In un piccolo schermo sempre più popolato da proposte seriali legate alle forze dell'ordine sta per arrivare anche L'isola, serie tv in 12 puntate. In onda a partire da domenica 2 dicembre su Rai1, la fiction è firmata da Alberto Negrin (Paolo Borsellino - i 57 giorni), con protagonista la spagnola Blanca Romero nella divisa di Tara Riva, primo comandante donna della guardia costiera italiana. Dopo Gente di mare, Rai Fiction e Palomar puntano sullo stesso genere di avventure, ma questa volta ambientate al largo dell'Isola d'Elba. A spiegarne il motivo oltre al regista ci pensano il produttore Carlo Degli Esposti (Il Commissario Montalbano), Eleonora Andreatta (direttore di Rai Fiction) e alcuni membri del cast a partire da Andrea Giordana (il perfido Leopold Amery), Marco Foschi (Luca Bottai, marito della protagonista), Simone Montedoro (il latitante Adriano Liberato) e Alexandra Dinu (l'hacker Quadrophenia).
Un saluto speciale arriva dal maestro Ennio Morricone, compositore delle musiche, che si rivolge in un video agli esponenti della guardia costiera in sala durante la presentazione stampa. Il ruolo principale della fiction è ispirato al tenente di vascello Floriana Segreto, che ha raccontato il vero volto del proprio lavoro assieme al capo delle Capitanerie di Porto, il comandante generale ammiraglio ispettore capo Pierluigi Cacioppo.
Come si può descrivere L'isola? Eleonora Andreatta: L'isola è una serie di grande ambizione, un romanzo in cui convergono thriller, spy story e storia di grandi sentimenti. Ruota attorno alla figura di un'eroina contemporanea, che da un lato è una donna normale, dall'altro una giustiziera che combatte il crimine nella grande lotta per proteggere un patrimonio di tutti.
Quali sono le figure principali del racconto? Eleonora Andreatta: Sono presenti archetipi antichi e moderni: ci sono lo smemorato (novello Ulisse), il fuggitivo, l'antagonista spietato con una figlia adolescente e persino l'hacker dal passato oscuro che ricorda Stieg Larsson (autore della trilogia di Millennium, ndr.).Carlo Degli Espositi: Ci teniamo tantissimo anche perché, seppure con una produzione a medio-basso costo, siamo riusciti a coinvolgere il meglio del mercato italiano anche grazie al contributo della Regione Toscana che ci ha aiutato molto, mentre dalla Regione Sicilia in 12 anni di Commissario Montalbano non abbiamo ricevuto un solo euro. Abbiamo scelto volutamente un'attrice spagnola come protagonista perché il Mediterraneo è il centro di una storia.
Alberto Negrin: Il cast è stato selezionato in base alla professionalità, non alla popolarità e questo criterio rappresenta una novità assoluta.
In che misura questa fiction ha attinto dalla realtà? Ammiraglio Pierluigi Cacioppo: Tara Riva rispecchia le nostre donne, volitive, caparbie, che scelgono il mare come carriera, nuova linfa per la guardia costiera. Tutto quello che si vede nella fiction corrisponde alla realtà e gli attori sono ormai diventati nostri "colleghi" per sempre. Per alcuni di loro c'è stato il battesimo del mare, a volte persino con qualche onda di troppo.
Come ha reagito quando ha visto la prima puntata?
Ammiraglio Pierluigi Cacioppo: Devo confessare la mia emozione durante le prime sequenze, che hanno reso minimo lo scarto tra finzione e realtà e mi hanno riportato ad alcune condizioni estreme di alcune operazioni che abbiamo effettuato. Per le riprese della fiction abbiamo coinvolto i nostri uomini in alcune esercitazioni di soccorso.
Tenente di vascello Floriana Segreto: Nel vedere le immagini ho provato quasi una "tromba d'aria" di sentimenti. L'emotività della protagonista è vera, perché rappresenta la responsabilità del ruolo non solo nei confronti del personale, ma anche della comunità, del mare e dell'ambiente. È così: diamo il meglio di noi perché ci crediamo.
Marco Foschi: Luca per me è interessante soprattutto per il suo percorso di naufrago, senza identità né memoria. Per non parlare del giorno in cui Negrin mi ha costretto a parlare con le balene!
Simone Montedoro: Adriano ha toccato le mie corde più drammatiche: è stato un ruolo faticoso, ma dev'essere così.
Alexandra Dinu: La mia hacker spietata sembra un maschiaccio, ma è capace di grandi slanci e rischia la sua vita per gli altri. Vi farà rimanere fino alla fine col fiato sospeso!