Film del 1974 diretto da Fabio Carpi e presentato nella Settimana Internazionale della Critica al Festival di Cannes 1975, L'Età della pace approda ora in home-video con un'edizione targata Dolmen.
Si tratta di un dramma psicologico-familiare sulla vecchiaia, nel quale un anziano borghese benestante vicino alla morte (interpretato da Otto Eduard Hasse), vive con la famiglia del figlio (Alberto Lionello e la moglie Macha Méril), ma si sente circondato soprattutto da tanta indifferenza e arida freddezza. Per evadere dalla triste realtà, si toglie ogni tanto l'apparecchio acustico per rifugiarsi in un modo fantastico tutto suo, dove rivive i ricordi della guerra in Spagna e dialoga con un alter ego dai bisogni primari, immune a tutto quello che comporta la modernità. Film decisamente raffinato, forse un po' troppo, dai significati profondi ma anche dal non sempre riuscito raccordo tra realtà e fantasia.
Il film approda in home-video con un'edizione tutto sommato sufficiente, se si considera ovviamente il peso degli anni. La pellicola, purtroppo, è piuttosto sporca e caratterizzata da molti graffi e spuntinature che durano per tutto l'arco del film, ma va anche detto che il riversamento digitale è stato fatto con cura, e almeno il quadro risulta compatto e quasi sempre privo di rumore video, anche se la definizione ovviamente lascia un po' a desiderare.
Poco da dire sull'audio, il film è basato solo su dialoghi e pertanto il lavoro è tutto basato sul centrale, che comunque restituisce un suono non certamente al livello degli ultimi prodotti, ma comunque chiaro e comprensibile.Pochi gli extra: troviamo solamente una biofilmografia del regista e un contributo testuale sul tema "Cinema e terza età", che rappresenta comunque uno sforzo per cercare almeno di inquadrare I temi del film.