Riportato su Canale 5 nella passata stagione televisiva dopo dieci anni di assenza, Io Canto è tornato in onda con la seconda edizione di Io Canto Generation. Padrone di casa, Gerry Scotti. Poche le novità rispetto alla scorsa edizione, tranne l'innesto di Iva Zanicchi in giuria insieme a Orietta Berti, Claudio Amendola, Michelle Hunziker, Fabio Rovazzi (dalla prossima puntata si aggiungerà anche Al Bano). Nel ruolo di coach dei concorrenti, Fausto Leali, Anna Tatangelo, Cristina Scuccia, Mietta, Benedetta Caretta e la new entry Lola Ponce.
Io Canto Generation, la prima puntata
Il programma è già ampiamente rodato, e in una serata senza particolare concorrenza, la rete ammiraglia Mediaset va avanti col pilota automatico. Ragazzini dall'ugola d'oro che cantano testi di cui non comprendono ancora appieno il testo, perché tanto gli autori sanno benissimo che il loro target è il pubblico adulto: le esibizioni dei piccoli prodigi servono per farci cantare a casa, non sono certo destinate ai loro coetanei.
La "costola" Senior
Scotti nega ogni paragone con la Clerici, dato che il suo programma e i vari spin off di The Voice sono show diversi. C'è però il piccolo dettaglio che abbia lanciato, come l'ha definita lui stesso in puntata, la "costola senior" di Io Canto: un segmento dedicato a quegli adulti che non sono mai riusciti a fare del canto una professione.
Così se finora il paragone di Io Canto Generation e Io Canto Family con The Voice Kids e Generations era scontato, alla lista possiamo aggiungere anche quello con gli Over. È chiara la volontà di inseguire la Rai, prima ripescando un programma di successo dal cassetto e poi spalmandolo in vari formati proprio sull'esempio del format concorrente.
La giuria
Nei talent, di qualsiasi natura essi siano, un elemento fondamentale è la giuria. Non è un mistero che talvolta siano proprio i giurati i veri protagonisti. Là dove il quartetto composto da Arisa, Clementino, Gigi D'Alessio e Loredana Berté crea un quartetto giocoso e ironico, su Canale 5 i giurati non riescono a creare la stessa leggerezza. Iva Zanicchi è con il freno a mano tirato per evitare battute inopportune, Rovazzi tenta un po' di ironia che i piccoli cantanti a volte non colgono; i giudizi sono un po' tutti sovrapponibili. Del resto i concorrenti sono tanti, non vengono introdotti da una clip che potrebbe permettere di conoscerli: non sappiamo niente, non ci affezioniamo. Bisogna proseguire spediti.
Scotti e le "prove" per Sanremo
L'impressione è che nonostante i protagonisti siano i giovanissimi, l'impostazione della conduzione guardi altrove. L'impressione insomma, è che Scotti punti ad altri contest canori: la scenografia imponente c'è, i cantanti da introdurre pure, la durata infinita idem. Ingresso, breve presentazione, esibizione senza troppi fronzoli: se non fosse per il commento dei giurati, quella di Io Canto Generation potrebbe essere la scaletta di Sanremo.
Del resto, il contratto a Mediaset di Gerry Scotti scade tra due anni; "lo zio" d'Italia non ha mai nascosto che gli piacerebbe andare all'Ariston. Intanto ci ha fatto vedere come lo condurrebbe.