Il connubio tra i mattoncini più famosi del mondo e il mondo dell'intrattenimento perdura ormai da tempo e con ottimi risultati nel campo dei giocattoli e dei videogames, ma era difficile immaginare un così grande successo di pubblico e tale plauso della critica per un film che portasse sul grande schermo il marchio Lego. Eppure tre anni fa The Lego Movie riuscì a convincere davvero tutti - o meglio tutti tranne l'Academy che gli negò una sacrosanta nomination - con un film divertente ed originale con cui dimostrò di cogliere in pieno lo spirito del prodotto che stava adattando, facendo suo il motto rivoluzionario e sessantottino "La fantasia al potere".
Per capire se Phil Lord e Chris Miller riusciranno nella difficile impresa di superarsi o anche solo ripetersi dovremo aspettare il 2019 e l'annunciato sequel, ma nel frattempo arriva nelle sale di tutto il mondo questo Lego Batman - Il film, che - pur limitandosi (apparentemente) ad un solo universo narrativo, quello della DC Comics e relativi adattamenti cinematografici e televisivi - dimostra in ogni caso di non essere meno ambizioso del suo predecessore proprio per il coraggio di proporre uno sguardo inedito sul personaggio del cavaliere oscuro che da quasi tre decenni invade regolarmente il mondo del cinema.
Leggi anche: Lego Dimensions: se Batman e Gandalf incontrano i Ghostbusters, I Simpson e Doctor Who
"Io lavoro solo col nero, a volte col grigio ma molto molto scuro"
Ma un "nuovo" Batman è ancora possibile? Sappiamo benissimo quante polemiche siano seguite, tutte le volte, alla scelta del nuovo interprete dell'uomo pipistrello, eppure il piccolo Batman fatto di mattoncini e doppiato (in originale) dal comico Will Arnett fin dalla sua prima apparizione in The Lego Movie ha conquistato tutti, fan e non del giustiziere di Gotham City. Perché, diciamocelo, per quanto alcuni film che lo vedono protagonista siano autentici capolavori, più di quanti ce ne siano in assoluto per altri supereroi, il personaggio di Batman si è sempre preso fin troppo sul serio. Quello che finora era mancato al cinema era proprio una versione che fosse divertente e pop, senza per questo rinunciare alle caratteristiche tipiche del personaggio.
Leggi anche: L'uomo, la maschera e il simbolo: diamo i voti ai Batman cinematografici
La forza di questo Lego Batman - Il film è tutta qui, perché se è vero che manca quel tocco geniale ed emozionante che caratterizzava ed elevava gli ultimi 10 minuti di The Lego Movie, il film diretto da Chris McKay riesce in tutti gli altri suoi aspetti: in primis diverte, e tanto, con battute davvero azzeccatissime ed un tono parodistico che non risparmia nessuno, né la concorrenza della Marvel ("Iron Man puzza") né la stessa Warner/DC e questa sua insistenza nel portare a tutti i costi su schermo il personaggio ideato da Bob Kane anche a discapito di una coerenza interna.
Ma il film non diverte solo grazie alle sue battute e agli sfottò, ma lo fa in primis con una storia che attinge a piene mani al cinema blockbuster contemporaneo, andando a pescare come nuovi nemici personaggi storici di tutta la produzione Warner: ed è così che grazie ad una simpatica trovata Sauron, Voldemort, Godzilla, King Kong e molti altri dei cattivi cinematografici per eccellenza finiscono a Gotham City garantendo quello stesso euforico divertimento provato in Lego Movie grazie alla magia della contaminazione che non può lasciare indifferenti né adulti né bambini.
Leggi anche: Costruiamo un Natale da sogno: i 10 migliori regali a tema Lego
La solitudine del supereroe
L'altro grande pregio del film è proprio quello di funzionare su più livelli: se per i bambini è un piacere godersi queste fantasiose e spettacolari battaglie in un tripudio di colori e azione sopra le righe, per gli adulti oltre al piacere delle tantissime citazioni metacinematografiche c'è anche e soprattutto un film che affronta con leggerezza ma non superficialità temi (im)portanti del personaggio quale la malinconia e la solitudine di fondo di Batman che provengono dal suo essere orfano. Il concetto di famiglia atipica e la riflessione sul fatto che i veri legami si creano attraverso amicizia e fiducia è alla base dell'intero film ed è un messaggio importante per i bambini di oggi, ma è in fondo anche un messaggio che proviene dagli stessi fumetti e che forse nemmeno film più importanti (vedi Suicide Squad o il prossimo Justice League ) sono riusciti o forse riusciranno a spiegare con la stessa efficacia e semplicità.
Così come il rapporto tra Joker e Batman, pur lontanissimo dal tono drammatico e tragico nolaniano, reso perfettamente attraverso battute e situazioni e che forse mai come in questo film viene sintetizzato perfettamente: quella che è forse la migliore accoppiata eroe/villain della storia dei fumetti trova la sua dimensione ideale in un ironico e folle rapporto di amore e odio, così come il celebre "bromance" tra Batman e Robin qui viene trasformato in un buffo e inedito rapporto tra un "papà per caso" ed un irresistibile bambino coraggioso ed entusiasta.
Leggi anche: Fino all'ultima risata: i volti (e le voci) del Joker sullo schermo
Ovviamente oltre ai già citati cattivi extra e all'immancabile principe pagliaccio e criminale ci sono tutti, ma proprio tutti, i più celebri villain dell'universo di Batman così come i colleghi supereroi a partire da Superman, ma una importante novità risiede soprattutto nel diverso utilizzo che viene fatto del maggiordomo Alfred e dell'inserimento di Barbara Gordon, anche in versione Batgirl. Come sempre in questi casi c'è il rammarico per aver perso gran parte del fascino dell'originale e le voci all star, anche se ancora una volta possiamo consolarci all'idea di avere un doppiatore del calibro di Claudio Santamaria che aveva già lavorato sulla trilogia di Nolan. Una continuità di cui per una volta possiamo godere solo noi italiani, e che controbilancia la discutibile scelta della pur simpatica Geppi Cucciari nel ruolo della protagonista femminile.
Movieplayer.it
4.0/5