Un film di chiaro stampo teatrale (del resto basato su una pièce di enorme successo dell'autrice francese Yasmina Reza, Il dio della carneficina), tutto basato sui dialoghi e tutto girato in un appartamento. A renderlo teso e avvincente poteva essere solo Roman Polanski, che con Carnage sforna una black comedy dai toni irriverenti.
Protagoniste due coppie borghesi, che si incontrano perché il figlio undicenne dell'una ha colpito e ferito il figlio dell'altra. L'incontro è basato sulle buone intenzioni, per scusarsi e spiegarsi civilmente. Ma da un clima di cordialità si scivolerà ben presto in battute sempre più sarcastiche e cattive, i rapporti diverranno tesissimi e i quattro, dimenticando l'educazione, daranno vita a scontri verbali sempre più accesi.
Se il film funziona alla grande, è anche perché i quattro attori sono eccezionali: Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly tengono la scena alla grande per un'ora e venti in un crescendo che porterà i quattro a rivelare pregiudizi, contraddizioni. ipocrisie e frustazioni.
Il video presenta un croma vivo e sgargiante, che valorizza in modo adeguato gli interni dell'appartamento, che risultano quasi sempre ben dettagliati. Il quadro conserva sempre una buona compattezza, con un rumore video limitato che si fa avvertibile solo su alcuni fondali a tinta uniforme, ma in maniera sempre leggera. La definizione è soddisfacente per lo standard DVD, soprattutto sui primi piani, c'è solo da fare i conti con alcuni problemini di compressione su qualche sfondo, ma la visione resta sempre piacevole.
Per un film di questo tipo, c'è poco da dire sull'audio: tutto è basato sui dialoghi, sempre perfetti e cristallini grazie a un centrale ben presente e convincente, che risalta ancora di più nella versione originale. Poco lavoro per gli altri diffusori, se non per piccoli particolari d'ambienza o per la musica di fine e inizio film.
Come extra oltre al trailer troviamo solo le interviste ai quattro protagonisti Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly, tutte più o meno della durata di una decina di minuti a parte quella a Waltz, decisamente più breve. Il totale comunque è di circa 35 minuti.