Misty Copeland non è una semplice ballerina: oltre a essere un'artista eccezionale, promossa lo scorso anno principal dancer dell'American Ballet Theatre di New York, la danzatrice americana è anche la prima interprete afroamericana a ricoprire un ruolo di prestigio nella compagnia. Grazia, forza, bellezza, un sorriso meraviglioso: eppure c'è stato un periodo in cui tutte queste doti sembravano non essere sufficienti. A vederla luminosa e leggera in Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni, film Disney, nelle sale italiane dal 31 ottobre, che rivisita il balletto classico musicato da Tchaikovsky, sembra davvero impossibile muoverle delle critiche. E invece.
Leggi anche: Box Office Italia: Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni è ancora primo
La prima volta che abbiamo visto Misty Copeland dal vivo è stato nel 2012, alle Terme di Caracalla di Roma, dove era uno degli artisti ospiti dell'Étoile del Teatro Alla Scala Roberto Bolle, che l'ha spesso invitata ai suoi spettacoli Roberto Bolle and Friends. Siamo stati immediatamente colpiti dalla sua energia esplosiva, dalla pulizia delle sue linee e dal controllo che ha su ogni singolo muscolo. Rapiti da questa ballerina che non conoscevamo, siamo andati immediatamente a cercarla su Google e lì non potevamo credere ai nostri occhi: nel mondo della danza c'era un dibattito sul suo peso, perché giudicata troppo muscolosa e formosa, e sul colore della sua pelle.
Trovandocela davanti a Londra, in occasione dell'anteprima europea del nuovo film Disney - qui potete leggere la nostra recensione de Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni - non abbiamo potuto evitare di chiederglielo: perché, nel 2018, ancora non riusciamo a capire che la diversità è semplicemente qualcosa a cui non siamo abituati, ma può essere una ricchezza? "Credo che la maggior parte delle persone forse non si renda conto della bellezza delle cose, o di ciò di cui abbiamo bisogno, se non lo vedono. Anche in questo film, che ha un pubblico così vasto, è qualcosa presente a livello del subconscio, ma quando lo guardi capisci che include tutto il mondo, il mondo ha questo aspetto. Il mondo non è fatto di una sola razza, una corporatura, una personalità: ciò che rende il mondo così bello è la diversità. Quindi credo che dare spazio e rappresentazione alla diversità ci renda tutti più forti, più aperti come persone: includere tutti darà modo alla generazione futura di immaginarsi infinite possibilità. Non sapremo mai chi potrebbero diventare se non diamo loro un'opportunità."
Leggi anche: Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni: Hallström e Johnston saranno indicati come registi
La paura ci rende umani
In Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni Misty Copeland balla per Clara (Mackenzie Foy), ragazza che ha appena perso la madre e scopre, grazie a un regalo misterioso, che esiste un intero mondo, composto da quattro regni, il Regno dei Fiori, il Regno dei Fiocchi di Neve, il Regno dei Dolci, governato dalla Fata Confetto (Keira Knightley) e lo spaventoso Quarto Regno, guidato da Madre Ginger (Helen Mirren), creato proprio da lei. Affrontando le sue paure, Clara scopre molto di sua madre e di se stessa. Abbiamo quindi chiesto alla ballerina come si può trasformare la paura in energia positiva: "In questo film, il Quarto Regno è quello con cui forse ci si connette maggiormente: come esseri umani abbiamo molte facce, alti e bassi, non siamo felici e contenti tutto il tempo e credo sia questo che conferisce più profondità al film e ai personaggi. Permettendo a te stesso di abbracciare la paura capisci perché la stai provando, riesci a trovare la forza e le tue debolezze. Non saremmo essere umani se non avessimo difficoltà e paure, se non amassimo: tutte queste cose ci arricchiscono, ci danno dimensione. Questo film mostra davvero cosa proviamo a contatto con il mondo e con le altre persone."
Leggi anche: Mackenzie Foy star de Lo Schiaccianoci: "Per le ragazze è importante studiare le scienze"