Indovina chi cucina a cena?
Screwball comedy in (salsa) rosa, Julie & Julia segna il ritorno di Nora Ephron, figlia di commediografi e già apprezzata dal grande pubblico con il romantico C'è posta per te, al protagonismo del sentimento, scevro del sentimentalismo trito e ritrito che inzuppa di melensaggine tante pellicole hollywoodiane di più recente produzione. La storia, un adattamento di due romanzi - Julie & Julia di Julie Powell, coinvolta nella sceneggiatura, e My Life in France di Julia Child con Alex Prud'homme - è quella di due donne in carriera che provano a farsi strada dimostrando i loro talenti davanti ai fornelli.
Parigi, anni '40. Julia e il marito Paul si sono appena trasferiti in Francia. Lui è preso dal lavoro e dalle ambizioni, lei prova a coltivare le sue passioni in una città di cui non conosce neanche la lingua. Scoprirà che la maggiore delle sue attitudini, mangiare, può trasformare la sua vita e quella di milioni di casalinghe disperate. New York, 2002. Julie ed Eric hanno appena traslocato in un rumorosissimo appartamento nella 40esima strada. Lei è una scrittrice mancata che adora cucinare e decide di lanciarsi in una sfida "virtuale": proverà a realizzare 524 ricette in 365 giorni.

Le due vite scorrono su un piano speculare che Nora Ephron gestisce sul grande schermo con tocco raffinato, grazioso e mai maldestro. Al contrario, la pellicola appare molto equilibrata nell'operazione di split screen contenutistica: le protagoniste si riflettono, s'incrociano, si somigliano e lo spettatore alla fine non può non aspettarsi che s'incontrino. La cucina, che con immagini vivide, sensuali, irresistibili e accattivanti conquista lo stomaco e riempie gli occhi, fa da traino tematico ai protagonisti: è il baricentro delle vite di Julia e Julie, muta le loro esistenze, mutuate, e cambia, fortificandoli, i loro matrimoni. Tra una ricetta e l'altra la Ephron intinge le storie di carinerie mai edulcorate, le condisce con ammiccanti schizzi politically uncorrect e con frammenti di storie collaterali di scarsa presa e dissemina nelle battute maschili, come "Julia Child non è sempre stata Julia Child", gli ingredienti segreti per comprendere meglio le personalità. I siparietti coniugali e le gag da sitcom aggiungono un valore aggiunto al piacere visivo che scaturisce dalle golosità e dalle prelibatezze in cui si destreggiano tra Parigi e New York le affabili protagoniste.
