di ballo, in cui spicca il nostro Luca Tommassini, Madonna si lascia coinvolgere in un'assurda sessione di bondage che in realtà è una coreografia assolutamente perfetta, in cui ogni strumento, ogni corpo, ogni movimento è come un ingranaggio che muove tutto il resto. Autoironica, sexy e tosta, qui Madonna si concede poche variazioni di look, tutti rigorosamente fetish, fa assaggiare il suo frustino quasi a tutti (persino al suo chihuahua) e la canzone non risparmia termini forti, tanto che alcune versioni sono strategicamente "censurate" dal suono di una porta che sbatte.
La curiosità: sembra che Madonna abbia scritto questo brano subito dopo le polemiche che seguirono la sua famigerata apparizione ad una puntata del programma di David Letterman nel 1994, in cui mise in imbarazzo il conduttore e il network pronunciando 14 volte il termine fuck e rifiutandosi di lasciare lo studio.
19. I Want You - 1995
Una camera da letto in penombra, poche luci accese e una donna che esce dal bagno e posa un bicchiere d'acqua sul comodino. Aspetta una telefonata che arriva solo alla fine, dopo una lunga notte tormentata. Tra l'ambientazione opprimente e la fotografia in bianco e nero, il video di I Want You fa pensare ad un vecchio film e, soprattutto, fa spontaneamente associare la donna bionda, sola e tormentata, a Marilyn Monroe. In realtà lo splendido video di I Want You - cover di Marvin Gaye realizzata da Madonna con i Massive Attack - sarebbe ispirato ad un racconto della scrittrice americana Dorothy Parker. Le luci e le ombre del video accarezzano il corpo esile e tonico della protagonista che, in sottoveste, si aggira nervosamente per la stanza come un animale in gabbia. Questo è uno dei video in cui Madonna esprime al meglio il suo particolare magnetismo e le sue doti di performer. Ma il meglio sta per arrivare.
20. Frozen - 1998
Quando si parla di Ray of Light, molti fan di Madonna ricordano con nostalgia un periodo fortunatissimo e magico nella carriera della popstar. Sia perché si tratta di uno degli album più ispirati e amati, sia perché quasi tutti i video di Madonna che hanno accompagnato i singoli tratti dal disco sono straordinari. Frozen, in particolare, è un capolavoro. Girato nel deserto del Mojave in pieno inverno e diretto da Chris Cunningham - che l'anno seguente firmerà un altro video straordinario, quello di All is Full of Love per Björk - vede Madonna al centro di uno scenario desolato, gelido e oscuro. Lei, vestita da Jean Paul Gaultier, è una strega dai lunghissimi capelli corvini che incanala tutte le sue energie in un rituale volto a "sciogliere" il cuore gelido e arido del suo uomo. Il setting suggestivo, la fotografia sui toni del blu-grigio, il look incredibile che esalta il carisma di Madonna, fanno di Frozen, ancora oggi, uno dei video più belli mai realizzati. Madonna inizia a cantare, poi lascia cadere un velo nero che prende vita, serpeggia sul terreno asciutto per poi trasformarsi in uno stormo di corvi che spiccano il volo. L'abito nero della strega, mosso dal vento furioso, si gonfia, si leva in aria, le copre il viso e si trasforma ancora sotto i nostri occhi meravigliati, fino a quando lei non spicca il volo e sembra in grado di comandare persino gli astri e le nuvole. Tra una sequenza e l'altra, appaiono due cloni di Madonna che si uniscono a lei per il rituale, per poi scomparire di nuovo. Un meraviglioso, potente e mesmerizzante gioco di illusioni e incantesimi che prendono vita uno dietro l'altro, per un video che segnerà un'epoca ormai lontana.
21. The Power of Goodbye - 1998
Anche per il video di The Power of Goodbye, la fotografia verte su colori freddi, ma stavolta la tonalità è il blu intenso dell'acqua e l'ambientazione è una casa sulla spiaggia, di fronte all'Oceano, in cui un uomo e una donna stanno per chiudere la loro relazione. "L'incantesimo si è spezzato" recita il testo - e ovviamente l'associazione con Frozen è immediata. Anche in questo video Madonna è semplicemente splendida, con i lunghi capelli scuri e i colori della fotografia fanno risaltare i suoi occhi nei primi piani più stretti. Accanto a lei c'è l'affascinante Goran Visnjic, che qualche anno dopo sarebbe diventato celebre per il suo ruolo in E.R. I due sono impegnati in una serrata partita a scacchi che si chiuderà quando lei improvvisamente farà cadere tutte le pedine con un gesto di stizza.
