"Hit me baby one more time"
È così che canta Jack Black, voce del protagonista Po, nella cover del celebre pezzo di Britney Spears ad opera dei Tenacious D, il dissacrante duo composto dall'attore e il collega Kyle Gass, meritevoli di aver riarrangiato una canzone che si adatta alla perfezione al nuovo capitolo della saga dell'improbabile guerriero dragone. Kung fu Panda 4, infatti, colpisce ancora una volta con il suo umorismo e dei personaggi sempre ben caratterizzati ed efficaci. Il franchise di DreamWorks Animation ormai vanta all'attivo diversi film, tre serie tv e ben 5 cortometraggi: una mole consistente di produzioni legate al mondo di Kung fu Panda, marchio che ormai è entrato nel cuori di molti - grandi e piccini -, ma che proprio per il suo copioso sfruttamento ha sollevato diversi dubbi sull'uscita di questo nuovo film. Fortunatamente ogni perplessità è stata fugata dalla visione del quarto capitolo, nei cinema italiani dal 21 marzo 2024, un lungometraggio ancora in grado di divertire grazie ad un umorismo, sì rodato, ma efficace e all'inserimento di nuovi personaggi in grado di apportare nuova linfa e freschezza alla storia.
Nella trama nuove sfide per il guerriero dragone
La vita nella valle della pace trascorre placida e Po, prendendo sul serio la sua missione come guerriero dragone, vaga spesso nelle terre circostanti per riportare pace e armonia nei villaggi. Le sue certezze iniziano a vacillare, però, quando il maestro Shifu gli comunica che dovrà abbandonare la sua carica per diventare la guida spirituale della valle, necessitando così l'elezione di un suo successore, un guerriero forte e carismatico in grado di tenere al sicuro quelle terre. Il nostro amato panda guerriero non sembra però disposto ad abbandonare l'azione e le certezze che ha così faticosamente conquistato e l'occasione di tornare in azione si presenta nei panni di una volpe ladruncola di nome Zhen che, colta con le mani nel sacco a rubare cimeli preziosi, si offre di accompagnarlo in città per sconfiggere Camaleonte, la nuova e spietata boss del crimine con mire di conquista.
Un film adatto a tutti
Siamo ormai al quarto capitolo della saga cinematografica ma il franchise sembra non voler dare segni di cedimento. Grazie ad una serie di buone idee di scrittura, infatti, le avventure di Po riescono a mantenere alta l'attenzione del pubblico. L'indomito e affamato panda (ancora doppiato da Fabio Volo), infatti, in questo nuovo lungometraggio è costretto a crescere e a maturare consapevolezze importanti: lasciare il passo alle nuove generazioni e assumere il ruolo di guida si dimostra ben più complicato che affrontare un combattimento.
Po deve per prima cosa guardarsi dentro e questo lo spaventa, lo mette davanti ad un nemico potente: la paura, del futuro e del cambiamento, una condizione che ci accomuna al guerriero dragone e che è rappresentata e raccontata in maniera estremamente semplice ma efficace in modo che possa essere comunicata ai bambini così come agli adulti. Perché è questa la vera forza di Kung Fu Panda: il suo essere estremamente trasversale fa sì che arrivi con chiarezza sia ai piccoli che ai grandi in egual modo. Kung Fu Panda 4 rimane quindi un perfetto prodotto di intrattenimento per famiglie, pensato e cucito addosso a questo tipo di target.
La qualità DreamWorks
Anche dal punto di vista dell'animazione il lavoro di DreamWorks Animation rimane su alti livelli qualitativi. La vivacità delle immagini e l'ormai celebre character design dei personaggi principali, la fa da padrone in una pellicola ricca di scene dinamiche durante le quali rocambolesche fughe e combattimenti vengono pensati e coreografati con attenzione in modo da poter rendere tutta la spettacolarità del kung fu di Po e compagni. I registi, Mike Mitchell e Stephanie Stine, si impegnano quindi a restare fedeli allo spirito della saga, confezionando un lavoro che mai tradisce i precedenti per intenti e aspetto ma che nemmeno osa qualcosa in più, rimanendo in una comfort zone che comunque funziona e coccola lo spettatore che sa così esattamente cosa aspettarsi senza rimanere deluso.
Conclusioni
Riassumendo la nostra recensione di Kung Fu Panda 4 possiamo affermare che il nuovo capitolo del franchise di DreamWorks Animation rimane assolutamente fedele allo spirito e al registro impostato dai precedenti pur essendo al contempo in grado di introdurre in modo efficace personaggi e situazioni nuove. Molto buone le animazioni, soprattutto durante le scene d’azione presenti in quantità.
Perché ci piace
- Le animazioni delle scene più dinamiche.
- L’introduzione di nuovi personaggi.
- La fedeltà di registro ai capitoli precedenti…
Cosa non va
- …che però non apportano nulla in più al corso della saga.