Tale padre tale figlio. Se a 93 anni suonati Clint Eastwood non molla un colpo e sta ultimando il suo nuovo lavoro da regista, intitolato Juror #2, senza dubbio ha trasmesso la sua etica del lavoro a Kyle Eastwood, terzo dei suoi otto figli. Dopo aver studiato cinema alla University of Southern California,la musica ha avuto la meglio e Kyle è diventato un bassista e contrabbassista jazz rinomato, nonché compositore di molte delle colonne sonore dei film del padre. Classici come Gran Torino, Lettere da Iwo Jima e Mystic River, che ha eseguito nel corso di un concerto col suo quintetto jazz al Porto Urbano - EDIT sui Murazzi di Torino, affiancandovi classici come Il buono, il brutto e il cattivo di Morricone e La pantera rosa di Henry Mancini.
Terzo di otto figli, Kyle Eastwood non sembra soffrire troppo il peso dell'eredità paterna. Quando alla fine del masterclass ospitata dal Torino Film Festival 2023 con Fuori Campo gli viene chiesto esplicitamente se non gli secca avere un padre così ingombrante, protagonista di quasi tutte le domande rivoltegli, lui ride divertito e spiega: "Per me Clint è sempre stato mio padre. Ho capito presto che il suo lavoro era diverso da quelli dei padri dei miei amici. Sono orgoglioso di lui, la curiosità che suscita nelle persone non mi dà fastidio".
Il processo di composizione delle colonne sonore
E l'eredità paterna è quella che ha permesso a Kyle Eastwood di diventare musicista, essendo cresciuto con due genitori appassionati di musica jazz e country, e naturalmente di cinema. Per i film del padre, Eastwood ha composto nove colonne sonore, tra cui Mystic River, Million Dollar Baby e Invictus. La preferita? "Mi sono divertito molto a lavorare a Gran Torino, nata da una composizione di mio padre che è finita pari pari nei film, sui titoli di coda. Ho amato molto anche Lettere da Iwo Jima".
Kyle Easwtood entra poi nei dettagli della sua collaborazione col celebre genitore. "Mi piace lavorare con lui" ammette. "A volte mi viene in mente una melodia che sviluppo insieme a lui, altre volte mi lascia completamente libero. Parto sempre dal pianoforte, che uso per provare le melodie con le immagini. Appena c'è un pre-montaggio, selezioniamo due o tre scene importanti dal punto di vista musicale, le metto su DVD e inizio a lavorare al pianoforte". Spesso fila tutto liscio, come nel caso di Gran Torino, "uno di quei progetti in cui tutto si è realizzato in modo fluido e organico, e i pezzi si sono ricomposti come per magia", altre volte Clint Eastwood ha fatto sudare il figlio, come nel caso di Changeling, un film "con molta musica che ha richiesto molto tempo. Di solito mio padre non riprende in mano il montaggio, ma in questo caso ha rimontato il film e anche io ho dovuto fare molte modifiche sulla score".
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Dalla musica al cinema... e ritorno
Negli ultimi anni Kyle Easwood ha scelto di dedicarsi sempre meno al cinema per concentrarsi sul suo quintetto jazz con cui si esibisce sui palcoscenici di tutto il mondo, specialmente in Europa, "dove ci sono i migliori festival jazz. L'anno scorso sono stato a Umbria Jazz con un tributo alle musiche dei film di mio padre, che eseguiamo con un'orchestra di 55 elementi". Quando gli viene chiesto di citare il compositore che ammira maggiormente, Kyle non ha alcun dubbio: "Morricone. Vorrei aver composto le sue colonne sonore, soprattutto Nuovo Cinema Paradiso. È un compositore eccezionale e mi sento fortunato ad averlo potuto incontrare dietro le quinte di un concerto a Parigi".
Insieme Morricone e Clint Eastwood hanno dato vita a classici immortali come la Trilogia del Dollaro di Sergio Leone, caposaldo del western. Parlando della longevità artistica del padre, Kyle Eastwood ammette di non conoscerne il segreto, "ma Clint è innamorato della recitazione e soprattutto della regia, che sognava di fare fin dall'inizio. Il cinema lo tiene vivo. Lui direbbe che si è trovato al posto giusto nel momento giusto, ma si è impegnato molto, fin da quando faceva tv stava sempre sul set per imparare il mestiere. I suoi western sono iconici, hanno rivoluzionato il genere, ma nella vita mio padre è più tenero e disponibile rispetto ai suoi personaggi, è più simile al personaggio de I ponti di Madison County. E poi ha un gran senso dell'umorismo".
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Il cinema di Clint Eastwood è più repubblicano o democratico?
Parlando dei film del padre a cui è più legato, Kyle Eastwood cita I_l texano dagli occhi di ghiaccio_, "uno dei miei preferiti, ma amo molto anche Mystic River e il primo Callaghan anche se non penso che sarebbe mai stato premiato agli Oscar". Il discorso cade poi sulle accuse della critica di sinistra che, negli anni '70, definì fasciste pellicole come Callaghan. Il musicista sorride e ammette: "Non parlo molto di politica coi miei genitori. Se i film di Clint siano più repubblicani o democratici non sta a me dirlo. Quello che cerca è una bella storia, gli piace rappresentare i perdenti o le persone che non possono difendersi da sole. Certo è più conservatore di altri, ma questo andrebbe chiesto a lui".