You were my lesson I had to learn I was your fortress, you had to burn
Le scene più belle del video però, sono quelle che si svolgono sulla spiaggia, di notte, con la luce della luna a tratti occultata dalle nuvole. Le onde dell'oceano si infrangono sulla sabbia, mentre la protagonista s'incammina verso la riva e il vento le soffia tra i capelli. E' una scena ricalcata da una sequenza simile, che solo i cinefili più attenti ricordano in un vecchio film in bianco e nero, Perdutamente, con una Joan Crawford intenta a compiere quasi gli stessi gesti in uno scenario simile. The Power of Goodbye è tra i migliori video di Madonna, ipnotico e trascinante al tempo stesso, in grado di esaltare la femminilità e la forza della protagonista.
22. Drowned World (My Substitute For Love) - 1998
In altri video e brani precedenti Madonna aveva già parlato del suo rapporto con i media, che negli anni '90 in particolare, si era fatto ancora più conflittuale. Nel video di Drowned World vediamo Madonna dal momento in cui esce di casa, costantemente inseguita da paparazzi e curiosi, con le bodyguard incollate addosso, fino al ritorno tra le mura domestiche, riscaldato dall'abbraccio di una bambina. Questa scena in particolare suscitò molta curiosità tra i fan, che si chiesero se la bimba ripresa di spalle fosse la piccola Lola, nata due anni prima dalla relazione con Carlos Leon. Drowned World (My Substitute for Love) è una canzone che parla di scelte importanti, di una celebrità fortemente voluta e di una vita frenetica che adesso sono diventate uno "stupido gioco". Tra paparazzi in assetto di guerra e sconosciuti dai volti distorti e dai grandi occhi liquidi, Madonna ritrova un po' di serenità e calore solo in famiglia, che da adesso è la sua "nuova religione". Manterrà la promessa fatta a sé stessa, visto che negli ultimi anni, pur non avendo certamente accantonato l'attività musicale (e filantropica, imprenditoriale, cinematografica), ha dedicato indubbiamente molto del suo tempo alla famiglia e ai suoi figli.
La curiosità: Una sequenza del video sollevò qualche polemica, perché sembrava voler rievocare le circostanze della tragica morte di Lady Diana, avvenuta l'estate precedente. Madonna è seduta sui sedili posteriori di un'auto e i paparazzi tentano di scattarle delle foto avvicinandosi pericolosamente al veicolo in corsa con le loro moto di grossa cilindrata.
23. Nothing Really Matters - 1999
Un altro piccolo capolavoro tratto da Ray of Light è il video di Nothing Really Matters, con il quale Madonna prende in prestito gli elementi più affascinanti, pop e misteriosi della cultura e del costume del Sol Levante, per aggiungere un tassello alla sua "iconografia" e riproporsi in una veste (quasi) inedita. L'avevamo già vista indossare abiti di ispirazione orientale in alcune esibizioni live e spot pubblicitari, ma stavolta rivisita a modo suo il mito della geisha (ispirandosi proprio al romanzo Memorie di una geisha e al personaggio di Hatsumomo) e lo fa con audacia e con il consueto senso della performance che le permette di non sbagliare quasi mai un colpo. L'aspetto più curioso del video è che Madonna torna ad interpretare due versioni di sè, come nei videoclip degli anni Ottanta: nelle prime immagini di Nothing Really Matters è al centro della scena, come una figura spettrale con un abito nero come la pece, il viso completamente truccato di bianco ad esclusione di una fascia di ombretto color arancio che le attraversa le palpebre. Subito dopo, appare in versione geisha-glamour, completamente folle e scatenata, con un memorabile kimono rosso stretto in vita da un cinturino dello stesso colore, i geta ai piedi e un caschetto corvino. E del resto anche il video è uno dei più folli della carriera della popstar, con le sequenze di giapponesi vestiti di bianco che trasportano affannosamente grossi sacchi d'acqua, levitano in aria e compiono spettacolari virtuosismi col fuoco. Come nel video di Frozen, anche in questo caso l'elemento soprannaturale (e spirituale) è fondamentale.
