A sei anni di distanza dalla prima edizione, ora Universal propone Mulholland Drive, capolavoro assoluto di David Lynch, in un'edizione speciale a due dischi, che si differenzia dalla prima solamente per una manciata di extra in più sul disco aggiuntivo: niente di tale, comunque, perché stiamo parlando di 45 minuti circa di contenuti in più.
Il primo disco invece rispecchia esattamente quello della prima edizione, e pertanto si porta in eredità pregi e difetti dell'epoca. I difetti riguardano il video, che riesce complessivamente a raggiungere la sufficienza ma certamente non entusiasma. La pellicola è pulita, ma la compressione si fa chiaramente sentire, sia sui fondali degli interni, dove dà vita a qualche artefatto sui colori più accesi, sia nelle scene più scure, nelle quali a volte compaiono delle fastidiose scie. Inoltre la definizione non eccelle e i contorni sono in genere molto morbidi. Apprezzabile invece la cura per il dettaglio in alcuni primi piani, mentre il croma rispecchia le particolari scelte fotografiche del film.
I pregi invece riguardano l'audio: oltre alle tracce multicanale dolby digital italiana e inglese, ne troviamo anche una in Dts nella nostra lingua. La cosa migliore è la resa dei bassi con un uso pressochè costante del sub, fondamentale per riprodurre le inquietanti musiche di Angelo Badalamenti. Per il resto discreto il convolgimento ambientale e buona la resa dei dialoghi. Il compito fondamentale in un film come questo, ovvero riprodurre le atmosfere tutte particolari volute da Lynch, è pienamente riuscito.
E veniamo alla parte che differenzia questa nuova edizione, quella riguardante gli extra. Visto che il primo disco è esattamente quello della prima edizione, troviamo anche gli stessi contributi: un breve dietro le quinte (6'), alcune interviste al cast (7') e la premiazione di Lynch al Festival di Cannes. Sul secondo disco troviamo invece un making of (23 minuti) denominato "Sulla strada di Mulholland Drive", che in realtà riprende e sviluppa il dietro le quinte e le interviste del primo disco: curiosi comunque molti momenti ripresi sul set. Troviamo poi una conversazione con la curatrice del montaggio Mary Sweeney (6 minuti), un'altra con Angelo Badalamenti (circa 16 minuti), il trailer italiano e una galleria fotografica. Non moltissimo, ma quanto basta per far passare il reparto dall'insufficienza a un livello almeno discreto.