Seconda parte della rubrica mensile di recensioni homevideo e apertura d'obbligo per l'atteso Bridget Jones's Baby, con il ritorno della deliziosa Renée Zellweger in un personaggio divenuta ormai un'icona. Spazio poi a Elvis & Nixon, una curiosa e divertente ricostruzione di un incontro storico con le straordinarie interpretazioni di Michael Shannon e Kevin Spacey. Occhio poi a un film di Gregg Araki ancora inedito in Italia che arriva direct to video, ovvero White Bird, ma merita attenzione anche un horror originale e avvincente come Man in the Dark. La guerra a distanza combattuta tramite cloni è il tema de Il diritto di uccidere, con un Helen Mirren versione militaresca, mentre Un amore all'altezza è una commedia romantica con un Jean Dujardin in una curiosa versione pocket. Fanno tutte parte dell'universo indie americano, sempre foriero di riflessioni interessanti, La famiglia Fang, The Hollars e The Meddler: questi ultimi due tra l'altro sono direct to video.
Un grande ritorno e una paternità incerta: Bridget Jones's Baby
IL FILM. Riecco l'icona femminile di inizio secolo: in Bridget Jones's Baby diretto da Sharon Maguire, Renée Zellweger torna a interpretare la ragazza (anzi, ormai nel film festeggia i 43 anni) dei primi due film e stavolta rimane addirittura incinta. Solo che non sa chi è il padre perché dopo un periodo da solita single cronica, nel giro di pochi giorni ha avuto due rapporti, prima con l'affascinante Jack (Patrick Dempsey) incontrato a un festival e poi con l'ex Mark Darcy (Colin Firth), ormai sposato ma anche sulla via del divorzio. Commedia brillante che riesce a essere romantica senza abbandonare l'ironia.
IL BLU-RAY. Bridget Jones's Baby è disponibile anche in alta definizione con un blu-ray Universal tecnicamente ottimo e dotato di un discreto reparto extra. Il video è di grande qualità per dettaglio e croma, mentre l'audio italiano deve accontentarsi di un DTS 5.1, piacevole e coinvolgente, con dialoghi puliti e ambienza curata, ma inferiore al DTS HD inglese, che sfodera maggior energia soprattutto nei bassi e nei momenti musicali, che risultano più incisivi anche a livello di spazialità. Gli extra contengono un Finale alternativo (4') con una carrellata dei personaggi durante le nozze nei titoli di coda, Scene eliminate o alternative (17'), Errori sul set (2') e un making of diviso in 5 parti (durata complessiva 19 minuti) sul ritorno del personaggio, la differenza di età rispetto ai primi film, le due figure maschili, il ruolo di Londra e il lavoro della regista.
DA NON PERDERE. Come accennato, davvero super il video, che riproduce in modo mirabile il girato digitale, presentando un dettaglio sempre curato e soprattutto una ricchissima palette cromatica, con colori vivaci, saturi e pieni di gioiose sfumature, che rendono al meglio vestiti e ambientazioni. Come detto la definizione risulta sempre al top, con incarnati porosi e vestiti ricchi di particolari, per un quadro sempre solido e molto piacevole, la cui unica lieve pecca è la comparsa di un paio di cenni di aliasing in un contesto formidabile.
Quel bizzarro incontro alla Casa Bianca: Elvis & Nixon
IL FILM. Una delle immagine più ricercate degli archivi di stato americani è la leggendaria stretta di mano tra Elvis Presley e Richard Nixon: per raccontare quel bizzarro incontro, Liza Johnson ha scelto la strada della commedia surreale, puntando soprattutto sulle eccezionali performance di Michael Shannon e Kevin Spacey. In Elvis & Nixon si ripercorre così tra colpi di scena e gustosi siparietti la visita di Elvis alla Casa Bianca del 21 dicembre 1970, voluta fortemente dallo stesso Presley che voleva chiedere al presidente la possibilità di diventare agente segreto del governo.
IL BLU-RAY. Elvis & Nixon è arrivato in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray targato Videa Cde. Il video è buono, con un quadro nitido tipicamente da girato digitale: il dettaglio è di qualità medio-alta, ma va riscontrata una notevole morbidezza soprattutto negli interni, oltre a un paio di momenti dalla luminosità lievemente eccessiva. Più convincente l'ottimo l'audio, mentre gli extra contengono il trailer, una photogallery e le interviste a Alex Pettyfer (3'), Kevin Spacey (8'), Michael Shannon (4'e mezzo) e Johnny Knoxville (5' e mezzo).
