In una scena di The Young Pope Paolo Sorrentino lo ha ripreso, nei panni di Lenny Belardo, mentre indossa l'abito talare al ritmo della canzone "Sexy and I know it": non c'è scelta più appropriata per Jude Law, che di persona sembra emanare da tutti i pori questa consapevolezza, al punto che anche solo nell'aggiustarsi le maniche della giacca sprigiona fascino a fiumi. Abbandonati i riccioli biondissimi di inizio carriera, l'attore inglese ha passato la fase da bello e dannato, per entrare in una stagione più matura e consapevole, passando da un ruolo all'altro con estrema facilità, che sia il papa conservatore di Sorrentino o il criminale dai denti marci di Era mio padre (2002) di Sam Mendes.
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In questi giorni Jude Law è in sala con King Arthur - Il potere della spada, nuovo adattamento cinematografico della leggenda di re Artù firmato da Guy Ritchie, al cinema dal 10 maggio, in cui interpreta Vortigern, re stregone zio di Arthur (Charlie Hunnam), che fa di tutto per conquistare Excalibur e il suo grande potere. Come in The Young Pope, Law ha abbracciato totalmente l'aspetto teatrale del personaggio, divertendosi a giocare con i costumi e la gestualità, costruendo un cattivo magnetico quanto pericoloso.
Si diverte Jude Law: per sua stessa ammissione auto-definitosi un nerd amante dei film fin dalla tenera età, l'attore inglese sembra non aver perso l'entusiasmo di chi sa di fare il mestiere dei suoi sogni. È stato da poco annunciato che sarà proprio lui a interpretare la versione giovane del professor Albus Silente nella saga di Animali Fantastici, prequel di quella di Harry Potter: in King Arthur fa dunque le prove generali per gli incantesimi creati da J.K. Rowling. Abbiamo incontrato Jude Law a Londra, all'anteprima europea di King Arthur - Il potere della spada, dove ci ha confessato di vivere un momento davvero magico.
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Il potere della famiglia e del racconto
I protagonisti di King Arthur, Vortigern e Arthur, sono sono molto diversi per vari aspetti, ma uno dei più interessanti è il loro rapporto con le donne e i bambini: Arthur li ama e li protegge, invece Vortigern è pronto a sacrificarli. Si può capire molto di un uomo da questo comportamento? "Assolutamente, la relazione con la famiglia, le donne e soprattutto i bambini, riflette molto della moralità di una persona" ci ha detto l'attore, ritornando sui personaggi: "Il loro comportamento mette in evidenza le loro priorità: penso che abbia ragione, Arthur è un protettore, mentre Vortigern è uno che usa le persone".
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Da Dickens a Harry Potter fino a Batman, le storie che ci emozionano di più sono quelle in cui il protagonista soffre per la perdita di un genitore o per una situazione familiare difficile. Law ha interpretato un ruolo del genere in The Young Pope, in cui il protagonista è un orfano ossessionato dall'abbandono da parte dei suoi genitori, e anche in questo film c'è una situazione familiare complicata: perché queste storie, anche se drammatiche, sono quelle che ci emozionano di più? "È un'ottima osservazione" ha commentato l'attore, continuando: "Credo perché sia uno strumento narrativo che tocca tutti in modo personale, è un qualcosa di cui tutti abbiamo esperienza, sia in prima persona che attraverso altri. La famiglia è una parte molto potente, emotiva, sensibile, privata e sconvolgente delle vite di tutti. Probabilmente è la fonte da cui deriva la maggior parte delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti. Inoltre non dimentichiamoci che raccontare storie risale a un tempo in cui le persone si sedevano accanto al fuoco condividendo racconti in cui si tramandavano insegnamenti su come comportarsi o non comportarsi, di eroi e antagonisti, miti e storie che ti mettevano in guardia dai pericoli, viaggi... la famiglia è strettamente legata a tutto questo: per coinvolgere le persone bisogna arrivare al cuore della questione. E la famiglia è il cuore".
Da papa a re, verso la bacchetta di Silente
In questi ultimi anni Jude Law ha indossato l'abito talare, la corona di un re e presto avrà la bacchetta di un mago: c'è una di queste cose che lo entusiasma in modo particolare? "Che annata! Due anni incredibili. Sono tutti ruoli straordinari, non credo di poter scegliere. Per fortuna sono tutte esperienze uniche e differenti. Sono molto fortunato a potermi dilettare con tutte e tre".