Il 2023 è stato il suo anno: dopo più di 20 anni senza recitare, Ke Huy Quan ha vinto il premio Oscar grazie al ruolo di Waymond in Everythign Everywhere All At Once dei Daniels, il film sul multiverso che ha stregato l'Academy e il pubblico americano. Diventato una star da bambino, grazie ai ruoli iconici di Data in I Goonies e Shorty in Indiana Jones e il tempo maledetto, accanto a Harrison Ford, l'attore era poi passato dietro la macchina da presa.
Nemmeno il tempo di godersi la statuetta che Ke Huy Quan si è portato a casa un altro ruolo iconico: quello di Ouroboros "O.B." in Loki, serie Marvel con protagonisti Tom Hiddleston e Owen Wilson, in cui torna ad avere a che fare con il multiverso. Il finale di Loki 2, disponibile su Disney+, dopo una lunga crisi in casa MCU, è una delle cose più belle viste in casa Marvel Studios. Finalmente.
Abbiamo incontrato Ke Huy Quan a Roma, quando è venuto a presentare Everything everywhere all at once: in quell'occasione ci aveva detto quanto fosse contento di poter finalmente riavere l'abbraccio del pubblio: "Ho dato tutto. È quello che succede quando non reciti per 22 anni: quando ti danno un'opportunità incredibile come questa, non la prendi alla leggera. Sono davvero grato per tutto quello che sta succedendo da quando i Daniels mi hanno dato questa fantastica opportunità. Poter lavorare con Michelle Yeoh e Jamile Lee Curtis è stato un sogno che si è avverato. Sono davvero felice. Mi sembra surreale! A volte non mi sembra vero. lI pubblico non mi vedeva sullo schermo da quasi 30 anni: molti non mi vedono da quando ero un ragazzino. Quindi, vedere come hanno accolto il mio ritorno, da quando il nostro film è uscito negli USA, è davvero commovente. Sono davvero molto grato".
Ke Huy Quan e le arti marziali
Ke Huy Quan conosce le arti marziali: ha studiato per anni il taekwondo e, nelle scene di combattimento di Indiana Jones, si vede. Per il film dei Daniels ha invece dovuto imparare uno stile diverso: l'arte marziale di Everything everywhere all at once è infatti il wushu rope dart.
"Ho studiato taekwondo per molti anni. Poi sono andato a scuola di cinema e ho cominciato a lavorare dietro la macchina da presa, per un regista di film d'azione di Hong Kong, Mr. Yuen, quindi sono a mio agio con le scene d'azione. Lo stile usato per questo film si chiama "wushu rope dart", che non conosco. Quindi mi sono dovuto allenare con il nostro team di arti marziali e lo stunt coordinator, Tim Eulich. Mi sono allenato per settimane! È stato molto divertente, ma anche tanto stressante, perché potevamo girare quelle scene solo per un giorno. Abbiamo avuto un grande direttore della fotografia, Larkin Seiple: non penso ce l'avremmo fatta senza di lui. E ovviamente grazie ai Daniels e il produttore: hanno organizzato tutto molto bene. Penso sia un ottimo risultato: sono molto orgoglioso e contento".
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Ke Huy Quan: tra Data di I Goonies e Shorty di Indiana Jones
Il pubblico ama e non ha dimenticato i ruoli iconici di Ke Huy Quan, ovvero Data di I Goonies e Shorty di Indiana Jones. Ma chi preferisce lui? Ce lo ha detto senza esitazione: "Tra non dire mai morte e segui fortuna e gloria Scelgo non dire mai morte. Quella battuta è speciale. Soprattutto dopo quello che è successo negli ultimi due anni, con la pandemia e tutti i problemi che ci sono nel mondo. A volte è molto facile arrendersi, quindi penso ci sia bisogno di un messaggio che ti tira su. Everything Everywhere lo fa: ha un messaggio bellissimo. Ovvero essere gentili, trattare gli altri con amore e rispetto. E mostrare empatia. Non vorrei niente altro: vorrei che le persone che guardano il film uscissero dalla sala con questo messaggio".
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Ke Huy Quan e la famiglia
In Everything everywhere all at once si racconta, nonostante gli universi paralleli, soprattutto la storia di una famiglia. E in particolare l'amore di una madre per la figlia. Anche per Ke Huy Quan, come si dice in Italia, la mamma è sempre la mamma? L'attore, che oggi è sposato (la moglie di Ke Huy Quan è Echo Quan, conosciuta sul set di 2046) anche qui, non ha dubbi: "Non c'è niente di più grande dell'amore materno. Io ho una madre fantastica. Sono chi sono grazie a lei. Sicuramente il film parla di questo, grazie al personaggio di Michelle, Evelyn. Spesso non capiamo le nostre madri, discutiamo con loro, ma sono animate sempre dalle migliori intenzioni. Solo una madre può dare amore incondizionato. La mia è così: mi vuole bene a prescindere da tutto. Soprattutto quando, da giovane, facevo fatica a diventare un attore: lei ha sempre creduto in me. Ha sempre pensato che avrei potuto fare qualsiasi cosa. Le madri sono così. E Michelle Yeoh ha interpretato questo in modo bellissimo nel nostro film. Qui si parla anche dell'amore della famiglia: che cosa significa essere una famiglia. A volte ci sono delle difficoltà, tempi duri, ed è in quel momento che una famiglia si deve unire, per far funzionare le cose".
Ke Huy Quan in Loki: ancora multiverso!
Anche in Loki Ke Huy Quan ha a che fare con spazio e tempo particolarmente ballerini. Sia il film che la serie devono però qualcosa a Matrix. Se nel film dei Daniels il personaggio di Michelle Yeoh ricorda quello di Neo, chi è Waymond? Su questo l'attore deve pensarci un attimo: "Se Michelle Yeoh è Neo... Non lo so, è un'ottima domanda! So che i Daniels sono stati influenzati molto da Wong Kar-wai e da Matrix delle sorelle Wachowski, ma ciò che amo del nostro film è che hanno creato tanti universi, che suscitano così tante domande. Come sarebbero le nostre vite se facessimo scelte diverse? Saremmo felici? Saremmo in grado di accettare le conseguenze? Uno dei miei universi preferiti è quello in cui Michelle Yeoh è una star del cinema e io sono un uomo d'affari di successo. Non voglio spoilerare, voglio che il pubblico si faccia la sua idea, ma penso che il film abbia un grande messaggio. Forse Waymond è a metà tra Morpheus e Trinity. Interpreto tre versioni differenti dello stesso personaggio, quindi sì, potrei essere entrambi!"