Jesus Rolls - Quintana è tornato, il film di John Turturro ha dato il via alla Festa del Cinema di Roma 2019 in qualità di fim di pre-apertura prima di arrivare nelle sale. Come saprete tutti, Jesus Quintana è il famoso personaggio ispanoamericano vestito di viola e appassionato di bowling che appare ne Il grande Lebowski dei Fratelli Coen. Ma, come ci ha raccontato John Turturro in occasione della presentazione del film alla stampa a Roma, in realtà arriva da molto lontano.
"È ispirato a una commedia che avevo portato al Public Theater di New York nel 1988" ricorda l'attore. "L'ho proposto ai Coen e l'hanno inserito ne Il grande Lebowski ma è stato un highlight. Il commediografo di quel lavoro era un misto di cubano, portoricano e russo e il personaggio è ispirato a lui". Se il personaggio viene da quella commedia e dal film dei Coen, la storia di questo nuovo film invece arriva da ancora più lontano, è un remake del film francese del 1974 I santissimi di Bertrand Blier, "Perché ho voluto farlo?" risponde a domanda Turturro. "Forse perché sono matto. Adoro il cinema di Blier e la sua è una commedia libera, parla di libertà. Mi piacciono le connessioni che crea. Credo che questo film celebri la generosità e gli esseri umani che non hanno potere. Nel suo film gli uomini sono molto stupidi, ma sono interessati alle donne come gli altri uomini, e cadono per poi rialzarsi. E cercano di capire l'universo femminile". "Anche io amo la generosità dei personaggi" fa eco il coprotagonista Bobby Cannavale. "Si parla di marginalità. Cosa cercano i personaggi? Non lo sappiamo. È un mistero. L'idea che sottende il film è ottimista, si aiutano fra di loro, incontrano una donna, e nel trio c'è il risvolto comico".
John Turturro e Bobby Cannavale, come Don Chisciotte e Sancho Panza
La storia del film - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Jesus Rolls - Quintana è tornato - è quella di un 'amicizia maschile. Jesus Quintana (John Turturro) esce di prigione e viene a prenderlo Petey (Bobby Cannavale) che per lui è come un fratello. Incontrano Marie (Audrey Tautou), che per loro diventa un'amante, un'amica e forse una sorella. E la loro vita va avanti tra espedienti per tirare avanti, furti d'auto e sesso. "Trovo bellissimo il rapporto tra questi personaggi" racconta Simona Paggi, la montatrice del film. "Il film comincia con un dramma, uno dei due personaggi viene colpito nella parte maschile più nevralgica. Cosa cercano questi due losers? Cercano di sopravvivere". "Sono come Don Chisciotte e Sancho Panza" fa notare Turturro. "Si tratta di personaggi che cercano la libertà, di vivere il momento, che è la cosa più difficile oggi. Non seguono le regole e nel prendere la decisione di essere liberi, e questa caratteristica diventa un gancio nei confronti nello spettatore". "Jesus è il leader, il mentore" aggiunge Cannavale. "Quello tra lui e Petey è il rapporto tra insegnante e studente. Petey studia Jesus, lo guarda, impara da lui. E per la prima volta si innamora".
Jesus, Petey e le donne
Il film potrebbe essere anche letto come una storia d'amore. "In tutti i film che ho fatto ho parlato di storie d'amore" riflette Turturro. "Quello che accade agli uomini è singolare: immaginano di poter soddisfare in tanti modi la donna ma non sempre ci riescono. Io vedo Jesus e Petey come due fratelli, che in Marie trovano una sorella. La cosa importante è che condividono i loro sentimenti". Per l'attore e regista americano le donne sono importanti, tanto che ha affidato il montaggio e le musiche a due donne, Simona Paggi ed e Émilie Simon, per dare al film un punto di vista femminile. Eppure, durante la visione del film, ci viene più di un dubbio. Ci sembra che i personaggi femminili siano in secondo piano, non c'è in loro quella crescita e quell'approfondimento che dovremmo vedere. "Credo che il personaggio di Audrey sia un personaggio che non è abituato ad essere trattato bene" analizza Turturro. "Questi ragazzi sono rudi, ma sono dei gentiluomini rudi. Loro si impegnano a trattarla bene. È interessante notare come i due personaggi scoprono di non poter fare a meno di lei. Questo viene fuori quando entra in scena il personaggio di Susan Sarandon. Marie è il focus del film. Ma io volevo anche divertire, e credo che Audrey sia un'attrice molto divertente". Jesus Rolls è una continua ricerca e scoperta della sessualità. "È parte della vita, è una grossa parte della vita" commenta il regista. "Non farei mai un film di uomini, lo troverei molto noioso. Tutti noi abbiamo una sessualità, ed è bello giocare con la sessualità".
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Émilie Simon: creare la musica di Jesus
Ma un altro tocco femminile del film è quello di Emilie Simon, nota per le musiche de La marcia dei pinguini, che si è occupata della colonna sonora del film. "Quello che ho amato è stata la possibilità di poter parlare di sentimenti, leggere tra le righe" ha detto la compositrice. "Questi personaggi possono essere disperati, ma non perdono mai di vista il loro obiettivo. Quello che ho cercato di fare con la musica è tirare fuori la vulnerabilità, quel senso di sbadataggine e il risvolto romantico. Ma non ho mai perso di vista il personaggio di Jesus".
Jesus Quintana, infatti, nella sua apparizione ne Il grande Lebowski, era già caratterizzato a livello musicale, dalla canzone su cui si muoveva in scena, Hotel California degli Eagles nella versione gitana dei Gipsy Kings. Che appaiono proprio all'inizio del film. "Abbiamo iniziato dai Gipsy Kings e abbiamo continuato con diverse influenze: mambo, salsa, flamenco, stavamo sperimentando differenti vibrazioni" ci spiega Émilie Simon. "Io faccio molta musica elettronica, qui ho fatto cose acustiche, dipendeva dalla scena, da cosa voleva John. La prima cosa che mi ha chiesto è stata una salsa. Comporre per questo film è stato come cucinare con diversi ingredienti. Ci sono dei temi ricorrenti per ciascun personaggio: mi piaceva guidarvi alla scoperta di ogni personaggio".