Come anche visto nel Tudum di poche settimane fa, ci attendo un 2023 targato Netflix ricco di produzioni streaming di ogni genere, con graditi ritorni e interessanti novità. Di queste ultime fa sicuramente parte l'invitante Il problema dei tre corpi, adattamento seriale dell'omonima trilogia letteraria di Liu Cixin ideata per il piccolo schermo dagli autori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss. Non solo una saga vincitrice del prestigioso premio Hugo per la fantascienza, riconosciuta dunque d'interesse anche intellettuale, ma una produzione dalle spalle solide affidata alle mani di chi il genere, in televisione, è riuscito già a cambiarlo e trasformarlo e migliorarlo addirittura prima dell'esplosione stessa della peak TV. Con la sci-fi e con lo streaming, adesso, Benioff & Weiss puntano a bissare il successo del Trono di Spade, costruendo un nuovo e avvincente universo narrativo sotto l'egida di Reed Hastings, proponendo quello che potrebbe essere a tutti gli effetti uno dei prossimi grandi successi del colosso californiano.
La Cina del futuro
Come rivelato dai produttori esecutivi, Il problema dei tre corpi è da poco entrato nella delicata fase post-produttiva. Si lavora alacremente per confezionare a dovere un'epica saga fantascientifica ricca di set pieces ed effetti speciali. L'aspetto scenografico e visivo va comunque a braccetto con una drammaturgia e uno storytelling ambiziosi e impressionati, cuore pulsante di una storia di contatto e scoperta ambientata nella Cina del futuro. Il cinema e la serialità americana ci hanno abituati a pensare che un primo dialogo con una civiltà aliena debba avvenire negli Stati Uniti, ma è un luogo comune abitudinario che il genere sta già cercando di scardinare da anni. Vincendo anche l'Hugo Award, Liu Cixin ci è riuscito, elaborando un'opera in tre parti densa d'immaginazione e contenuto, figlia di un'evoluzione concettuale e letteraria moderna di sensibilità asimoviane, con qualche accenno a Dick e Clark. L'ispirazione forse più grande è però l'unica che deve essere taciuta, almeno ai fini dell'intrigante e appassionante intreccio alla base del romanzo di Cixin, articolato su diversi piani temporali e figlio stesso delle ipocrisie della grande rivoluzione culturale cinese e delle proiezioni "al futuro" della potenza orientale.
L'ambizione dell'autore sta proprio nel decifrare attraverso il genere le conseguenze di un passato rivoluzionario e sanguinoso su di un presente pericoloso e instabile. Al centro del racconto una scienziata, Yen, epurata politicamente a causa delle sue idee, e un ricercatore in nanotecnologie, Wang, che comincia ad avere strane visioni di un inspiegabile conto alla rovescia. Da qui una narrazione straordinaria e un incedere degli eventi da lasciare senza fiato.
Promesse da mantenere
Gli autori hanno parlato "di un'ampiezza assoluta e di una misura estremamente calcolata" nell'opera di Cixin. La grandezza dell'opera è in effetti mastodontica, soprattutto nella continua e calcolata crescita della vastità del racconto, in costante evoluzione, sempre più fuori misura ma comunque centrato, chiaro, funzionale.
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In questi termini, la trasposizione sarà una delle più grandi e costose di Netflix, ma anche la più "globale", essendo il cast principale composto da 11 protagonisti provenienti ognuno da un diverso paese. Si è parlato di "un banchetto visivo", inoltre, in un adattamento esteticamente impressionante e curato in ogni minimo dettaglio, rispettoso del materiale originale e creato per essere un tributo d'amore e fedeltà a un'opera amata e in qualche modo seminale nella letteratura cinese ma anche mondiale. Nel cast tanti nomi noti e stimati: Liam Cunningham, Josh Bradley, Benedict Wong, Eiza Gonzalez, Jovan Adepo, Alex Sharp e Jonathan Pryce. Sono molte le promesse da mantenere, soprattutto a fronte di premesse così sostanziose. Il problema dei tre corpi potrebbe rappresentare in tutto e per tutto la vera e più sincera rinascita della sci-fi seriale post-peak tv e dentro la streaming era, un prodotto in grado di unire qualità tecnica e qualità di scrittura in un genere che finora non è riuscito a esplodere sul piccolo schermo come il fantasy, nemmeno con Westworld, non come ci si poteva aspettare dopo la prima ed entusiasmante stagione. Riusciranno Benioff & Weiss a compiere una altro miracolo?