In volo con Lady Lindy
Amelia aviatrice che ammalia. Specialmente se a vestirne i panni, in cabina di pilotaggio, è un'attrice carismatica come Hilary Swank. Eppure, non sono mancati i vuoti d'aria durante il volo gentilmente offerto dalla compagnia di Mira Nair, regista di provenienza indiana ma perfettamente a suo agio nei meccanismi di un cinema globalizzato. Certe volte anche troppo a suo agio, verrebbe da dire. Il suo ritratto dell'intrepida eroina dell'aviazione americana, Amelia Earhart, regala una serie di spunti non disprezzabili soccombendo però a quel tono magniloquente, che si affaccia spesso e volentieri nelle scelte di carattere narrativo, ancor di più in quelle stilistiche. Tra poco cercheremo di evidenziarne il perché.

Tutto ciò al servizio di quale storia? Amelia è un biopic classicheggiante che affronta il periodo sicuramente più intenso nella vita della Earhart, ripercorso dai temerari voli alla fine degli anni '20 fino alla tragica sparizione, avvenuta nel Pacifico durante il tentativo di circumnavigare il globo con un apparecchio ben diverso da quelli che conosciamo oggi. Pioniera dell'aviazione statunitense lanciatasi in quella trasvolata dell'Atlantico compiuta precedentemente da Lindbergh, prima donna ad eguagliarne l'impresa, questa coraggiosa figura ribattezzata dai media di allora "Lady Lindy" sembra interessare a Mira Nair non tanto per i record, quanto piuttosto per la prontezza di spirito evidenziata in ogni situazione: dalla conduzione di un aereo alle vicende private.

Chi invece non ha problemi in fase di decollo, espressione da intendersi sia in senso letterale che metaforicamente, è proprio la Swank alias Amelia Earhart. Costretta dal carattere un po' asfittico del copione a lavorare sulle sfumature meno del solito, l'impagabile interprete di Boys Don't Cry e Million Dollar Baby (tanto per citare i ruoli che le sono valsi l'Academy Award) sembrerebbe indossare un sorriso limpido e ottimista per tutta la durata del film, come a certificare l'incrollabile determinazione del personaggio, ma con qualche increspatura del volto riesce ugualmente a far trasparire, di tanto in tanto, le tensioni accumulate dietro la cloche del suo aereo.