24. Music - 2000
Siamo arrivati al 2000 e Madonna si è lasciata alle spalle quasi vent'anni di carriera tra album, video, tour mondiali e controversie. Nel video di Music, tratto dall'omonimo album, la ritroviamo in versione cowgirl kitsch, con il cappello che caratterizzerà altri video (e soprattutto altre performance legate a quest'album), un ampio cappotto di pelliccia (che serviva a nascondere strategicamente la seconda gravidanza, ormai imminente) e oro come se piovesse. Dai gioielli, alla limousine guidata da quel matto di Sacha Baron Cohen (allora sconosciuto al di fuori dei confini della Gran Bretagna) nei panni di Ali G., Music è un video divertente, volutamente kitsch e giocosamente provocatorio: Madonna è insieme ad altre due ragazze (Niki Harris, sua storica corista e l'amica di sempre, Debi Mazar) e si gode una serata fuori tra fiumi di champagne... e spogliarelliste! Mentre il povero Alì G. viene trattenuto fuori da un locale, Madonna entra e se la spassa con alcune lap dancer che, a fine serata, vengono caricate sulla limousine per proseguire la festa altrove.
25. What it Feels Like for a Girl - 2001
Dopo il deludente Travolti dal destino, Madonna e il suo secondo marito Guy Ritchie decidono di collaborare nuovamente insieme per il video di uno dei singoli più belli (e importanti) di Music: What it Feels Like for a Girl. Stavolta la collaborazione si rivela vincente, il video è uno dei più belli tra quelli realizzati da Madonna - che oltretutto è in forma smagliante - ma, tanto per cambiare, è uno dei più discussi, controversi... e vietati. Stavolta non è il sesso a suscitare scandalo, ma la violenza, una violenza portata all'eccesso e che alcuni network, tra cui MTV, decidono di non divulgare se non in rare occasioni e sempre ben oltre la cosiddetta fascia protetta.
Girls can wear jeans and cut their hair short, Wear shirts and boots 'cause it's okay to be a boy, But for a boy to look like a girl is degrading
Caschetto liscio biondo, tacchi a spillo e taser, Madonna nel video sale a bordo della sua auto e corre a prelevare un'anziana signora presso una casa di riposo. Da questo momento in poi, la serata delle due donne sarà un'escalation di violenza, con la nonna apparentemente poco lucida seduta accanto a Madonna, che è alla guida dell'auto. Nel target della pericolosa bionda a bordo della Chevrolet gialla, solo uomini e tra loro anche agenti di polizia. Li sfida, tampona e distrugge le loro auto, ruba un'altra macchina e fa esplodere un distributore di benzina. Scende dall'auto e rapina un uomo che sta prelevando contante dal bancomat dopo averlo stordito col taser. E poi - boom! - arriva il finale distruttivo.
La curiosità: La macchina gialla targata PUSSY CAR anticipa di due anni la celebre PUSSY WAGON di Kill Bill: Volume 1 e di proprietà di Quentin Tarantino che a sua volta sarà riciclata da Beyoncé Knowles e Lady Gaga nel video di Telephone.
26. American Life - 2003
Nel corso della sua carriera Madonna ha dimostrato in più occasioni di essere una temeraria, non solo quando si è messa in gioco con le sue performance e i video più controversi. Con il video di American Life, dopo aver pubblicato un video-bomba (letteralmente) fa un passo indietro che spiazza i suoi fan. Nel video, fortemente critico nei confronti della politica americana - erano i tempi della presidenza di Bush jr. e del conflitto in Iraq dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 - Madonna appare con diversi look di ispirazione militare (e può finalmente dar sfogo al sergente Hartman che è in lei) e tutto il video è una sfilata di moda che in realtà è un'oltraggiosa parata militare che si evolve in un bagno di sangue sotto lo sguardo divertito e piacevolmente sorpreso di un pubblico cinico e superficiale. Sfilano modelli e modelle in abiti mimetici che lasciano poco all'immaginazione, maschere antigas e tute. Il glamour si veste di proiettili e soprusi nei confronti degli altri modelli che attraversano la passerella, i bambini iracheni con i loro grandi occhi scuri e le vittime degli altri conflitti precedenti. Al culmine della sfilata arriva Madonna su un carro armato, che dopo aver staccato la valvola di sicurezza ad una bomba a mano la lancia a Bush jr., il quale la raccoglie per accendersi un sigaro. Quest'ultima scena, in particolare, sollevò un'ondata di polemiche da parte di chi sosteneva che fosse poco rispettoso nei confronti delle truppe impegnate a combattere al fronte e Madonna decise di ritirare il video, che fu sostituito con un'altra versione totalmente priva delle scene più significative.
