La caduta della casa degli Usher, racconto tetro e crepuscolare pubblicato da Edgar Allan Poe sul periodico The Graham's Lady and Gentleman's Magazine nel 1939 e poi confluito nei celebri Racconti del terrore nel '45, vede un narratore anonimo accorrere nella magione di campagna dell'amico Roderick Usher. L'antica dimora, un tempo maestosa, è dimessa e cadente in perfetta sintonia con la psiche del proprietario, affetto da una grave forma di depressione dovuta alla malattia della sorella Madeleine. Dopo la morte della donna, iniziano a verificarsi eventi misteriosi fino al culmine in una notte da tregenda in cui Madeleine, emersa dalla tomba, si ripresenta per portare con sé nell'aldilà il fratello. Il narratore fugge a gambe levate lasciandosi alle spalle la casa che crolla.
Questo racconto gotico che dà il titolo alla nuova serie horror firmata da Mike Flanagan per Netflix confluisce nel primo degli otto episodi dello show, scritto e diretto dallo stesso Flanagan. A liberarsi della bara, stavolta, non è la sorella di Roderick bensì la madre Eliza, ossessionata dalla fede così come dal suo datore di lavoro (e padre dei suoi figli) in un incipit da brividi che detta il passo alla serie. Flanagan rielabora il racconto di Poe modernizzandolo e adeguandolo ai temi contemporanei, come rivela la nostra recensione de La caduta della casa degli Usher. Il "crollo della casa" non descrive più un fenomeno fisico, ma assume valenza metaforica della sorte toccata alla famiglia, il cui capostipite è uno dei maggiori responsabili della crisi degli oppioidi mentre la sorella Madeleine diviene una sorta di genio dell'informatica ossessionato da evoluzione tecnologia, algoritmi e intelligenza artificiale.
Mike Flanagan: il mago degli adattamenti letterari
Il racconto sugli Usher è solo lo spunto da cui Mike Flanagan parte per costruire una drammaturgia ricca e sofisticata, punteggiata di riferimenti più o meno espliciti all'opera di Edgar Allan Poe. Non è una sorpresa la reazione entusiasta della critica, che loda la serie Netflix definendolo il suo lavoro migliore finora, di fronte all'impegno del regista nel creare un imponente omaggio allo sfortunato scrittore di Boston fondendolo con temi di attualità come l'abuso di farmaci e la violenza contro le donne. Se c'è chi scomoda il paragone con Succession, altra serie amatissima, sono in molti a vedere negli Usher un riflesso della famiglia Sackler, principale responsabile della crisi degli oppioidi con l'immissione sul mercato dell'Oxycontin (antidolorifico che, nella serie Netflix, diventa il Ligodone).
Ad affascinare, ne La caduta della casa degli Usher, è l'abilità di Mike Flanagan di sfruttare non tanto il riferimento diretto a Poe - il racconto che dà il titolo alla serie - quanto quelli indiretti, che maneggia creando un universo coerente e affascinante attraverso la fusione di imput e riferimenti provenienti da molteplici ambiti. Tecnica che ha affinato nei precedenti adattamenti seriali di origine letteraria ispirati a classici come Hill House, che attinge al romanzo di Shirley Jackson L'incubo di Hill House, o The Haunting of Bly Manor, tratta da Henry James, ma anche al più giovanile The Midnight Club, che ripropone il romanzo di Christopher Pike. D'altronde, prima di approdare alla serialità, Flanagan si era fatto le ossa con gli adattamenti kinghiani Il gioco di Gerald e Doctor Sleep. Una palestra non da poco.
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Un universo di riferimenti
Seppur ambientato negli Stati Uniti odierni (la serie è girata, però, a Vancouver e dintorni), fin dai primi minuti La caduta della casa degli Usher rivela l'immersione di Mike Flanagan nel mondo gotico e tetro di Edgar Allan Poe. Edifici, atmosfere, interni, tutto è curato in dettaglio e gli amanti dell'opera letteraria dello scrittore maledetto coglieranno una miriade di riferimenti fin dal corvo che svolazza sulla testa di Roderick Usher (Bruce Greenwood) quando esce dalla chiesa in cui è stato celebrato il funerale di tre dei suoi figli. Per cogliere meglio la fitta rete di citazioni basta dare uno sguardo sommario ai titoli degli otto episodi della serie, che riportiamo di seguito.
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1 - Una tetra mezzanotte
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2 - La maschera della morte rossa
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3 - I delitti della Rue Morgue
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4 - Il gatto nero
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5 - Il cuore rivelatore
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6 - Lo scarabeo d'oro
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7 - Il pozzo e il pendolo
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8 - Il corvo
Se escludiamo il primo e l'ultimo episodio, i cui titoli attingono al poema di Poe Il corvo, tutti gli altri citano letteralmente alcuni dei più celebri racconti il cui contenuto viene adattato alla trama orizzontale in modo abbastanza fedele. Ne La maschera della morte rossa il ballo in maschera di Prospero si trasforma in un'orgia e invece che una pestilenza, a uccidere i partecipanti alla festa scandalosa saranno i rifiuti farmaceutici nascosti nelle cisterne sul tetto di una fabbrica dismessa della Fortunato. E se le idee alla base de Il gatto nero e Il cuore rivelatore vengono riproposte con poche variazioni (ingegnosa la trovata per cui a provocare il rumore che fa impazzire Victorine sia il cuore della fidanzata stimolato dal dispositivo a rete che sta mettendo a punto per debellare le malattie cardiache), ben più libera è la rilettura de Lo scarabeo d'oro, che diventa un brand dedicato a salute, benessere e forma fisica, per non parlare del celebre Il pozzo e il pendolo, che passa dall'essere uno strumento di tortura dell'Inquisizione spagnola a un frammento dell'edificio in cui Prospero ha trovato la morte durante l'orgia.
