Il finale di La donna del lago è un trionfo di immagini dalla bellezza abbagliante: la serie AppleTV+, adattamento dell'omonimo romanzo di Laura Lippman (in originale Lady in the Lake), racconta l'indagine di una casalinga, Maddie Schwartz (Natalie Portman), che ha sempre sognato di diventare una giornalista e decide di scoprire chi ha ucciso una donna, Cleo Johnson (Moses Ingram), il cui corpo è stato trovato il giorno del Ringraziamento.
Siamo a Baltimora, negli anni '60 e il desiderio di indipendenza di Maddie non è ben visto dal marito e soprattutto dal figlio adolescente, Seth: a interpretarlo è Noah Jupe, che ha già lavorato con la regista Alma Har'el, che ha diretto tutti i sette episodi di La donna del lago. L'attore ha infatti recitato nell'esordio dell'autrice, Honey Boy, film ispirato all'infanzia di Shia LaBeouf, anche sceneggiatore e protagonista.
Qui Jupe è un ragazzo pieno di rancore verso la madre: non riesce a capire perché abbandoni lui, il padre e la loro casa per inseguire un sogno assurdo. Paradossalmente, nonostante sia più giovane, è molto più all'antica della donna. Il conflitto tra Maddie e Seth è uno dei punti fondamentali della serie, che esplora, attraverso immagini oniriche, proprio la ricerca di libertà e realizzazione personale di due donne degli anni '60 a cui era impedito di fare molte cose da sole e per se stesse. Nella nostra intervista Noah Jupe ci spiega inoltre come la regista riesca a creare la magia sul set.
La donna del lago: intervista a Noah Jupe
Alma Har'el ha detto di amare tutti gli attori che compongono il cast di La donna del lago perché hanno tutti la poesia dentro di loro. La stessa che traspare dalle immagini della serie. Come coltiva la propria poesia il giovane attore classe 2005?
Jupe: "Credo che per me, la cosa più importante della recitazione, e la ragione per cui sono un attore è che, quando ero bambino, lo facevo per gioco, come il gioco immaginario in giardino, e facevo finta di essere in guerra, di combattere i draghi o altro. E riuscivo a immaginarlo in modo così forte e vivido. E credo che crescendo si perda questo aspetto. La nostra immaginazione si affievolisce, e non possiamo accedere a quel mondo di sogni. E recitare, secondo me, è un modo per mantenere vivo quel mondo. E di saper usare la propria immaginazione e i poteri della propria immaginazione per buttarsi in questi personaggi, in questi mondi e farli diventare credibili e farli rivivere. E quindi credo che, in un certo senso, questa sia la mia versione di nutrire la mia immaginazione come la mia poesia".
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L'importanza della quotidianità
Il personaggio di Judith, interpretato da Mikey Madison, citando Anais Nïn dice di voler essere una scrittrice che ricorda che anche i momenti quotidiani sono importanti. Anche Noah Jupe quando sceglie un copione o un personaggio pensa che anche i ruoli che raccontano storie quotidiane possono essere fondamentali? "Sì, certo. Credo di non essermi mai sentito così in me stesso come quando sono sul set e quando sento di essere veramente in una scena, perché si assapora ogni momento, ogni sguardo, ogni battito. E se qualcuno ti rivolge uno sguardo, lo noti e cambia tutto il corpo o l'azione. E credo che questo insegni a apprezzare davvero le sfumature della vita. Il tempo passa abbastanza velocemente. È piuttosto veloce e devi fermarti e apprezzare il momento per un secondo. E credo che i film siano un buon modo per farlo. Ti permettono di fermarti ed essere completamente in un film e in un altro mondo per due ore: è un buon modo per fermarsi e apprezzare quel momento".
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La magia del set di Alma Har'el
La serie La donna del lago è così esteticamente bella che ci domandiamo se anche il set fosse magico. Noah Jupe ce l'ha confermato: "Per me non è poi così strano, perché avevo già lavorato con Alma, sono abituato a quella sensazione di magia che si crea sul set. Lei porta con sé quell'energia. Ma credo che nel caso del vederlo in prima persona, credo che il set e i costumi erano davvero stupefacenti, pieni di stile e suggestivi. E quindi, sì, ho avuto la sensazione di guardarmi intorno e pensare: quando sarà tutto insieme, sarà davvero molto potente".