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27. Hollywood - 2003
Se con American Life Madonna criticava apertamente il cosiddetto american dream - da lei vissuto fino in fondo - con quest'altro brano e video tratto dallo stesso album, il suo sguardo critico si concentra invece sul mito di Hollywood, che pure aveva celebrato con il video di Vogue. Laddove Vogue però è un omaggio alle figure più affascinanti e leggendarie che hanno fatto sognare il pubblico e che hanno contribuito a costruire il mito della Mecca del Cinema, Hollywood, invece, ne è un po' il rovescio della medaglia e ne eviscera gli aspetti più segreti, il narcisismo sfrenato e malsano, i vizi, le storture. Se Vogue è anche una celebrazione dei sogni e del glamour in bianco e nero, Hollywood si veste dei colori acidi e saturi ispirati alle opere del fotografo Guy Bourdin. Anche questo video è diretto da Jean Baptiste Mondino e a fare scalpore, stavolta, non sono le scene sottilmente saffiche tra Madonna nei panni di una ricca signora bionda e ingioiellata e la sua cameriera, ma le sequenze in cui la popstar, in lingerie, si sottopone a delle iniezioni di botox. Le grane vere, però, arrivarono dagli eredi di Bourdin, che denunciarono Madonna per plagio e riuscirono a dimostrare che non si era ispirata al fotografo, ma aveva letteralmente copiato i suoi scatti più celebri, ottenendo un cospicuo risarcimento.
La curiosità: Per le iniezioni di botox, pur essendo finte, fu chiamato un medico vero ad "interpretarle", per garantire il più possibile autenticità alla scena. Alcuni gioielli indossati da Madonna nel video invece, sono appartenuti a Mae West, attrice alla quale è stata accostata in più di un'occasione.
28 e 29. Hung Up - 2005 e Sorry - 2006
Impossibile stare fermi appena partono le prime note di Hung Up, con il brano più trascinante di Confessions on a Dance Floor, lanciato da un video-capolavoro diretto da Johan Renck, che per Madonna aveva già diretto Nothing Really Matters. La popstar appare in perfetta forma, fasciata prima in un body fucsia e poi in t-shirt e jeans e con un'acconciatura che rievoca gli anni '70 della disco music e de La febbre del sabato sera. Un look a metà tra Amanda Lear e Farrah Fawcett ai tempi in cui dominavano le classifiche e il piccolo schermo. Appare in forma perfetta, dicevamo, ma in realtà Madonna ha girato questo video il giorno del suo compleanno, poche settimane dopo essere caduta da cavallo, con qualche costola rotta, un bel po' di antidolorifici, tanta determinazione - quella non le è mai mancata - e soprattutto niente controfigura (con buona pace di Tom Cruise). Il video inizia con Madonna che entra in sala prove, si toglie la tuta e inizia a "scaldarsi" per poi abbandonarsi ad un ballo sfrenato, che sembra coinvolgere e travolgere tutto il quartiere attraverso la musica che arriva dalla boombox. Se Madonna è relativamente limitata nei movimenti dai postumi dell'incidente, i suoi ballerini non si risparmiano tra break dance, parkour e scene memorabili, tra cui quella del giovane chef del ristorante - il bravissimo Daniel Cloud Campos - che attacca a ballare gettandosi con disinvoltura un grosso pesce sulle spalle. La sequenza più cult di tutte, però, è quella in cui Madonna cavalca letteralmente la boombox sotto le luci stroboscopiche. Una scena che ha replicato anche dal vivo, nel seguente (e indimenticabile) Confession Tour, scatenando il delirio del pubblico.