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Il corvo
Che l'ultimo episodio de La caduta della casa degli Usher si intitoli proprio Il corvo non è certo un caso. L'uccello traghettatore dei morti nell'aldilà tormenta Roderick Usher per tutto lo show, comparendo in momenti drammatici sia in forma di uccello che umana. La donna misteriosa interpretata da Carla Gugino che perseguita gli Usher si chiama Verna, anagramma di raven (corvo in inglese). Nel poema, di Poe, il protagonista, afflitto dal dolore per la perdita dell'amata Lenore, riceve la visita di un corvo a mezzanotte. Lenore è anche il nome della nipote di Roderick Usher, la figlia di Frederick, l'unico membro della famiglia candido e onesto.
Un altro poema di Poe, Annabelle Lee, anch'esso dedicato a un'amata defunta - dietro cui pare si celasse Virginia, la moglie dello scrittore, perita a soli 25 anni di tubercolosi - viene ripreso per indicare il nome della prima moglie di Roderick Usher, a cui la sua versione giovane (Zach Gilford) sussurra romanticamente versi della poesia prima di addormentarsi.
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I personaggi
Edgar Allan Poe era un maestro nel creare nomi evocativi. Mike Flanagan ha mutuato molti di questi nomi che gli permettono di evocare un mondo intorno ai suoi personaggi. Vediamo i principali a partire dai nomi dei figli di Roderick Usher.
Eliza, la madre di Roderick e Madeleine, era in realtà la madre di Poe. Il nome di Frederick, figlio maggiore, è mutuato dal crudele rampollo di Metzengerstein, primo racconto pubblicato da Poe, mentre la moglie, Morella, trae il suo dall'omonimo racconto. La sorella Tamerlane, Tammy, evoca il poema Tamerlano, il cui protagonista è un signore della guerra con il cuore spezzato, mentre il marito William T. Wilson detto Bill, trae il nome dal celebre racconto sui doppelgänger William Wilson. Quanto all'azienda di famiglia, la Fortunato farmaceutica, attinge a Il barile di Amontillado e il vino liquoroso che dà il nome al racconto viene usato da Roderick per brindare in un episodio dello show. Quanto al nome del farmaco oppioide da lui commercializzato, il Ligodone, è un omaggio a Ligeia, una delle tante eteree creature dalla triste sorte partorite dallo scrittore.
E veniamo ai quattro figli "bastardi" di Usher: la dottoressa Victorine Lafourcade è un personaggio del racconto del 1844 La sepoltura prematura, anche se la sua morte ha molto più a che fare con un altro racconto, Il cuore rivelatore, la PR Camille L'Espanaye, interpretata dalla moglie di Mike Flanagan, Kate Siegel, trae il nome dal classico I delitti della Rue Morgue, Napoleon rievoca il protagonista del racconto farsesco Gli occhiali in cui un personaggio estremamente miope, Napoleon Bonaparte Froissart, che rifiuta di indossare gli occhiali per vanità, mentre il giovane Prospero trae il nome da La maschera della Morte Rossa, e vista la fine che fa è facile anche capire il perché.
Una curiosità, mentre il padre naturale di Roderick e Madeleine, Longfellow, mutua il nome da un poeta contemporaneo di Poe, Henry Wadsworth Longfellow, il CEO della Fortunato con cui ha a che fare il giovane Usher, Rufus Wilmot Griswold (Michael Trucco), era un critico letterario con cui l'autore de Il gatto nero ebbe una lunga rivalità. A giudicare dalla sorte che gli tocca nella serie, possiamo affermare con certezza che Mike Flanagan abbia fatto giustizia per conto del suo predecessore.
Gordon Pym e Auguste Dupin
Vi sono due personaggi chiave che non appartengono alla famiglia Usher, ma che vi sono strettamente legati per motivi narrativi. Il primo è Arthur Gordon Pym, avvocato taciturno e onnipresente degli Usher interpretato da un irriconoscibile Mark Hamill. L'unico scopo della vita di Pym sembra essere quello di porre rimedio ai danni creati dagli Usher con metodi leciti e illeciti, inoltre è l'unico a conoscere e custodire gelosamente tutti i segreti di famiglia. Il personaggio da cui prende il nome è al centro dell'unico romanzo di Poe, Storia di Arthur Gordon Pym, incentrato sulle gesta di un giovane che si imbarca clandestinamente a bordo della baleniera Grampus (altro nome che torna nell'episodio 2) e si ritrova a vivere una serie di disavventure in mare. Nessun legame apparente col Pym di Flanagn.
Quanto ad Auguste Dupin (Carl Lumbly), il pubblico ministero che ha passato la vita a cercare di incastrare la Fortunato farmaceutica per i suoi crimini e la sua responsabilità nella crisi degli oppioidi, condivide il nome con un'altra celebre creatura di Poe, l'investigatore improvvisato predecessore di Sherlock Holmes che è considerato essere il primo detective della letteratura. Dupin fa la sua comparsa nel celebre I delitti della Rue Morgue per poi fare ritorno ne Il mistero di Maire Roget e La lettera rubata. Mike Flanagan fonde la sua figura col narratore de La caduta della casa degli Usher; è lui a raccogliere la lunga confessione di Roderick nella notte da tregenda che funge da cornice al racconto e ad assistere alla morte dei gemelli Usher nel crollo della loro magione.