Venti anni fa, Independence Day fu un vero e proprio fenomeno commerciale che fece epoca. Logico che a tanti anni di distanza il sequel Independence Day: Rigenerazione, con la ripresa di quei temi e il ritorno di tanti personaggi dell'epoca, fosse attesissimo. Anche nel film sono passati vent'anni da quell'invasione e le nazioni, utilizzando anche tecnologia aliena, hanno lavorato assieme per un grande programma di difesa del pianeta. Ma gli alieni ritornano, sono aggressivi e sono decisi stavolta a conquistare la Terra. Toccherà ancora una volta a un manipolo di uomini studiare il modo per salvare il pianeta.
Il film di Roland Emmerich, in verità, ha un po' deluso le attese, pur conservando un fascino visivo di rilievo grazie a sequenze altamente spettacolari e tanta azione roboante che farà la gioia dei fans del genere. Non c'è Will Smith ma rispuntano Jeff Goldblum, Bill Pullman e Brent Spiner con suggestive riapparizioni, mentre c'è da registrare la new-entry di Liam Hemsworth. Nonostante non abbia convinto tutti, la conferma che il film conserva comunque tantissimo seguito arriva proprio dall'uscita homevideo, tanto che appena uscito Independence Day: Rigenerazione è schizzato subito in testa alle classifiche di vendita. Fra le varie edizioni in commercio, andiamo a scoprire quella blu-ray 2D.
Il video: momenti super ma anche qualche caduta di tono
Come accennato, per un titolo come Independence Day: Rigenerazione la 20th Century Fox Home Entertainment ha ovviamente distribuito varie edizioni, dal semplice DVD fino al blu-ray 3D e all'Ultra HD 4k. Noi prendiamo in considerazione il blu-ray 2D, già molto buono per apprezzare il bel video del film, anche se come vedremo il vero punto di forza dell'edizione è un altro. Il video come detto è di buon livello ma altalenante, nel senso che il dettaglio è stupefacente in alcune scene, soprattutto su esterni reali o set costruiti, mentre appena subentrano quelle girate su blue screen e con tanti effetti digitali, il quadro perde un po' mordente, diventando più morbido e piatto, e anche il contrasto diventa meno soddisfacente.
Come detto buona parte del film mostra un quadro nitido e dettagliato, anche molto incisivo e con una varietà cromatica di primo livello con colori saturi e brillanti e un nero compatto e profondo. C'è ovviamente un enorme lavoro sugli effetti visivi e questo, come detto, talvolta si paga sul piano della definizione, soprattutto sui fondali, che appaiono appunto più piatti e pastosi, soprattutto nei parecchi momenti più scuri. Forse è anche una maniera per "nascondere" meglio certi effetti visivi, ma certo la resa complessiva ne risente, come del resto la mancanza di profondità. In un contesto, teniamo a ribadirlo, nel quale la visione è comunque spettacolare e appagante e permette di apprezzare al meglio tutta l'azione del film.
L'audio: la traccia inglese lossless è semplicemente devastante
E veniamo, vista la natura del film, alla parte forse più attesa, ovvero quella dell'audio. Se è necessario ribadire lo stesso discorso di tante volte, ovvero quello di una traccia italiana limitata al DTS 5.1 e comunque ottima, ma che sfigura di fronte al lossless inglese, qui va sottolineata che proprio in originale possiamo apprezzare una delle più devastanti tracce audio mai sentite. Il DTS HD master Audio 7.1 inglese è infatti qualcosa di roboante, in perfetta linea con un chiassoso spettacolo di fantascienza come è il film di Roland Emmerich. Occhio innanzitutto al sub, che sarà a messo a dura prova soprattutto dall'astronave madre aliena con dei bassi da paura, ma in tutto il film sono ovviamente numerose le scene che faranno la gioia degli audiofili. Tra battaglie aeree, nuvole di fuoco, esplosioni e alieni minacciosi, lo spettatore sarà sempre travolto da ogni direzione da ogni genere di effetto, da quello più sottile a quello più potente. Il tutto con una dislocazione spaziale chirurgica dei rumori e una dinamica davvero rilevante. In questo contesto i dialoghi restano chiari e la colonna sonora è possente ma mai invasiva.
Audio italiano ottimo, ma che differenza abissale...
È naturale che a questo punto parlare della pur ottima traccia italiana e del già citato DTS 5.1, è difficile. Ripetiamo, non è in discussione il livello di coinvolgimento, che resta ovviamente altissimo, perché i canali surround anche in questo caso lavorano in maniera intensa e precisa, come anche i bassi hanno una parte rilevante nel tutto e i dialoghi emergono sempre nella scena e non si fanno mai soffocare. Insomma, anche qui lo spettatore sarà circondato da effetti di ogni tipo. Solo che inevitabilmente il pugno che arriva allo stomaco è di minore intensità, l'immersione complessiva è meno totalizzante perché dinamica, potenza e precisione del dettaglio sono forzatamente un paio di gradini sotto la traccia originale. Per i fans italiani del film che non masticano bene l'inglese, sarebbe opportuna una prima visione in italiano e poi un'altra in originale con attenzione dedicata solamente agli effetti sonori.
Extra: commento audio, scene tagliate e tanti dietro le quinte
Non poteva mancare, per completare un'edizione di egregio livello tecnico, anche una corposa sezione dedicata agli extra, per un totale di circa un'ora e mezza. I contenuti speciali propongono innanzitutto il commento audio al film di Roland Emmerich e una serie di otto scene tagliate con commento opzionale dello stesso regista (8' e mezzo in tutto), seguito da La guerra del 1996 (5') con un breve riassunto, ovviamente finto, degli eventi del film precedente e di cosa è successo nel frattempo. Il vero pezzo forte è Un altro giorno - creare Independence Day: Rigenerazione, ovvero un corposo making of di ben 55 minuti diviso in quattro parti, con tante interviste, curiosità, riprese sul set e retroscena dietro le quinte. A seguire It's early ABQ!, altra featurette fake piuttosto divertente, quindi una sequenza di gag (6'), il trailer e una sezione di arte concettuale che scorre per 13' di immagini di alieni, esseri umani, location e altro ancora.