DA NON PERDERE. L'audio è presente con due tracce lossless DTS HD 5.1 sia in inglese che in italiano. la traccia originale è ovviamente preferibile per apprezzare in pieno le performance dei due protagonisti, comunque anche l'italiano si difende bene con dialoghi chiari e profondi, ma soprattutto con un ottimo coinvolgimento dell'asse posteriore sia per i particolari di ambienza che nella riproduzione della frizzante colonna sonora. Il tutto confeziona una spazialità complessiva davvero apprezzabile.
Direct to video un Gregg Araki ancora inedito: White Bird
IL FILM. Arriva finalmente direct to video in Italia White Bird, interessante film del 2014 di Gregg Araki, con Shailene Woodley ed Eva Green nei panni di figlia e madre. Kat ha 17 anni quando la lunatica mamma scompare nel nulla senza lasciare traccia: abituata ai comportamenti della madre, che tendeva anche a dominare un padre remissivo, la ragazza resta sospesa tra sollievo e senso di colpa per l'accaduto. Col passare del tempo, però, aumenta la curiosità per sapere la verità, che nasconde probabilmente un terribile segreto.
IL BLU-RAY. Ora si può finalmente apprezzare White Bird, anche in alta definizione, grazie al blu-ray targato Koch Media, decisamente valido sul piano tecnico anche se scarno quanto a contenuti speciali, che contengono solamente il trailer. Il video comunque è molto efficace, sia per dettaglio che per resa complessiva, ma anche l'audio si fa valere grazie alle tracce DTS HD 5.1 presenti in italiano e originale. L'asse posteriore è molto coinvolto nei momenti musicali e regala anche qualche buon effetto, regalando una spazialità sicuramente piacevole.
DA NON PERDERE. La parte migliore dell'edizione resta comunque il video, davvero efficace anche nei tanti momenti ostici per l'encoder, come le luci intense di una discoteca o di un locale. Il quadro mantiene sempre un dettaglio egregio anche in queste circostanze, e conserva una sua solidità granitica, offrendo anche una ricchezza cromatica non banale.
Se una rapina si trasforma in incubo e orrore: Man in the dark
IL FILM. Un thriller-horror davvero interessante e originale questo Man in the Dark (titolo originale Don't Breathe), che ben diretto da Fede Alvarez riesce a trasmettere tensione e inquietudine. Tre ragazzi (interpretati da Dylan Minnette, Jane Levy e Daniel Zovatto) specializzati in furtarelli decidono di introdursi nella casa di un veterano di guerra cieco (un efficace Stephen Lang), perché sanno che nascosta c'è una grossa somma di denaro. Tutto dovrebbe essere facile, ma l'uomo è un violento psicopatico che nasconde un segreto.
IL BLU-RAY. Man in the Dark è disponibile anche in alta definizione con un blu-ray Sony distribuito da Universal. Il video ovviamente risente delle numerose scene molto scure all'interno della casa, ma conserva comunque un buon dettaglio e una nitidezza sorprendente. Qualche lieve flessione è fisiologica, ma il quadro si mantiene compatto con un nero profondo. Ancora più convincente l'audio, mentre gli extra contengono otto scene eliminate con commento del regista (15'), e varie fraturette: Senza scampo (3') sul tono visivo del film e le riprese nella casa, Creando la casa degli orrori (4') sulla progettazione del luogo chiave del film, Incontro con cast (4') con uno sguardo ai protagonisti, Uomo nel buio (3') sull'interpretazione di Stephen Lang e Il suono (2') su musica ed effetti sonori. A completare il tutto il commento audio di Fede Alvarez, Rodo Sayagues e Stephen Lang.
DA NON PERDERE. Ma come si diceva il pezzo forte dell'edizione è l'audio: sia la traccia italiana che quella originale vantano un DTS HD Master Audio 5.1 di grande qualità, capace di immergere lo spettatore nelle atmosfere claustrofobiche della casa, con minimi bisbigli o rumori furtivi ben catturati dai diffusori con ottima dislocazione degli effetti. E quando la scena lo richiede, l'audio diventa anche aggressivo, tra spari, abbaiare del cane, allarme e colonna sonora a sfoderare bassi profondi e muscolari. Davvero un coinvolgimento di alta qualità.
