Dark wings, dark words è un modo di dire diffuso a Westeros, e si riferisce al colore infausto dei volatili utilizzati per inviare notizie dall'uno all'altro dei Sette Regni. Nell'episodio de Il trono di spade così titolato, ad essere raggiunta dai corvi recanti terribili notizie è sopratuttutto Lady Stark, sempre di stanza ad Harrenhal al seguito delle truppe di suo figlio Robb. Le missive giungono da Delta delle Acque e da Grande Inverno, e la prima annuncia la morte di Hoster Tully, il padre di Catelyn, la seconda la distruzione del castello degli Stark, nonché della sparizione (e quindi probabile morte) dei giovani Bran e Rickon.
Cat, che ha appena fatto infuriare Robb e Lord Karstark liberando il prezioso e detestato Jaime Lannister con la tenue speranza di riavere in cambio Sansa e Arya, sprofonda in un'angoscia irrimediabile alla notizia della probabile sorte dei figli più piccoli, ed è davvero commovente vederla attribuire le disgrazie della sua famiglia all'unica macchia della sua storia familiare: l'incapacità di amare il figlio di un'altra che il suo Eddard le chiese di accogliere come una madre.
Ma torniamo a sud per parlare di un altro microgruppo e di un'altra missione che regala forse i momenti più memorabili di questo Dark Wings, Dark Words: Brienne di Tarth e il suo prigioniero Jaime Lannister procedono verso Approdo del Re per tentare lo scambio con le ragazze Stark, ma il baldanzoso e velenoso Sterminatore di Re non ci sta, e cerca in ogni modo di provocare la guerriera per tentare di liberarsi. E alla fine le prende di santa ragione; il fantastico duello tra due nemici che stanno iniziando a conoscersi e persino a piacersi viene però interrotto da un terzo partito che rischia di essere ostile a entrambi, costringendoli ad allearsi.
Abbiamo forse trascurato Tyrion, che non fa molto più che lasciarsi trastullare clandestinamente da Shae, e il povero Sam, che, mestamente di ritorno dal Pugno dei Primi Uomini, se la passa un po' meno bene; per il resto, abbiamo ripreso con successo le fila di quasi tutte le storyline della prima stagione con un episodio che, nella sua natura introduttiva e nel tipo di materiale, fa da compendio alla premiere di stagione Valar Dohaeris. Pur incentrato su dialoghi e momenti di apparente stasi, questo episodio introduce personaggi ed elementi importantissimi e prosegue nel delineare in maniera credibile e approfondita psicologie e dinamiche, spesso allontanandosi sensibilmente dal canone martiniano. L'elemento che più si distanzia dalle Cronache, in questo caso, è la scelta di non abbandonare Theon Greyjoy, che non compare affatto in A Storm of Swords, il volume della serie da cui è tratta questa terza stagione de Il trono di spade, né in quello successivo. Lo vediamo subire infami torture per mano di misteriosi e loschi individui; ne sapremo di più, ma non aspettatevi granché di buono per il principe delle Isole di Ferro.