Libera, Lunetta Savino e Matteo Martari: "La nostra è una serie sulle seconde possibilità"

Una donna in un mondo di uomini: i protagonisti della fiction Rai raccontano i temi della storia. Ogni martedì su Rai1.

Lunetta Savino e Matteo Martari in Libera.

Ogni martedì su Rai1 possiamo tornare nel mondo di Libera la giudice interpretata da Lunetta Savino che, dopo Studio Battaglia passa dall'altra parte della barricata del tribunale. Una palermitana trapiantata a Trieste insieme alla sorella, che ha cercato di ambientarsi e fare propria la cultura del luogo, pur non dimenticando le proprie origini. Per provare a capire meglio i personaggi, ne abbiamo parlato con gli interpreti protagonisti.

Libera, intervista a Lunetta Savino, Matteo Martari e Gioele Dix

Libera Lunetta Savino Scena Serie Tv Rai
Il personaggio titolare al lavoro

Partendo dalla protagonista della fiction Rai, data la lunga e variegata carriera di Lunetta Savino, che cosa le ha fatto dire di sì a Libera Orlando? "Il fatto che fosse un personaggio nuovo nella mia carriera, ovvero una giudice. E il fatto che mi desse la possibilità di esplorare un genere nuovo per me, che non saprei nemmeno come definire, perché si oscilla dalla commedia -che ovviamente ho frequentato molto- al dramma fino all'azione. Parte come un legal drama ma poi diventa un bel miscuglio".

Libera Gioele Dix Scena Serie Tv Rai
Dix è Ettore, un magistrato buono

La novità è anche interpretare un giudice, abituati come siamo a vedere tanti avvocati in tv. Si sente più responsabilità in questo ruolo? Il giudice in effetti è una figura ancora più fondamentale con una grandissima consapevolezza. Lei fa molto bene il suo lavoro con grande attenzione anche al lato umano degli imputati, per cui spesso non si trova d'accordo coi suoi colleghi nel verdetto da emettere". Le fa eco Gioele Dix: "Si cerca di raccontare la difficoltà di fare questo mestiere. Si cerca di gestirla con equità come va fatto, ma al tempo stesso sapendo che si è esseri umani e quindi soggetti alle passioni, alle simpatie e alle antipatie. Un piccolo contributo nel raccontare gli strati di questo mestiere declinato in maniera umana".

Una giudice in un mondo di magistrati

La protagonista è una donna in un mondo di uomini, integerrima nel proprio lavoro ma che possiede anche la sensibilità di capire come gestire ogni caso che le viene posto davanti. Come ad esempio quello del padre che ha ucciso la figlia in un incidente in stato di ebbrezza nel primo episodio. "Forse è proprio la sua caratteristica principale, un insieme di sfaccettature. Si pone dalla parte dell'imputato e capire se la pena che si sta decidendo è quella giusta, commisurata al crimine. Come se avesse un occhio aperto, un orecchio teso verso uno sguardo più profondo. Forse il suo essere donna conta in questo, ma non ne sarei così sicura, si tratta proprio del carattere. È una che vuole andare fino in fondo, forse a volte i suoi colleghi sono un po' superficiali".

Libera Roberto Citran Lunetta Savino Scena Serie Tv Rai
Roberto Citran interpreta uno dei colleghi difficili di Libera

Dix interpreta Ettore, che è l'unico personaggio maschile positivo nell'ambiente lavorativo di Libera e con lei ha dei trascorsi romantici che potrebbero riaccendersi: "L'obiettivo della scrittura della serie è proprio dare un versante umano a questi magistrati, che non va a condizionarne negativamente la professionalità e l'impegno. Raccontarli in maniera più larga, non solo come ruolo ma anche attraverso un po' di commedia, di sentimenti, mostrare il fatto che sia possibile anche all'interno di un mestiere così complicato ritrovare umanità. C'è un rapporto di lunga data tra i due e di fronte a questo dolore che non lascia mai la donna lui mostra molta empatia. Anche se lui stesso ha i propri fantasmi che rivelerà pian piano".

La fiction delle seconde occasioni

Matteo Martari Libera Lunetta Savino Scena Serie
Martari e Pieropan potrebbero essere più legati di quanto pensano

'Un'altra chance' potrebbe essere il mantra del serial, soprattutto nei rapporti tra genitori e figli ma anche nelle relazioni sentimentali, e nessuno dei tre protagonisti pensa di meritarsela. Dice Savino: "Libera è piena di sensi di colpa rispetto alla morte della figlia. È convinta di non aver fatto abbastanza, non l'ha seguita come madre perché presa dal proprio lavoro. Sarà anche vero questo ma ognuno è artefice del proprio destino. Si tratta però sicuramente di un conflitto e di un dolore che lei si porta dentro. Cercare la verità e trovarla forse la porterà un po' a pacificarsi con se stessa".

