Il Mago di Oz, il classico senza tempo che ha incantato generazioni, festeggia 85 anni. Uscito nelle sale statunitensi il 25 agosto 1939, il musical capolavoro di Victor Fleming è tratto dal famoso romanzo di L. Frank Baum. La storia è quella di Dorothy Gale, una dolce ragazzina del Kansas catapultata con un tornado nel regno di Oz, alla ricerca del fantomatico mago, sul sentiero di mattoni gialli; dovrà scappare dalle grinfie della perfida strega dell'Ovest, con ai piedi le prodigiose scarpette di rubino.
Il Mago di Oz fu celebrato per l'uso innovativo del Technicolor, la narrazione fantasy, i suoi personaggi memorabili e, naturalmente, per la colonna sonora trainata dall'iconica Over the Rainbow cantata da Judy Garland. Tripudio di critica con due Oscar vinti su cinque nomination (e un premio speciale per la sua giovane e sfolgorante star), la pellicola non riuscì a sfondare il botteghino come sperato. Guadagnò solo 3 milioni di dollari su un budget stratosferico di 2,7 milioni che la rendeva la produzione MGM più costosa dell'epoca. Dietro all'incantato mondo di smeraldo, tuttavia, si nascondono retroscena da incubo per quella che diventerà una delle pellicole più importanti della storia: ne abbiamo selezionati 10 per voi, buon viaggio nel lato oscuro di Oz.
1. Il terrificante Mago di Oz
Judy Garland, che interpretava Dorothy, ha subito un trattamento disumano da parte del produttore della MGM Louis B. Meyer, inclusa una dieta estrema che comprendeva brodo di pollo e caffè nero. Senza dimenticare, le pillole di Dexedrine per ridurre l'appetito, le iniezioni di adrenalina e le ben 80 sigarette fumate al giorno. A volte i dirigenti degli Studios si rivolgevano lei in modo molto offensivo, chiamandola: "maialino grasso con le trecce".
2. La donna dal corsetto di ferro
Le torture cui la 16enne attrice era sottoposta comprendevano anche un corsetto di ferro indossato sotto il vestito - per far sembrare il suo corpo più infantile come quello di Dorothy - e scarpette rosse di qualche numero inferiore al suo. Le iconiche ruby slippers create da Adrian, infatti, erano strette e scomode al punto tale che Judy doveva sostituirle con delle pantofole per riprendersi dal dolore, nelle scene in cui non venivano ripresi i suoi piedi.
3. Il Leone Codardo indossava un vero leone
Uno dei costumi più controversi nella storia di Hollywood fu, senza dubbio, quello del Leone Codardo. Quarantacinque chili di pelle e di folta criniera di vero leone cuciti su Bert Lahr, il quale a ogni fine ripresa si ritrovava irrimediabilmente in un bagno di sudore. Tutti, sul set, odiavano quel pelliccione a causa dell'odore sgradevole che emanava.
4. L'uomo di Latta intossicato dalla polvere di alluminio
La prima scelta per l'Uomo di Latta fu Buddy Ebsen ma, dopo neanche una settimana di riprese, l'attore finì ricoverato in ospedale sotto una tenda di ossigeno per 15 giorni, a causa di un'intossicazione da polvere di alluminio che gli fu applicata per conferirgli l'aspetto metallico. Fu sostituito da Jack Haley che con il trucco contrasse un'infezione agli occhi.
5. Lo Spaventapasseri sfregiato
C'è poi Ray Bolger che rimase, permanentemente, segnato dal make-up dello Spaventapasseri. La maschera protesica di gomma che l'attore indossava sul set, infatti, gli lascò cicatrici permanenti sul volto.
6. La Strega dell'Ovest in fiamme
Andò peggio a Margaret Hamilton che interpretava la perfida Strega dell'Ovest. Il suo trucco color verde, a base di ossido di rame, rimase lì per mesi provocandogli gravi danni alla pelle. Ma i problemi per la povera villan del film non finirono qui. Durante le riprese della scena in cui scompare, per la prima volta, in un "puff" di fuoco arancione, l'attrice rimase intrappolata tra le fiamme a causa della macchina del fumo che si incendiò. Vittima di ustioni di terzo grado, Hamilton fu ricoverata in ospedale per sei settimane.
7. Il cane calpestato
Terry, il Cairn Terrier che interpretava Toto fu calpestato durante le riprese e ha dovuto essere sostituito con un altro cagnolino, per due settimane di riprese, mentre lei si riprendeva dalle ferite.
8. Il mago di Oz è stato uno dei primi film a usare l'amianto sul set
Per creare la neve finta nella scena in cui Dorothy e il Leone Codardo si addormentano nel campo di papaveri rosa, la troupe ha usato il crisotilo: un potente minerale di amianto, pericolosamente, cancerogeno.
9. Mastichini da strapazzo
Sebbene abbiamo portato gioia e spensieratezza a intere generazioni, dietro le quinte gli attori affetti da nanismo che impersonavano i piccoli abitanti di Oz erano noti per i loro episodi di ubriachezza e depravazione. Leggendarie le loro terribili scorribande, comprese le molestie verbali alla giovane star del film Judy Garland. Molti degli attori che interpretavano i Mastichini venivano da un passato traumatico. Alcuni, originari dalla Germania, erano stati costretti a fuggire dal paese a causa della dottrina nazista che comprendeva l'eliminazione delle persone affette da disabilità.
10. L'impiccato
Secondo una macabra leggenda metropolitana, una delle comparse che interpretavano i mastichini, in seguito ad un licenziamento in tronco, decise di suicidarsi impiccandosi proprio sul set. Lo testimonierebbe una scena del film dove si vede una figura nell'ombra che penzola. In realtà, si tratterebbe di un uccello tropicale preso in prestito dallo zoo di Los Angeles.