L'episodio conclusivo della saga più famosa della storia del cinema approda sulla Croisette, accolto con assoluto entusiasmo; George Lucas, accompagnato dal cast (Natalie Portman, Hayden Christensen, Samuel L. Jackson... manca solo Ewan McGregor/Obi-Wan Kenobi), racconta la sua avventura in conferenza stampa.
Qual è l'elemento fondamentale nel messaggio di questo film? George Lucas: Questo è un prequel e doveva mostrare gli antefatti alla vecchia trilogia,specialmente come la Repubblica divenne l'Impero. Il problema fondamentale quindi era di mostrare come la democrazia possa generare la dittatura dal suo interno; non come un dittatore prenda il potere, ma come la democrazia glielo lasci fare. Sono andato a riguardarmi la storia, e in realtà è questo che succede, è la democrazia che si consegna nelle mani di un despota: il senato romano che si affida a Ottaviano dopo la morte di Cesare, i francesi che dopo aver deposto i reali si fanno sedurre da Napoleone, e i tedeschi con Hitler. E anche le condizioni sembrano essere sempre più o meno le stesse: minacce dall'esterno, malfunzionamenti nell'organismo democratico, corruzione. La storia si ripete, e spero che non succeda ancora anche se il momento storico fa preoccupare.
Che cosa pensa del fatto che gran parte dei fan della vecchia trilogia non amino la nuova? George Lucas: Io penso a tutto come ad un unico film, e non mi preoccupo del fatto che a qualcuno piaccia un episodio piuttosto che un altro. In questi ultimi anni ci siamo accorti che i fan si dividono in due fazioni fondamentali: quelli che hanno più di 25 anni amano la vecchia trilogia, quelli sotto i 25 preferiscono quella recente. Il primo gruppo, quello degli "adulti", è quello che ha il controllo dei media e del Web, quindi è quello maggiormente in grado di far sentire la sua voce. I film che questo gruppo non apprezza, cioè Star Wars ep. I - La minaccia fantasma e Star Wars ep. II - L'attacco dei cloni, sono invece adorati fino al fanatismo dagli under-25. Se visitate i gruppi di discussione sulla Rete, scoprirete che le due fazioni sono sempre ai ferri corti, ma che la devozione in esse è allo stesso livello. E' un po' come una rivalità tra gli appassionati di musica di diverse generazioni, decisamente divisi sul rock'n'roll e l'hip-hop. Beatles/Rolling Stones. Sono curioso di sapere cosa succederà tra dieci anni, quando magari emergerà un altro gruppo di fan...
Lucas, come mai questo film è sconsigliato ai minori di 13 anni a differenza degli altri cinque? George Lucas: Questo film non è poi così diverso dagli altri; certo è emotivamente molto più d'impatto. Io credo che la codifica dipenda dalla cultura; in Europa tutti i film sono usciti con l'equivalente del PG-13. A mio avviso, il portare o no un bambino a vedere un determinato film è una decisione che spetta ai genitori: il rating è semplicemente un'indicazione del fatto che non è uno di quei film in cui alla fine tutti "vissero felici e contenti", come invece era qualcuno degli altri. Il problema principale in questo film è semplice... papà diventa cattivo, e per molti bambini questa è una cosa difficile da accettare. Qualche giorno fa ho sentito un bambino di otto anni, alla fine di una proiezione del film, dire al padre al momento dei titoli di coda: "Non preoccuparti, andrà tutto bene, alla fine il figlio lo salva!" E io credo che è questa la reazione che avranno i ragazzi; non c'è di che preoccuparsi.
Natalie, com'è stato intepretare una donna incinta? Le ha risvegliato istinti materni? Natalie Portman: Questo non lo so, ma è stato piacevole! Tra l'altro i miei costumi di scena, stavolta, erano larghi e comodi, e in questo senso ho sicuramente gradito il cambiamento!