Aggiunge Dix: "I nostri personaggi non sono più dei ragazzini, ma sono perfettamente in forma e quindi anche pronti a provare sentimenti importanti. Forse la serie ci vuole dire che nonostante le resistenze *una seconda occasione è sempre possibile, a qualsiasi età+. Trovo molto bello lo scambio continuo di battute tra Ettore e Libera. Un po' si riscaldano, un po' si raffreddano".

Libera Gioele Dix Lunetta Savino Sequenza Serie Tv Rai
Libera ed Ettore si rincorrono lungo le puntate

Matteo Martari è Pietro, un criminale recidivo che incrocia la propria strada con quella della protagonista e scoprirà che forse hanno in comune più di quanto pensano: "Si tratta di un sentimento che appartiene a tante persone. Secondo me se c'è l'impegno, va data anche una terza, una quarta chance, poi però mi fermo perché ad un certo punto bisogna mettere un limite ma non fermarsi troppo presto. Secondo me l'impegno genera possibilità".

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Giustizia o vendetta?

Libera affronta il sottile confine tra giustizia e giustizia privata in cui si muovono i protagonisti, determinati a scoprire la verità sulla morte di Bianca. Dice l'interprete principale: "Per me è stato l'aspetto più affascinante del personaggio. Anche perché la porta a muoversi in territori a lei sconosciuti fino a quel momento. Dove c'è l'indagine parallela, vediamo una Libera muoversi in maniera anche un po' goffa se vogliamo, trascinata dal criminale Pietro Zanon. L'obiettivo è lo stesso ma il modo di muoversi è molto diverso".

Libera Daisy Pieropan Lunetta Savino Scena Serie Tv Rai
Nonna e nipote in una sequenza

Aggiunge Martari: "Come sempre quando si tratta di confine, è un territorio molto delicato. Come approccio in realtà è stato dolce perché sono andato a riprendere dei suoni che mi appartengono del Nord-Est quindi per me è stato anche naturale come approccio. Chiaramente una personalità del genere è stata maggiormente stimolante. Pietro di base è una persona buona, che porta un dramma ma anche una leggerezza, e questo secondo me lo rende un personaggio fondamentalmente positivo".

L'ultima serie in cui lo abbiamo visto in tv è Brennero, a proposito di latitudini simili. Da poliziotto a criminale. Da quale parte della barricata preferisce stare? "Sul set sono affascinanti entrambi quindi non ho una preferenza, ma c'è da dire che i cattivi a volte sono più divertenti. Perché non lo puoi fare nella vita reale, è molto semplice in realtà".

Location inedita

Libera Serie Scena Lunetta Savino
Il personaggio titolare tra i corridoi del tribunale di Trieste

La serie è dichiaratamente ambientata a Trieste, capoluogo friulano di tradizione austro-ungarica come dirà la protagonista. Lunetta Savino si è trovata a dover imparare anche la lingua locale, con buoni risultati: "Si tratta di un dialetto molto difficile. Ho deciso che lei non poteva essere triestina perché sarebbe stato più complicato (e irrealistico, ndr) ma è una città che amo moltissimo e ho una predisposizione nell'imparare gli accenti e i dialetti. Mi piace poterli utilizzare e dove è stato possibile ho avuto dei brevi scambi con alcuni personaggi. Quelli più popolari, un modo per la giudice di avvicinarsi a quel mondo dove ha scelto di vivere. Penso soprattutto al cancelliere che lavora con lei oppure al giovane delinquente".

Denuncia sociale

Libera Matteo Martari Scena Serie Tv Rai
Martari, da poliziotto a criminale

Attraverso il personaggio di Zanon, la fiction è diventa una sorta di critica al sistema giudiziario e carcerario che non sempre riesce a capire i galeotti e a reinserirli nella società. Un aspetto forse marginale, come dice Dix, mentre Martari chiosa: "Si tratta di un aspetto sociale di cui bisogna avere una grande considerazione. Noi lo affrontiamo in un certo modo nella finzione scenica ma penso che serva un impegno maggiore da parte delle istituzioni, che in parte già c'è, per realizzare una sorta di reintegrazione in un secondo momento. Questo tipo di seconda possibilità è fondamentale ma bisogna essere educati per averla e per poterne effettivamente godere".