La Bella e la Bestia, il compositore Alan Menken: "i film Disney aiutano a crescere, talvolta a guarire"

Il grande compositore dei maggiori successi Disney degli ultimi 25 anni racconta com'è nata La Bella e la Bestia versione live. E non solo.

Aladdin, La sirenetta, Il gobbo di Notre Dame, naturalmente La Bella e la Bestia. Potremmo continuare, ma la sostanza non cambia. Parlare di, e in questo caso, con Alan Menken significa parlare con un pezzo di storia del musical. La rinascita Disney degli anni Novanta passa anche, e forse soprattutto, attraverso le sue canzoni. E naturalmente nel nuovo corso della casa di Topolino, che prevede "l'umanizzazione" dei suoi classici animati, Menken avrà un ruolo centrale e che è partito con uno dei prodotti più amati da almeno un paio di generazioni di spettatori. La Bella e la Bestia era una sfida difficile, abbondantemente vinta nella sua realizzazione, e che sbancherà i botteghini di tutto il mondo. Ma incassi a parte, ogni tanto anche ricordarsi che la magia delle fiabe esiste al di là delle ideologie politico-economiche non fa male. Così come chiacchierare con una leggenda.

Leggi anche: La Bella e la Bestia: Disney gioca la carta della nostalgia

images/2017/03/16/image.jpeg

La Bella e la Bestia. E poi?

La Bella e la Bestia: Emma Watson e Dan Stevens danzano in una scena del film
La Bella e la Bestia: Emma Watson e Dan Stevens danzano in una scena del film

Mr. Menken, certo che si è preso una bella responsabilità...

Eccome, ma sembra essere andato tutto bene. D'altronde era la principale linea guida del progetto: non rovinare tutto!

Quali sono state per lei le principali difficoltà dell'operazione?

Prima di tutto... non rovinare tutto! Ma a parte questo, era importante stabilire una nuova direzione che giustificasse il raccontare nuovamente questa storia. Poi creare il giusto equilibrio tra tutte le parti in causa e decifrare il modo migliorare di relazionarsi con tutti. Dovevo capire quale fosse il mio coinvolgimento e il mio contributo, in prima istanza con Bill Condon, e non è stato assolutamente un problema, perché è un uomo intelligente e di talento e si è guadagnato subito la fiducia della Walt Disney, che è estremamente protettiva nei confronti dei suoi film, e di questi in particolare. Non era scontato gestire il tutto al meglio, ma non ci sono stati problemi.

La Bella e la Bestia: Emma Watson in una foto del film
La Bella e la Bestia: Emma Watson in una foto del film

La Bella e la Bestia è solo l'inizio, ha scritto le musiche di molti classici moderni della Disney che nei prossimi anni diventeranno live action. Assolutamente, sono già stati annunciati del resto e mi hanno già avvertito che avrò molto da fare. Ok, ho detto, e sto già pensando a chi li dirigerà, scriverà, interpreterà. Sai, sono tutti miei figli, scrivere le musiche di questi film crea un rapporto molto stretto con loro, quindi voglio essere sicuro che tutto vada nella maniera migliore.

Leggi anche: La sirenetta: Lindsay Lohan lancia un appello per interpretare Ariel nel live action Disney

Parlando dei suoi "figli", la solita domanda stupida: ce n'è uno che preferisce?

Perchè voi giornalisti non riuscite a resistere a questa domanda? Ovviamente non posso rispondere, non c'è un mio preferito, posso valutare qual è stato il mio più grande successo, ma il mio approccio è che sono tutti pezzi del mosaico che compone la mia carriera. Quando scrivi una canzone per un momento fondamentale del film, è logico dover scrivere una grande canzone. Ma a quel momento ci si arriva passando per una concatenazione di eventi, più o meno importanti, all'interno del racconto. Quindi devo considerare l'insieme della costruzione. Posso dire che La Bella e la Bestia è la mia canzone preferita, perchè è un pezzo molto emozionante, ma anche che lo sia Gaston, perché non riuscivo a smettere di ridere mentre la scrivevo, oppure Be My Guest, perché sono partito da una base musicale anche semplice che però supportava un testo eccezionale. Insomma, tutta questa mia lunga risposta serve solo a dirti: non lo so.

La Bella e la Bestia: Kevin Kline ed Emma Watson in una foto del film
La Bella e la Bestia: Kevin Kline ed Emma Watson in una foto del film

Ha cambiato gli arrangiamenti rispetto all'originale?

Ci sono tre canzoni nuove, molto diverse tra loro, è questo il maggiore cambiamento fatto sul tessuto musicale e soprattutto sulle atmosfere emotive del film. Ma per il resto, la partitura originale è molto classica, e non necessitava variazioni sostanziali. Abbiamo registrato con un'orchestra più grande, e questo arricchisce assolutamente il risultato finale.

Leggi anche: La Bella e la Bestia: un classico senza tempo compie 25 anni

La Bella e la Bestia e La signora in giallo

La leggenda racconta che nell'originale La Bella e la Bestia, Angela Lansbury registrò la canzone omonima alla prima prova. È vero?

Ti racconto come andò. Eravamo in studio, Angela arrivò per registrare e David Friedman, il mio direttore d'orchestra all'epoca, propose di fare una prima prova per far conoscere Angela e con l'orchestra. Tre minuti dopo ci siamo guardati e abbiamo detto "è perfetta". E usammo quella, anche se ovviamente abbiamo fatto delle altre registrazioni subito dopo. Ma quando parliamo di professionisti di questo livello, non è una cosa inusuale che scocchi subito la scintilla.

Com'è stato lavorare con Emma Watson?

La Bella e la Bestia: una foto di Emma Watson e Luke Evans nel ruolo di Belle e Gaston
La Bella e la Bestia: una foto di Emma Watson e Luke Evans nel ruolo di Belle e Gaston

Fantastico, all'inizio era un po' spaventata, era la sua prima esperienza in un musical, ha lavorato con il suo maestro di canto e con i miei collaboratori. Durante le prove abbiamo fatto in modo che fosse perfettamente isolata dal punto di vista acustico, così da potersi sentire tranquilla e al sicuro. Personalmente ho cercato di farla sentire a suo agio con me, e a dire il vero è una cosa che mi riesce abbastanza bene proprio per la mia indole. Essendo il compositore, le persone possono sentirsi intimidite dalla mia presenza, ma sia con lei che con Dan, anche lui al suo primo musical, ho lavorato molto bene, dando loro consigli e correggendoli quando necessario, ma sempre supportandoli, perché è il mio lavoro.

Leggi anche: Emma Watson e Kristen Stewart, i 25 anni di due ragazze fantastiche

Ma a parte il suo lavoro, cosa significa la Disney per lei?

Tutta la mia vita è stata connessa alla Disney. Sono cresciuto con i loro film, Dumbo, Fantasia, Peter Pan, Pinocchio, e quando sono diventato padre li ho condivisi con mia figlia. Erano il mio spazio sicuro, lo spiega benissimo quel grande capolavoro di Life, Animated, e la storia che racconta non mi sorprende affatto, i film Disney aiutano a crescere, talvolta a guarire. E per me è un enorme privilegio far parte della storia della Disney. Enorme. Enorme.