Non è un caso se L'estate di Giacomo è stato pluripremiato e ha frequentato vari festival internazionali: quello di Alessandro Comodin è in effetti un film che colpisce e nel quale le immagini, quasi in bilico tra finzione e documentario, riescono ad avere una forza insospettabile rispetto a quello che accade, con emozioni che sgorgano quasi inaspettate.
Il protagonista del docu-film Giacomo Zulian è infatti un ragazzo che ha appena riacquistato l'udito grazie a un intervento chirurgico. Grazie anche alla sua amica d'infanzia Stefania, Giacomo si ritrova a scoprire un mondo nuovo e attraverso le voci della natura fa la conoscenza con rumori e suoni che rappresentano una novità. Non è solo una questione di sensi, ma una sorta di iniziazione verso una vita adulta tutta da scoprire. Nel cast anche Stefania Comodin e Barbara Colombo.
Più o meno stesso discorso sul fronte audio. È presente anche una traccia multicanale che fa la sua figura più che dignitosa: bastano le prime scene nel bosco per capire che l'ambienza è abbastanza curata, l'asse posteriore è attivo nel riprodurre i canti degli uccellini o il rumore delle foglie. Certo non è una traccia particolarmente dettagliata o potente, ma il film non necessità di queste caratteristiche,
Decisamente buono il reparto dedicato ai contenuti speciali, considerato il tipo di film. Troviamo innanzitutto il cortometraggio Jagdfieber (circa 20 minuti) dello stesso Alessandro Comodin. Seguono una featurette tutta incentrata sullo stesso Giacomo (6') e un altro contributo molto interessante che segue attraverso il racconto e le immagini il percorso di crescita di Giacomo con alcuni esercizi logopedici (11'). Si chiude con una breve intervista al regista (3').
Per questa recensione la redazione di Movieplayer.it ha utilizzato TV Philips 55PFL8007K e la SoundBar Home Theater Philips HTS 9140 con Ambisound e lettore Blu-Ray 3D