Attore, regista e sceneggiatore: Guillaume Canet è un uomo di grande eleganza e cultura, ma non ha paura di cimentarsi in ruoli diversissimi tra loro. Il suo spettro va infatti dal protagonista distrutto, che piange continuamente, di Le occasioni dell'amore (Hors-saison è il titolo originale) di Stéphane Brizé, ad Asterix.
L'ultimo capitolo della saga tratta dai fumetti di Albert Uderzo e Rene Goscinny, Asterix & Obelix - Il regno di mezzo, l'ha anche diretto e si è divertito a fare da regista su un set in cui c'erano sia Marion Cotillard, sua moglie nella vita, sia l'ex calciatore Zlatan Ibrahimović, di cui dice: "È fantastico. Mi è piaciuto molto lavorare con lui. Estremamente gentile, estremamente intelligente, molto divertente e molto diverso dal personaggio che si è creato, un po' sicuro di sé. È molto modesto riguardo al suo lavoro e a tutto il resto. Ho dei ricordi molto belli di lui.".
In Le occasioni dell'amore invece è Mathieu, attore dall'ego ferito. Si divide la scena con Alba Rohrwacher, ormai sempre più amata dal cinema internazionale, che interpreta Alice, rimasta devastata dalla fine della relazione con l'uomo. Insieme sono magnetici e Brizé riesce a trovare un equilibrio perfetto tra la commedia romantica e il dramma. Ne abbiamo parlato con Canet in un'intervista fatta proprio a Venezia.
Le occasioni dell'amore: intervista a Guillaume Canet
In Le occasioni dell'amore Alice dice a Mathieu che alcune persone sono in grado di esprimere i propri sentimenti e altre no. Canet a quale categoria appartiene visto che, come Mathieu, è un attore e quindi tira fuori emozioni per mestiere?
L'attore: "Il mio personaggio riesce a esprimersi, ma solo quando recita. Nella sua vita privata si capisce che ha difficoltà a esprimere ciò che prova. Penso che un artista possa usare un personaggio per trasmettere emozioni che lui stesso non riesce a esprimere. È una cosa che può aiutare. Passa attraverso un personaggio per esprimere sentimenti che non riesce a tirare fuori da solo".
La fragilità di un attore
All'inizio del film, Mathieu è in uno stato emotivo instabile: è talmente in crisi che, anche se ha accettato di farlo, abbandona all'ultimo momento un spettacolo teatrale, perché ha paura. A Canet è mai successa una cosa simile?
L'attore: "Sì, mi è successo di avere paura di fare una cosa, o di non sentirmi pronto per farla, ma non ho mai abbandonato un progetto. Non mi sono mai trovato in una situazione in cui, all'ultimo minuto, sono stato talmente spaventato da scappare. È una cosa terrificante per un attore. Non mi sono mai trovato in quella situazione fino ad ora e spero di non farlo mai! Ma quello che sta passando lui è terribile, perché ha accettato il ruolo, tutto è pronto, i manifesti sono stati stampati. E poi, all'ultimo minuto, se ne va. Questo è molto, molto difficile".
Mathieu dice che le persone idealizzano gli attori, ma sono persone normali, come tutti. Ha ragione? Canet: "Certo che siamo persone come le altre! Credo sia molto importante rendersene conto, perché nella nostra vita ci viene offerto un film dopo l'altro e se pensiamo soltanto a esseri attori e non persone normali, poi non possiamo interpretare persone normali. Penso che il segreto dell'essere un attore sia anche saper rimanere una persona molto semplice tra un film e l'altro, in modo da poter essere se stessi, nutrendoci delle cose reali della vita. E quindi poi, di conseguenza, sembrare veri in un ruolo. Gli attori che diventano star e non sono più in contatto con la realtà della vita, poi diventano poco credibili sullo schermo".
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Il rapporto con le critiche
In Le occasioni dell'amore c'è una scena in cui, al ristorante, il cameriere dice a Mathieu che i suoi ultimi due film sono orribili. È successo anche all'artista francese? E come si reagisce alle critiche? Canet: "Non è mai facile. Ti fa venire il mal di stomaco! Non è certamente piacevole. Ma facciamo una professione che ci espone alle critiche: io voglio conoscere le critiche e devo accettarle. È così e basta. Fa parte del processo creativo. Ci sono persone a cui piacerai e persone a cui non piacerai. E le persone a cui non piacerai, e avranno anche il coraggio di dirtelo, devi accettarle. A volte bisogna anche sapere perché qualcosa non piace, per porsi delle domande. Per mettere in discussione te stesso e migliorare".
Uomini che piangono sul grande schermo
E, a proposito di essere credibili, sembra sciocco dirlo, ma anche gli uomini piangono. E Canet lo fa per tutti i primi 23 minuti di Le occasioni dell'amore! Finalmente è stato infranto un tabù? Oggi non fa effetto vedere un uomo che piange sul grande schermo? Canet: "Sì, è più facile di prima. Viene accettato di più. Credo sia molto importante. È fondamentale che le cose si evolvano e vengano mostrate anche le emozioni e le fragilità di un uomo. Si può essere uomini, essere virili e avere anche delle emozioni. Secondo me è qualcosa di importantissimo".