Sorry è un sequel diretto di Hung Up e, infatti, l'azione riprende dal momento in cui Madonna esce dalla discoteca in cui l'abbiamo già vista ballare. Il video si svolge quasi del tutto in un furgone che fu letteralmente stravolto e riorganizzato da cima a fondo con un makeover radicale dal team del programma MTV Pimp My Ride. Il registro del video di Sorry è più comico, con il furgone che si ferma a prelevare i personaggi più assurdi che vengono poi scaricati nuovamente o trattenuti a bordo. Verso la fine del video, Madonna si ritrova in una gabbia a combattere con degli uomini (viene da chiedersi perché tenti di farli fuori a colpi di mosse yoga e su pattini a rotelle, ma ok) e poi risale a bordo del furgone. Anche qui il look è tardo-seventies, con un body bianco argento e soprattutto gli stivali glitterati. La scena più cult di Sorry è indubbiamente quella che apre il video, e la cantante dice "Sorry" in diverse lingue. I fan italiani ancora sghignazzano affettuosamente per il suo "Sono spiacente" pronunciato un po' a macchinetta.
30. Give Me All Your Luvin' 2012
Divertente, abbastanza folle, molto (forse troppo) patinato, Give Me All Your Luvin' è un video che si riguarda con piacere, in cui Madonna è affiancata da Nicky Minaj e M.I.A.. La Regina del Pop entra in scena anticipata da alcune cheerleader, seguita da un team di rugbisti che non la lasciano un attimo e che le spianano la strada arrivando a segare in due un taxi, per poi proteggerla da una strana pioggia d'oro e persino da qualcuno che accosta con l'auto per farla fuori. Anche in questa occasione Madonna cambia look più volte e sfoggia una nuova acconciatura che farà tendenza, oltre a body succinti, reggiseni animalier e un bambolotto. Con buona pace della tanto strombazzata collaborazione con le altre due artiste, dà il meglio di sé con i rugbisti: prima si lascia cadere su di loro, poi scala letteralmente una "montagna" di ragazzi per chiudere il video e la "partita".
31. God Control 2019
A lungo atteso dai fan e anticipato da una sfilza di teaser, il video di God Control è indubbiamente il videoclip più potente, emozionante e diretto tra quelli realizzati da Madonna in questi ultimi anni. Uno dei migliori video di Madonna, quello di God Control, che accompagna l'omonimo brano che fa parte dell'album Madame X - un album che ha spiazzato critica e fan più disillusi e conquistato le classifiche di ben 60 paesi, al debutto - vede la Regina del Pop in due vesti distinte, quella di narratrice e quella di protagonista di una storia che dalle scritte appaiono all'inizio del video sarà dura e violenta.
Madame X batte freneticamente le dita sui tasti di una macchina da scrivere, mentre la storia si sviluppa sotto i nostri occhi, con la stessa freneticità e l'azione si sposta avanti e indietro nel tempo, proprio come il rullo di una macchina. Sono le tre di notte, qualcuno fa irruzione in una discoteca e spara all'impazzata. Sul pavimento del locale, sotto le luci dai colori saturi, i corpi di chi fino a pochi minuti prima si scatenava sulla pista da ballo. Una pozza di sangue lucido come vernice, scivola sulle mani, sui volti e sui corpi che esalano gli ultimi respiri.
Non è una storia lineare, quella di God Control, non è Like a Prayer - anche se c'è un coro gospel, che accompagna il funerale di numerose vittime - ma è una storia sincopata, diretta da Jonas Akerlund, che contrappone il divertimento e la spensieratezza della vita notturna all'angoscia di una strage imminente. Madonna si scatena sulla pista da ballo, il suo look ha sollevato gli entusiasmi dei fan italiani perché richiama quello della Raffaella Carrà di mille sigle di fine anni '70, ma preferisce far spazio al messaggio politico del video, che è forte e diretto. Appaiono immagini di manifestazioni a favore del controllo delle armi, la tensione si fa sempre più palpabile mentre Madame X continua a battere i suoi tasti sulla macchina, a cercare ispirazione e a stracciare via fogli di carta. Se in God Control la scena della sparatoria, che richiama le stragi del Bataclan e del night club Pulse di Orlando, può sembrare in qualche modo edulcorata dalla rappresentazione scenica e dal glamour, il video riporta lo spettatore alla realtà e ai fatti, con un conteggio finale che non lascia dubbi sui numeri relativi all'uso indiscriminato delle armi.