La trilogia letteraria di Liu Cixin trova il suo secondo adattamento grazie alla serie Netflix Il problema dei 3 corpi, scritta da Alexander Woo, David Benioff e D. B. Weiss. Sì, il duo di autori che ha portato in tv Game of Thrones è al primo lavoro dopo la conclusione della serie ispirata al lavoro di George R.R. Martin.
In streaming dal 21 marzo, Il problema dei 3 corpi è un'opera mastodontica: si parla di massimi sistemi, coscienza, scienza e fede, Terra e spazio profondo. Il tutto raccontato attraverso diverse epoche e tecnologie. Tra i produttori alcuni nomi illustri di Hollywood: il regista Ryan Johnson e gli attori Brad Pitt e Rosamund Pike.
Tutto comincia alla fine degli anni '60 in Cina, quando una giovane donna, Ye Wenjie (interpretata da giovane da Zine Tseng e da adulta da Rosalind Chao) vede uccidere brutalmente il padre durante la rivoluzione culturale. Astrofisica, il Partito vuole mettere il suo genio al servizio del paese. Ye però è davvero una mente fuori dal comune e ciò che fa durante il suo esperimento segreto avrà conseguenze cruciali per tutta l'umanità.
Anni e anni dopo, alcuni dei diretti interessati dell'operazione di Ye sono il detective Da Shi, interpretato da Benedict Wong, che sta indagando su una serie di misteriosi suicidi da parte di alcuni dei più brillanti fisici del mondo, e Thomas Wade, ruolo affidato a Liam Cunningham (vecchia conoscenza dei fan di Il trono di spade e in buona compagnia insieme a John Bradley e Jonathan Pryce), capo della PDC Intelligence Agency (PIA). Nella nostra intervista i due attori ci raccontano come è stato immergersi nell'intricato mondo di Il problema dei tre corpi.
Il problema dei 3 corpi: intervista a Liam Cunningham e Benedict Wong
Sia il personaggio di Wong che quello di Cunningham hanno un ruolo centrale nella trama di Il problema dei 3 corpi: entrambi non riescono a non farsi domande e a cercare di risolvere il misterio alla base della storia. Come mai alcuni di noi sentono questo bisogno di scoprire cosa ci sia lì fuori? Per Wong: "Ci sono altre forme di vita lì fuori. Non posso essere così arrogante da pensare che siamo gli unici. A volte puoi sentirti il centro del tuo universo, ma come insegna il fatto incredibile che dice Liam, ovvero che il nostro sole è una di un miliardo di stelle, no?".
Il problema dei 3 corpi, la recensione: una serie ambiziosa, una missione impossibile
Per Cunningham invece: "La ragione per cui la nostra specie è sopravvissuta così a lungo è il bisogno di conoscenza degli esseri umani. Il bisogno di imparare. Queste sono le domande fondamentali: chi siamo? Perché siamo qui? L'unica cosa in grado di rispondere a queste domande è la scienza. Tutto il resto, religione compresa, fa parte delle nostre convinzioni. E non ci sarebbe bisogno di fede se avessimo le prove. Ma la razza umana sopravviverà soltanto grazie al progresso tecnologico. Quindi abbiamo bisogno di sapere. Siamo creature curiose! È meraviglioso scoprire come le cose funzionano e perché. Ci fa stare bene. Nella nostra galassia ci sono cento miliardi di stelle, questa è la stima. La nostra galassia ha una dimensione media e nell'universo visibile che siamo in grado di vedere si calcola che ci siano duemila miliardi di galassie. Quindi sarebbe davvero molto stupido pensare che tutto questo sia stato creato per farci fare delle serie tv e altre cose divertenti di questo tipo. È un universo davvero bellissimo, che va esplorato perché è enorme ed è la nostra casa".
Il problema dei 3 corpo: YOU ARE BUGS!
A un certo punto di Il problema dei 3 corpi qualcosa o qualcuno dice agli esseri umani che sono come insetti. Visto che il lavoro degli attori è cercare di immaginare le emozioni degli altri, cosa si prova secondo loro a essere un insetto? Cunningham ride: "A volte quando bevo, la mattina mi sveglio e mi sento un insetto!".
Wong invece: "Siamo tutti stati un bruco nel nostro bozzolo, per prepararci, perché non lo siamo, a essere farfalle. Ma tutti avremo il nostro momento da farfalla. Sono una farfalla in questo momento! Metaforicamente parlando, siamo così. Abbiamo bisogno del nostro tempo per capire chi siamo, formarci, acquisire sicurezza, respirare e aprirci al mondo. E avere le ali! E volare e mostrare tutti i nostri colori!".