I dilemmi della guerra a distanza: Il diritto di uccidere
IL FILM. Un thriller dalla tensione progressiva ben confezionato questo Il diritto di uccidere, diretto da Gavin Hood, che pone al centro i dubbi etici e morali della guerra, in particolare di quella a distanza combattuta tramite i droni. Il film racconta un'operazione a distanza degli inglesi, che mentre tiene sotto controllo un summit di terroristi scopre che si sta preparando un attacco suicida. I militari spingono per l'immediata distruzione del rifugio con un missile, i politici si consultano freneticamente perché ci si accorge che verrebbe uccisa anche una bambina. Nel prestigioso cast Helen Mirren e Alan Rickman, scomparso dopo le riprese e a cui il film è dedicato.
IL BLU-RAY. Il diritto di uccidere è proposto anche in alta definizione con un ottimo blu-ray CG Entertainment. Il video è nitido e presenta un quadro lucido, a tratti forse troppo digitale, ma ben dettagliato nonostante una certa morbidezza e soprattutto capace di restituire bene le inquadrature dagli schermi. Ancora più convincente l'audio mentre gli extra, oltre al trailer e a una breve featurette sul responsabile degli effetti speciali Leonardo Cruciano, contiene una serie di interviste a Colin Firth (5'), Alan Rickman (2' e mezzo), Barkhad Abdi (3'), Gavin Hood (10' e mezzo), Ged Doherty (5'), Guy Hibbert (7'), e Helen Mirren (5' e mezzo).
DA NON PERDERE. Davvero ottime le tracce lossless DTS HD 5.1, presenti sia in italiano che inglese. Il film non è certo d'azione, ma i diffusori catturano bene tutta la frenetica attività delle varie stanze dove si decide, nonché i movimenti delle riprese dal drone e, verso la fine, anche le esplosioni. Un ottimo coinvolgimento con dialoghi chiari e puliti e con un'ambienza curata nei minimi particolari.
Sorrisi e lacrime, amore e dolore: The Hollars
IL FILM. Direct to video per l'Italia (era stato però presentato al Festival di Roma) per questo interessante The Hollars, film di John Krasinski che affronta con tatto temi difficili come malattia, dolore e amore, ma riesce a farlo con toni da commedia, divertendo molto e non risultando mai banale. Lo stesso Krasinski interpreta John Hollar, che sta aspettando dalla sua compagna di diventare padre, ma deve recarsi nella città dei genitori perché la madre deve essere operata urgentemente. Spunteranno tutti i problemi di una famiglia disfunzionale. Bravissima Margo Martindale.
IL DVD. Ora è possibile apprezzare The Hollars grazie al DVD targato Sony e distribuito da Universal, un prodotto tecnicamente soddisfacente con buoni extra. Il video risulta valido, pur con alcuni limiti del formato sui fondali e su alcune pastosità del quadro, che non rendono mai il dettaglio tagliente. Ma il quadro resta compatto, il croma è vivo e la resa complessiva discreta. L'audio multicanale offre dialoghi puliti ma un'ambienza un po' timida, che respira bene in alcuni momenti musicali piuttosto efficaci.
DA NON PERDERE. Sorprendente il reparto dei contenuti speciali. Oltre al commento audio di John Krasinski e Margo Martindale, troviamo Fondo di famiglia: dentro gli Hollars, in pratica un making of con interviste e riprese sul set di 17 minuti, poi Visione costante: Margo Martindale (6') tutto dedicato alla brava attrice, e quindi interviste fatte al Los Angeles Film Festival a Krasinski, Martindale e Anna Kendrick per un totale di 18 minuti.
Innamorarsi di un affascinante Dujardin versione pocket: Un amore all'altezza
IL FILM. Una commedia divertente ma che fa anche riflettere sui pregiudizi e la dignità: in Un amore all'altezza, la bella avvocatessa Diane (Virginie Efira), dopo averlo incontrato per caso, cede alle advances di un architetto affascinante ma alto appena 140 centimetri (un ottimo Jean Dujardin abilmente trasformato in altezza dagli effetti speciali). Nonostante lei sia sinceramente innamorata, l'aspetto fisico dell'uomo la mette però in grave imbarazzo con parenti e amici. E anche con l'ex marito, che continua a lavorare con lei nello studio legale.
IL BLU-RAY. Un amore all'altezza è disponibile in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray Koch Media di ottima fattura tecnica ma povero di contenuti speciali (c'è solamente il trailer). Il video presenta un quadro ben dettagliato grazie alle tante scene luminose del film, mai problematiche sotto questo aspetto. L'audio fa anche la sua ottima parte grazie alle due tracce DTS HD 5.1 presenti per originale e italiano, capaci di restituire una scena sonora ben dettagliata, con particolari di ambienza catturati anche dall'asse posteriore, anche se c'è l'impressione che l'apporto dei rear avrebbe potuto essere ancora più incisivo.
DA NON PERDERE. Come detto il video è davvero brillante: il dettaglio è sempre alto, il croma vivace, ma soprattutto le immagini riescono a trasmettere un senso di naturalezza camuffando bene gli stratagemmi (prospettive e CGI) utilizzati per alterare l'altezza del protagonista. In ogni caso la definizione fa sempre la ottima parte, non solo sui primi piani porosi, ma anche sui fondali, sempre compatti e solidi.
Quando l'arte diventa ossessione e rovina: La famiglia Fang
IL FILM. Jason Bateman, oltre che bravo attore qui in coppia con Nicole Kidman, si conferma anche regista originale da tenere d'occhio e con La famiglia Fang esplora lo strano mondo dell'arte concettuale di una coppia di artisti che coinvolge nei loro bizzarri lavori i figli. Divenuti adulti, i due risentono di un'infanzia così atipica, e saranno costretti a rifare i conti con i loro genitori quando questi scompaiono misteriosamente. Fratello e sorella pensano però si tratti dell'ennesima performance. Nei panni del padre da segnalare la prova di Christopher Walken.
IL DVD. La famiglia Fang è arrivato in homevideo con un DVD distribuito da Universal. Il video, pur con qualche pecca, si rivela di buona fattura ed è la parte più convincente dell'edizione. L'audio multicanale ha poche occasioni per mettersi in mostra, ma oltre a dialoghi precisi e una buona apertura laterale nelle musiche, soffre di una certa timidezza da parte dell'asse posteriore. Negli extra troviamo il trailer e un'intervista di 5 minuti a Christopher Walken e Maryann Plunkett.
DA NON PERDERE. Sicuramente la parte migliore è il video, che offre un buon dettaglio complessivo e un croma ricco, capace anche di variare tonalità e di diventare molto carico nei momenti dei ricordi d'infanzia. Qualche flessione si registra su alcuni fondali e nelle scene più scure, ma a parte qualche lieve sgranatura nulla di allarmante.
Se la mamma soffoca di attenzioni la figlia: The Meddler
IL FILM. Arriva direct to video The Meddler, film di Lorene Scafaria con protagoniste Susan Sarandon e Rose Byrne nei panni di madre e figlia: la prima, da poco rimasta vedova e con un sostanzioso conto in banca, decide di raggiungere la figlia a Los Angeles, sceneggiatrice di successo ancora single. Ma finirà per soffocarla con il suo amore materno. La figlia mette dei paletti così la madre dovrà indirizzare altro le sue energie e anche grazie all'incontro con un poliziotto, imparerà a essere meno ficcanaso nella vita della figlia.
IL DVD. Come detto The Meddler arriva direct to video con un DVD Sony distribuito da Universal di buona fattura e con interessanti extra. Il video è davvero ottimo per compattezza, solidità e dettaglio, mentre l'audio multicanale si acconenta di accompagnare con discrezione le tranquille tematiche del film, mostrando comunque una buona cura per l'ambienza. Negli extra troviamo il commento audio di Susan Sarandon e Lorene Scafaria, alcune gag (4'), un bel making of (16') con interviste e momenti delle riprese sul set, e infine La vera Marnie (12') conversazione con la regista e sua madre che le ha ispirato il film.
DA NON PERDERE. Da sottolineare ancora la qualità del video, davvero eccellente per il formato DVD. Il quadro, oltre che sfoderare un buon dettaglio su tutti i piani e un croma ricco e vivace, mostra un'invidiabile compattezza in ogni occasione, limitando al massimo anche sui fondali aliasing o sbavature, che restano davvero quasi invisibili.